Il treno è vivo: viva il treno! ... ma non per tutti

Il treno è vivo: viva il treno! ... ma non per tutti

Il treno sta vivendo una nuova giovinezza: prima trascurato e dimenticato a favore di trasporti più veloci e attraenti, come aerei e automobili; ora acclamato come scelta ideale per il trasporto sostenibile e il turismo lento. Anche l’Unione Europea, confermando questa tendenza, ha proclamato il 2021 Anno europeo delle ferrovie e ha annunciato una serie di progetti di rilancio della rete con un’attenzione particolare all’inclusività e allo sviluppo sostenibile. Ma non tutto funziona come dovrebbe.

Con questo articolo diamo inizio a una serie di contributi relativi ai trasporti in Europa. Con il supporto di dati e infografiche – provenienti in particolare dall’European Data Journalism Network – cercheremo di dare un quadro delle tipologie dei trasporti europei valorizzandone gli aspetti legati allo sviluppo sostenibile, ambientale e sociale. Ogni articolo sarà corredato da proposte didattiche per il lavoro individuale e in classe.

La via (ferrata) per la sostenibilità

Il treno è uno dei mezzi di trasporto che inquina di meno – soprattutto se l’elettricità che lo fa muovere è prodotta con fonti rinnovabili. Anche per questo oggi si punta a un rilancio del trasporto ferroviario, che è in grado di ridurre le emissioni di gas serra e contrastare il riscaldamento globale. In questo senso l’Unione Europea si è impegnata in significativi progetti di investimento, a partire per esempio dall’espansione della rete dei treni notturni in Europa. Nei prossimi anni è prevista l’introduzione di collegamenti notturni diretti tra Vienna e Parigi, Berlino e Bruxelles, Zurigo e Barcellona.

Oltre al suo valore ambientale, il trasporto ferroviario ha un valore sociale che è bene notare. Come tutti i mezzi pubblici, facilita le interazioni tra persone con caratteristiche e provenienze anche molto diverse tra loro. Ma mette in collegamento anche territori molto difformi: mentre gli aerei portano direttamente da una città all’altra oltrepassando tutto ciò che si trova nel mezzo, i treni offrono anche alle persone che vivono in provincia – e che magari non hanno la possibilità di spostarsi in automobile – un accesso relativamente rapido alle metropoli, ai Paesi stranieri o ad altri territori altrimenti trascurati. Questa funzione delle ferrovie è molto preziosa.

Le reti ad alta velocità: croce e delizia

Oltre che per la sua sostenibilità ambientale e sociale, il trasporto ferroviario può rivelarsi confortevole e molto rapido – addirittura più rapido delle automobili e degli aerei in certi casi. È quello che accade con i treni ad alta velocità: treni moderni che viaggiano su linee molto rapide, spesso costruite appositamente così da garantire il tragitto più lineare possibile e separare il traffico veloce da quello ordinario.

Non ci sono però solo pregi. Si tratta infatti di collegamenti ferroviari spesso piuttosto costosi, sia per chi li costruisce sia per i passeggeri che li usano. Inoltre, proprio per le loro caratteristiche, i collegamenti assicurati dai treni ad alta velocità riguardano quasi solo le città di maggiori dimensioni.

Queste linee, infine, si limitano perlopiù a coprire tratte all’interno di uno stesso Paese, anche se esistono delle eccezioni, soprattutto nel Nord Europa. I treni Eurostar per esempio collegano Londra con Parigi, Bruxelles e Amsterdam, sfruttando il lungo tunnel ferroviario realizzato sotto lo Stretto della Manica.

treni-alta-velocita-Europa
Carta 1 – Velocità massima dei rami della rete ferroviaria europea. (Fonte: Wikipedia)

Una rete accessibile e funzionale

Tra il 2009 e il 2019 il numero di persone che ha scelto il treno per i propri spostamenti è aumentato notevolmente in quasi tutti i Paesi d’Europa. Oltre alla Slovacchia e all’Estonia, tra i Paesi che hanno visto l’aumento maggiore si trovano il Regno Unito e la Germania.

grafico-treni-passeggeri-Europa
Grafico 1 – Aumento dei passeggeri nei Paesi europei nell’ultimo decennio. (Fonte: Eurostat)

In parte questo è merito dell’aumento dell’offerta sulle tratte ad alta velocità, che da sole però non bastano: non tutti vivono nelle grandi città, non tutti si spostano su lunghe distanze, e non tutti possono permettersi biglietti costosi. Anche i treni regionali e locali si rivelano molto preziosi, soprattutto per i pendolari. Questi treni riescono però a competere davvero con l’automobile solo se offrono un servizio capillare, collegamenti abbondanti e puntuali, velocità dignitose e prezzi abbordabili.

