31 ottobre 2011: 7 miliardi di uomini sulla Terra

31 ottobre 2011: 7 miliardi di uomini sulla Terra

Oggi, 31 ottobre 2011, la popolazione terrestre ha raggiunto i 7 miliardi. L’United Nations Population Fund (Unfpa) lo prevedeva nel suo rapporto del 19 ottobre. E sul sito UNFPA in questi giorni abbiamo potuto seguire minuto per minuto l’aumento della popolazione mondiale scandito dall’indicatore: circa 200 milioni l’attuale crescita giornaliera fino alla vertiginosa cifra di 7 miliardi raggiunta alle 4, 21 minuti e 8 secondi del mattino (ora italiana).
Il continente africano è quello con il più elevato tasso di fecondità (cioè il numero medio di figli generati da ogni donna: il valore più elevato, 7,6 bambini per donna, si registra nel Niger), quindi il 7miliardesimo bimbo (maschio o femmina non si sa) è probabilmente venuto alla luce proprio in Africa.

La popolazione del pianeta nel XX secolo scorso ha avuto una rapida impennata e a fine secolo eravamo già 6 miliardi, oggi siamo a 7 e le previsioni per il futuro si aprono a un ventaglio di possibilità che dipendono dal tasso di fecondità delle donne.

Premere per visualizzare l’animazione. L’immagine si può scaricare e utilizzare.

Perché la crescita non è uguale.
L’Europa, come tutti i Paesi sviluppati, ha un tasso di fecondità inferiore a 2,1 (valore che permette di mantenere costante il numero di abitanti ) e sarebbe quindi in calo. Mantiene invece circa la stessa popolazione grazie all’arrivo di immigrati.
Mentre nei Paesi poveri il tasso è elevato e, grazie al miglioramento delle condizioni di vita, la mortalità è calata e la popolazione cresce sempre più.
La speranza di vita è aumentata ovunque, ma le condizioni sono molto diverse. In molti Paesi dell’Africa e dell’Asia molti non hanno neppure di che sfamarsi. Nei Paesi industrializzati si vive meglio, ma con la crisi in atto la disoccupazione aumenta e il futuro dei giovani non è roseo.

Come l’uomo ha popolato la Terra

La popolazione umana dal 10.000 a.C. ad oggi.Per il numero di abitanti si utilizza una scala logaritmica che permette di vuisualizzare dati con grande variabilità: si passa dai 4 milioni di abitanti iniziali ai 7 miliardi di oggi.

Alla fine dell’ultima glaciazione, nel 10.000 a.C., la popolazione umana sul pianeta si era diffusa in tutti i continenti ed era formata da circa 4 milioni di individui. Fino al 5.000 a.C. si è mantenuta abbastanza stabile, poi ha iniziato a crescere: 7 milioni nel 4.000 a.C., 27 milioni nel 2.000 a.C., 170 milioni nell’anno zero. E la crescita è continuata, anche se con alcuni alti e bassi dovuti al diffondersi di pestilenze e alle carestie. Fino a quando, nel 1804, ha raggiunto il miliardo di persone e, in poco più di un secolo, nel 1927 è raddoppiata toccando il secondo miliardo. Nel XX secolo l’aumento si è fatto più rapido: 3 miliardi nel 1960, 4 nel 1974, 5 nel 1987 e 6 nel 1999. E oggi, 2011, 7 miliardi.

Il XXI secolo
Ma quanti saremo nel 2100?
Impossibile saperlo con certezza perché dipende da molti fattori variabili. Sperando che non vi siano guerre e che vi sia cibo per tutti, la crescita dipende dal tasso di fecondità. Questo valore, diminuito con il miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi avanzati, è ancora elevato nei Paesi poveri. Ma se la vita migliorerà, è facile che anche qui si facciano meno figli.
L’UNFPA ipotizza quattro scenari:
● tasso di fecondità medio: come valore medio è stato considerato che la fecondità diminuisca per tutti i Paesi come è avvenuto nelle zone più avanzate.
● tasso di fecondità basso: si considera un tasso di fecondità più basso del medio di “mezzo bambino” per donna.
● tasso di fecondità alto: si considera un tasso di fecondità più elevato del medio di “mezzo bambino” per donna.
● tasso di fecondità costante: si considera che ogni Stato mantenga l’attuale tasso di fecondità per donna.
Nella pagina dei dati del sito dell’UNFPA) è possibile osservare la situazione (passata) dal 1950 e gli sviluppi futuri nei quattro scenari previsti, sia per i continenti nel loro complesso sia per Stati. Qui sono riportati alcuni grafici che visualizzano i dati.
Per saperne di più, sul sito DeaWing è possibile reperire dati statistici sulla popolazione di tutti i Paesi del mondo.

Fare Geo
Analizzate i grafici per rispondere alle domande che ci vengono subito in mente pensando a quanti saremo nel 2100.
● Quale dei quattro scenari vi sembra più probabile? Per quale motivo l’avete scelto?
● La popolazione dell’Europa nel 1900 era di 408 milioni di abitanti e nel 2100 sarà, secondo la previsione di tasso medio, di 675 milioni, ma come varia in percentuale rispetto alla popolazione mondiale (nel 1900 era circa un quarto del totale)? Sapete spiegarlo?
● Come varia la popolazione africana? In quale scenario nel 2100 l’Africa sarà il continente più popoloso?
● L’Asia per tutto il XX secolo ha ospitato oltre metà della popolazione mondiale. Sarà così anche nel XXI secolo?
● Quale andamento presenta la popolazione del continente americano?
● Quale scenario ritieni sia più verosimile? Motiva la tua scelta.

Leggi anche

Leggere il paesaggio - 1. San Gimignano, la “città delle belle torri”
Ha ancora senso usare l’espressione "Paesi in via di sviluppo"?
Ponti di pace - Europa centro-orientale
Ponti di pace - Europa balcanica e mediterranea
Ponti di pace - Nord Europa
Ponti di pace - Europa