Africa, una mappa senza pregiudizi

Africa, una mappa senza pregiudizi

di Donata Columbro, CISV-Ong 2.0

Nel 2010 il designer Kai Krause aveva pubblicato una mappa dal titolo “La vera dimensione dell’Africa”, che mostra i profili di altri paesi contenuti dentro la sagoma del continente africano. L’obiettivo di Krause era quello di dare “un contributo alla lotta contro la diffusa distorsione dell’immagine geografica dell’Africa”, causata soprattutto dal fatto che la proiezione di Mercatore è tecnicamente conforme, nel senso che consente una riproduzione corretta degli angoli e delle forme, ma soprattutto per piccole aree, mentre crea distorsioni evidenti nella rappresentazione delle grandi aree continentali.

Il fatto è che una sfera non può essere rappresentata su un piano senza distorsione, quindi in realtà tutte le mappe sono distorte, in un modo o nell’altro. Alcune proiezioni mostrano le aree in modo accurato ma distorcono le distanze o le dimensioni di scala; altre mantengono la forma degli Stati ma rappresentano in modo errato le aree.
La proiezione di Mercatore, pubblicata nel 1569, si è dimostrata immediatamente utile per la navigazione, perché rappresenta come tratti rettilinei le linee con un costante angolo di rotta. Questa scelta è molto fedele per la rappresentazione di porzioni piuttosto ridotte dello spazio terrestre, ma non restituisce con precisione le proporzioni reciproche delle aree continentali quando viene usata per realizzare un planisfero. Così, nella classica mappa di Mercatore l’Africa sembra grande come la Groenlandia, mentre è 14 volte più grande. Se per esempio, come ha fatto Krause, sommiamo le superfici di alcuni dei maggiori Stati del mondo (Cina, Stati Uniti, India…) ci accorgiamo che il risultato è inferiore alla superficie dell’Africa, contrariamente a quanto si evince osservando un planisfero basato sulla proiezione di Mercatore.
Per la sua “nuova” mappa, che aveva l’intento di dimostrare graficamente questo dato, Krause ha utilizzato il profilo dell’Africa, scavando al suo interno i profili di altri Stati. Per fare questo ha utilizzato però una proiezione di Mercatore, che come dicevamo non rispecchia fedelmente le aree. Un approccio più rigoroso avrebbe dovuto usare una proiezione in cui anche i paesi inseriti dentro i confini africani mantenessero la loro area corretta.

La carta dell'Economist

La carta dell’Economist

Un designer dell’Economist ha provato a correggere le distorsioni di Krause usando la carta di Gall e Peters, che, utilizzando il metodo delle proiezioni equivalenti, consente di ottenere una raffigurazione più fedele delle aree terrestri, col limite però di non rappresentare in modo fedele forme e distanze. Il risultato (nella foto) è leggermente diverso da quello di Krause, ma arriva alla stessa conclusione: l’Africa è molto più grande rispetto a quella che si vede nella maggioranza delle mappe e di quanto siamo abituati a immaginare.

Per saperne di più vai al link Pregiudizi e stereotipi

 

Leggi anche

Leggere il paesaggio - 1. San Gimignano, la “città delle belle torri”
Ha ancora senso usare l’espressione "Paesi in via di sviluppo"?
Ponti di pace - Europa centro-orientale
L'inganno delle carte geografiche
Geofacile #12 - Le carte geografiche
Mondi fantastici con le carte on line