In certe regioni d’Europa questo scenario non è troppo distante – soprattutto nelle zone più densamente abitate, come le aree che circondano grandi metropoli come Parigi o Londra, oppure i Paesi Bassi e alcune zone della Germania. Anche nella Repubblica ceca, in Belgio e Austria la rete ferroviaria è facilmente accessibile per gran parte della popolazione. 

grafico-treni-distanza-stazione-Europa
Grafico 2 – Distanza media della popolazione in Europa dalla stazione più vicina. (Fonte: EDJNet – European Data Journalism Network)

Paesi e regioni ai margini della rete

Esistono però regioni d’Europa dove i servizi ferroviari sono stati molto trascurati, zone in cui le ferrovie addirittura non sono mai arrivate (o sono state dismesse nel corso del tempo) e infine aree dove i treni passano, ma sono particolarmente pochi, lenti o cari.

Su queste linee sono spesso più frequenti anche i ritardi e gli incidenti. Nel complesso, i treni qui si rivelano poco competitivi rispetto alle automobili, ai pullman o agli aerei – soprattutto da quando esistono le compagnie aeree a basso costo e corriere a lunga percorrenza confortevoli ed economiche.

grafico-confronto-treno-auto-Europa
Grafico 3 – Confronto tra i tempi di percorrenza di treni e auto su alcune tratte europee. (Fonte: EDJNet – European Data Journalism Network)

Con poche eccezioni, i servizi ferroviari nell’Italia meridionale, per esempio, fanno fatica a competere con le alternative a disposizione. Viaggiare in treno da Roma a Palermo richiede oltre 10 ore – quasi il doppio di quanto si impiega a percorrere una distanza analoga tra Torino e Napoli, grazie all’alta velocità. Le linee locali versano in condizioni ancora peggiori: Palermo e Trapani distano solo un centinaio di chilometri, ma servono oltre 4 ore per spostarsi in treno da una all’altra – si farebbe quasi prima in bici! 

Anche altre parti d’Europa conoscono una situazione critica: per esempio, in Portogallo e in Grecia le ferrovie avrebbero bisogno di seri investimenti. Il Portogallo è praticamente isolato: esistono solo due treni al giorno – pure lenti – che collegano il Paese con l’estero.

In Grecia nell’ultimo decennio sono state soppresse numerose linee ferroviarie ritenute poco redditizie, e il Paese spicca in Europa per il numero di incidenti in proporzione al traffico ferroviario. Questi incidenti sono perlopiù dovuti allo stato delle infrastrutture: i sistemi di comunicazione e di sicurezza sono obsoleti, i passaggi a livello sono poco segnalati e si stima che l’80% dei semafori non funzioni.

Fare Geo

Osserva la carta e i grafici che compaiono in questo articolo e rispondi a queste domande:
Carta 1 – Linee ad alta velocità – In quali zone d’Europa si concentrano le linee ferroviarie ad alta velocità (rappresentate in viola e in rosso nella carta)? Qual è la situazione dell’Italia rispetto agli altri Paesi?
Grafico 1 – Aumento dei passeggeri – Qual è il Paese europeo dove i treni hanno trasportato il maggior numero di passeggeri nel 2019? L’aumento del traffico ferroviario in Italia appare maggiore o minore rispetto a quello degli altri grandi Paesi europei? In quali Paesi il traffico ferroviario è diminuito tra il 2009 e il 2019?
Grafico 2 – Distanza dalla stazione – In Italia, quanto vive distante, in media, una persona dalla stazione ferroviaria più vicina? Calcola con Google Maps o Openstreetmap la distanza tra la tua abitazione e la stazione più vicina: ti trovi al di sopra o al di sotto della media?
Grafico 3 – Confronto fra treno e auto – Quanto tempo si guadagna, all’incirca, viaggiando da Roma a Milano in treno invece che in auto? In quali Paesi si trovano le sei tratte dove si impiega meno tempo a prendere la macchina rispetto a viaggiare in treno?

  • Quanto spesso ti capita di viaggiare con il treno? Qual è il tipo di viaggio che ti è capitato più spesso di fare? Pensa alla lunghezza del viaggio, alla meta, al tipo di treno (per esempio, locale o ad alta velocità, diurno o notturno). Ti capita di prendere il treno più o meno frequentemente rispetto ad altri mezzi di trasporto? Perché?
  • Pensi che tu o le persone con cui vivi usereste più spesso il treno se il posto dove abitate potesse contare su un servizio ferroviario migliore? Se sì, di quali miglioramenti ci sarebbe bisogno? L’Italia attualmente sta investendo molte risorse sull’espansione della rete ad alta velocità e sul miglioramento dei collegamenti internazionali: cerca alcuni esempi a riguardo. Quali sono i benefici di questi interventi? Ci sono voci contrarie che segnalano delle criticità? Raccogli queste informazioni e discutine in classe.

Leggi anche

Geo inclusiva #12 - Popoli e culture
Leggere il paesaggio - 1. San Gimignano, la “città delle belle torri”
Ha ancora senso usare l’espressione "Paesi in via di sviluppo"?
Greenways, mobilità e rigenerazione
Geo inclusiva #07 - Organizzazioni internazionali
Città e mobilità