Vertice Cop21 a Parigi, una speranza per la Terra

Vertice Cop21 a Parigi, una speranza per la Terra

Con un giorno di anticipo sul previsto si apre oggi, domenica 29 novembre, il vertice di Parigi sul clima con l’obiettivo di ridurre i gas serra.
Due settimane di confronti, cui parteciperanno 150 capi di Stato, per arrivare a una piattaforma comune. I problemi da risolvere per limitare il riscaldamento globale sono molti, ma la Commissione europea è convinta che questa volte si raggiungerà un accordo per contenere l’aumento di temperatura entro i 2°C (Cop21).
Dei 195 che fanno parte del vertice, sono già 176 gli Stati che hanno aderito con la proposta di un loro contributo alla riduzione delle emissioni.

infografica-196x300Proposte divlogo-COP-150x150erse che tengono conto delle differenti realtà socio-economiche, ma che evidenziano la presa di coscienza del problema da parte di quasi tutti i Paesi del mondo, come dimostrano i rilevamenti sull’andamento delle emissioni globali dello scorso anno. Nel 2014, infatti, i gas serra prodotti dall’uomo hanno continuato ad aumentare, ma la crescita si è ridotta dal 4% annuo del decennio 2000-2010, allo 0,5% del 2014, nonostante la crescita del 3% dell’economia mondiale. E nell’Unione Europea l’emissione si è decisamente ridotta: -5,4% (ANSA).
A nome dell’Italia il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti chiederà di puntare a un obiettivo più ambizioso ponendo il limite del riscaldamento a 1,5°C, soglia che aiuterebbe le piccole isole del Pacifico a non scomparire e darebbe più sicurezza alla salute del pianeta.

Il riscaldamento globale
Dal 1880 ad oggi la temperatura media della Terra è salita di circa 0,8°C, ma non in modo omogeneo. In alcune zone l’aumento è stato di oltre 3°C, mentre in altre l’aumento è stato minimo. La Nasa ha messo su Youtube il video con l’aumento delle temperature medie registrato in questo periodo di tempo.
Il riscaldamento globale, in parte inarrestabile, creerà in ogni caso problemi all’economia di tre quarti dei Paesi del mondo perché la produttività dell’uomo aumenta fino a quando la temperatura media arriva a circa 13°C e poi cala. Questo quanto risulta da uno studio condotto dalle Università di Stanford e Berkeley e pubblicato sulla rivista Nature (News Stanford).

variazioni_redditoI più danneggiati saranno i Paesi poveri, generalmente localizzati in zone dove la temperatura media è già superiore alla soglia prevista, ma. anche se nei Paesi ricchi la crescita economica continuerà per qualche tempo anche grazie all’utilizzo di tecnologie in grado di adattarsi al riscaldamento, in seguito vi sarà una recessione globale.
Sul riscaldamento globale circolano voci  infondate e falsi scientifici che creano confusioni e incertezze sull’argomento. Sul sito di Focus trovate le confutazioni alle più diffuse.

Il Magazine dell’ANSA ha preparato lo speciale “Un patto per salvare il pianeta” con cause ed effetti dei cambiamenti climatici in atto: aumento dello smog, scioglimento dei ghiacci, innalzamento del livello dei mari, foreste in pericolo, estinzioni di massa…


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Sul sito della conferenza si può accedere a numerose mappe interattive. Qui te ne proponiamo alcune da utilizzare: puoi scegliere la lingua inglese o francese.
• Osserva nella sezione “Learn/Comprende” le mappe con le proposte degli Stati per i prossimi due decenni. Scegli tre o quattro Paesi (o gruppi di Paesi) e utilizza l’atlante per individuare e confrontare le loro proposte. Prepara un grafico che le raffiguri con una didascalia di commento.
• Nella sezione “Act/Agir” – “Tool for action/Des outil pour agir”, selezionando “Rischio Carbonio” puoi scoprire le emissioni di CO2 per Stati o Continenti dal 1971 al 2012, individuando anche le fonti di energia o il settore da cui provengono. Qui sotto la mappa relativa all’Italia nel 2012. Italia_emissioni_2012-1024x495

Sono disponibili parecchie altre mappe, relative ai contributi necessari per rimanere sotto la soglia dei 2°C, ai percorsi scelti dai vari Stati, alle emissioni dovute alle maggiori aziende… Scegli un argomento e prepara una relazione su quanto hai scoperto.
• Osserva il video della NASA con il riscaldamento dal 1880 al 2012 e descrivine l’andamento. Qui sotto puoi vedere la situazione relativa agli anni 1884, 1953, 1991 e 2012.
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