Leggere il paesaggio per esplorare e interpretare il territorio

Leggere il paesaggio per esplorare e interpretare il territorio

Il geografo guarda, o meglio, sa guardare. I suoi occhi non scivolano sulla superficie del paesaggio che osserva, ma lo penetrano, lo analizzano e danno un significato a tutti gli elementi che lo compongono. Spazi futuri, il nuovo corso di Geografia Deascuola per la Scuola secondaria di primo grado, presenta rubriche dedicate proprio alla lettura dell’immagine per educare studentesse e studenti a esercitare uno sguardo attento e critico sul contesto geografico e ambientale che li circonda.

Le emozioni della geografia

Il corso Spazi futuri si concentra su alcuni elementi fondamentali da cui origina la geografia: il desiderio di esplorare, l’amore per i luoghi più cari, la curiosità e l’immaginazione, la tensione al confronto con l’altro e l’altrove. 

Forte di questa premessa, il testo propone una lettura dei territori in profondità, che non viene appiattita su dati asettici e mnemonici ma serve, sollecitando le capacità di osservazione e analisi, a stimolare l’interpretazione autonoma dei paesaggi e dei fenomeni ambientali e socio-economici connessi. 

Il testo propone percorsi didattici con attività per imparare a leggere il paesaggio e le sue caratteristiche attraverso l’osservazione di fotografie e la fruizione di contributi digitali.

Percorsi didattici per leggere le immagini

La rubrica dedicata alla lettura dell’immagine propone grandi fotografie nelle quali vengono individuati alcuni elementi di rilievo, che servono a identificare le caratteristiche del paesaggio. Attraverso delle attività guidate, le studentesse e gli studenti possono attribuire un senso specifico a ciascuna parte dell’immagine intervenendo attivamente (con risposte o completamenti).

In questo modo compiono un piccolo percorso didattico che li porta a comprendere i significati nascosti e a sintetizzarli in una visione d’insieme più completa e complessa di quella di partenza.

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Un’attività didattica sulla lettura del paesaggio nel corso Spazi futuri nella versione per l’insegnante (Deascuola)

I contributi digitali

La scelta didattica di approcciare la conoscenza del territorio promuovendo la lettura autonoma del paesaggio è completata dai contributi digitali che corredano il corso.

Le letture del paesaggio, in particolare, propongono un’analisi interattiva dei paesaggi tipici dei principali Stati. Riportiamo qui sotto il contenuto digitale e interattivo sui paesaggi della Francia. Studenti e studentesse possono navigare le immagini delle slide  interattive attivando i punti sensibili e apprendendo con facilità il linguaggio geografico e i contenuti proposti. Fai clic sull’immagine per avviare il contributo, poi usa le frecce laterali per scorrere le slide interattive.

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Per approfondire il corso di Geografia per la Secondaria di primo grado Spazi Futuri e le sue potenzialità didattiche, iscriviti al webinar gratuito rivolto ai docenti di Geografia della Scuola Secondaria di primo grado

Insegnare con… Spazi Futuri
Tra esplorazioni e scoperte

Il relatore sarà l’autore del corso, Lorenzo Giudici

11 marzo
17:00 – 18:00

Lorenzo Giudici mostrerà come si possano valorizzare le “geografie personali” nella didattica per giungere a un duplice obiettivo: far crescere la capacità di lettura e interpretazione autonoma delle morfologie dei paesaggi e delle tematiche di geografia antropica; arrivare a sviluppare le competenze di cittadinanza con cui possiamo intervenire nel Mondo. Durante il webinar verranno affrontati i seguenti temi:

  • le “Geografie personali”;
  • la metodologia didattica di Spazi Futuri;
  • le competenze di cittadinanza in Geografia.

Spazi-futuri-Deascuola

Spazi futuri

Spazi futuri affronta con chiarezza e competenza le impetuose trasformazioni e le tendenze degli ultimi anni: la crisi ambientale, i conflitti, i cambiamenti demografici e l’aumento dei flussi migratori, lo sviluppo tecnologico, la rivoluzione nei rapporti di genere. 

Stimola l’interpretazione autonoma dei paesaggi e dei fenomeni connessi, e propone le “geografie personali” per sviluppare le competenze di cittadinanza.

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