Terremoto. L’Appennino centrale si placherà?

Terremoto. L’Appennino centrale si placherà?

ingv_animazione_30-10L’Appennino centrale continua a tremare, l’epicentro delle nuove scosse del 30 ottobre si è spostato leggermente a nord-est rispetto ad agosto, dall’Abruzzo al confine tra Umbria e Marche, a 5 km da Norcia, (La Repubblica). L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha realizzato alcune animazioni, una con il susseguirsi delle scosse dal 24 agosto al 31 ottobre (INGV) e un’altra che visualizza la propagazione delle onde sismiche (INGV).
Nuovi paesi distrutti, come Castelluccio di Norcia, ma sono state nuovamente colpite anche le zone già messe in ginocchio dal terremoto di fine agosto (post 29/08/2016). Un sisma ancor più violento di quello di due mesi fa, molti i feriti, ma, come ha detto il capo della Protezione Civile Curcio, “‘provvedimenti restrittivi e buona sorte hanno evitato vittime”.
Il sisma di domenica è stato tra i più violenti avvenuti in Italia: magnitudo 6,5 (INGV), più forte di quello che nel 2009 ha devastato L’Aquila, la maggiore intensità dal 1980, quando un violento terremoto devastò l’Irpinia con scosse che raggiunsero magnitudo 6,81 causando circa tremila vittime.
I rilevamenti satellitari effettuati in questi giorni hanno evidenziato un rilevante abbassamento del suolo, ben 70 cm a Castelluccio di Norcia, mentre sul Monte Vettore, la vetta più alta dei Monti Sibillini, si è aperta una lunga m_redentore_crepacrepa (a lato un’immagine ripresa dall’elicottero dei Vigili del Fuoco).  Lo scalino che si è formato sul fianco del monte va da Arcquata del Tronto a Ussita, lungo la linea di faglia che ha generato il terremoto. E’ lungo 15 km ed ha un’altezza che varia da 20 a 70 cm, ma in profondità il dislivello raggiunge anche due metri. A produrlo è stato l’abbassamento del tratto occidentale dell’Appennino rispetto a quello orientale (ANSA). Scarpate di questo tipo si erano formate anche ad agosto, ma di dimensioni molto più ridotte.norcia_duomo
Gravi i danni in una vasta zona tra Marche, Umbria e Abruzzo: a Norcia la cattedrale è crollata lasciando in piedi solo la facciata (a lato, sempre dall’elicottero dei Vigili del Fuoco).
Il sisma è stato avvertito in gran parte d’Italia, molti gli edifici lesionati e resi inagibili e strade interrotte anche a notevole distanza dall’epicentro.

protezione_civile_famigliaLa prevenzione
Le conoscenze attuali non permettono di prevedere quando si verificherà un terremoto, ma si può agire in modo da limitare i danni.
I pericoli maggiori sono dovuti al crollo degli edifici. La maggior parte di abitazioni e monumenti dei paesi appenninici è stata costruita in tempi antichi e non è in grado di resistere alle scosse. La ristrutturazione per renderli “antisismici” è costosa, ma sicuramente meno della ricostruzione 10_regolenecessaria dopo i crolli.
E’ anche importante sapere come ci si deve comportare in caso di terremoto. Sul sito della Croce Rossa Italiana sono indicate le 10 regole chiave da conoscere e diffondere tratte dal sito del Dipartimento di Protezione Civile ed è scaricabile il vademecum per la famiglia (qui a lato la copertina)  per diffondere la conoscenza di tutti i possibili rischi e dei comportamenti da tenere. Nel 2011 è stata avviata la campagna di sensibilizzazione ”Io Non Rischio” relativa a terremoti, maremoti e alluvioni (post 28/09/2013).


Fare Geo

  • italia_rischio_sismicoOsserva le regole di comportamento indicate nel sito della Croce Rossa e prepara per ciascuna un logo per un cartello: di pericolo (triangolo rosso), di divieto (cerchio rosso) o di obbligo (cerchio blu, per consigli importanti). Inseriscili in una slide.
  • Osserva la carta con il rischio sismico in Italia qui a lato e rispondi alle domande.
    – Vi sono regioni in cui il rischio sismico è nullo? Se sì, quali?
    – Individua tutte le regioni in cui tutto il territorio è a rischio, anche se basso.
    – Individua la zona cui appartiene il comune in cui abiti e precisa il livello di pericolosità.
    – Determina il rischio sismico nell’epicentro del terremoto del 30 ottobre e quello dell’epicentro del 24 agosto.

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