Buon compleanno, New York!

Buon compleanno, New York!

Quattrocento anni e non sentirli: la Grande Mela festeggia quattro secoli di storia con un fitto calendario di eventi per mostrare al mondo e a sé stessa la ricchezza culturale che si esprime grazie alle origini molteplici dei propri abitanti. La metropoli statunitense non ha sempre avuto il nome con cui è nota oggi, perché venne fondata nel XVII secolo come New Amsterdam da coloni provenienti dai Paesi Bassi. Gli europei soppiantarono gli indigeni per creare una minuscola piazzaforte. Nel cuore di New York City risuona ancora l’eco di New Amsterdam. Quest’anno è l’occasione giusta per esplorare le origini olandesi di una delle città più iconiche del mondo. New Amsterdam è più di un semplice capitolo nella storia di New York; è la radice della sua identità multiculturale e tollerante. Ricordare le sue origini ci aiuta a comprendere l’evoluzione di una città che non ha mai smesso di reinventarsi.

Gli olandesi in America

La storia di New Amsterdam ha inizio nel XVII secolo, quando la Compagnia Olandese delle Indie Occidentali posò le fondamenta di un insediamento destinato a diventare la capitale della provincia della Nuova Olanda.

L’area dell’odierna Manatthan venne trascurata dalla Corona francese a vantaggio delle aree canadesi di Terranova, consentendo all’esploratore Henry Hudson nel 1609 di esplorare la zona per conto della Compagnia Olandese delle Indie Occidentali.

Nasce New Amsterdam

I primi coloni giunsero nel 1624 a Nutten Island, l’attuale Governors Island. Nel 1625, la costruzione di Fort Amsterdam sull’isola dell’attuale Manhattan segnò l’ufficializzazione dell’insediamento: era nata New Amsterdam.

Il nome era un omaggio alla città di Amsterdam, che all’epoca era la capitale e il più importante centro economico e commerciale dei Paesi Bassi. La “nuova Amsterdam“, nel Nuovo Mondo, doveva riflettere la prosperità e l’importanza della sua controparte europea. Questo sistema di denominazione era una pratica comune delle potenze coloniali, che attribuivano ai loro insediamenti nomi che richiamassero la madrepatria, un modo per affermare la loro sovranità e connettere idealmente la colonia al luogo di origine.

Nel 1626, il governatore Peter Minuit negoziò con la tribù nativa Lenape il diritto di utilizzare Manhattan per un valore irrisorio (circa 1000 dollari attuali), consolidando definitivamente la presenza olandese. Il 2 febbraio 1653, New Amsterdam ottenne i diritti municipali, elevandola allo status di città.

Le origini di New Amsterdam portarono con sé il DNA della Repubblica delle Sette Province Unite (gli attuali Paesi Bassi), caratterizzato da valori progressisti come la libertà di coscienza e la tolleranza, pilastri di una società multiculturale. Un patrimonio legale e culturale che avrebbe condizionato la storia della città.

Il cambio di nome

La storia di New Amsterdam fu subito segnata da transizioni significative che la portarono all’attuale denominazione e conformazione. L’impronta olandese fu relativamente breve e già nel 1664 la colonia fu conquistata dagli inglesi senza spargimento di sangue. Il 27 agosto di quell’anno, quattro fregate inglesi entrarono nel porto di New Amsterdam e ne chiesero la resa, ribattezzando la città New York. L’anno dopo, New Amsterdam fu ufficialmente reincorporata sotto la legge inglese come New York City.

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New Amsterdam, un acquerello di artista anonimo del 1660 circa: sulla costa dell’attuale Manhattan, vista dal mare, sono in corso lavori per nuove costruzioni, mentre alcuni velieri con bandiere olandesi attraversano il tratto di oceano antistante.

Un mondo a parte

Fin dai suoi albori, New Amsterdam si distinse per la sua straordinaria diversità. La colonia attirò immigrati da Paesi Bassi, Germania, Inghilterra, Scandinavia e Francia, e ospitò sia africani liberi che schiavi. Questa diversità si rifletteva anche nella composizione religiosa, con luterani, quaccheri, anabattisti, cattolici, musulmani ed ebrei che convivevano. Nel 1655, la popolazione della provincia raggiunse i 9.000 abitanti, di cui 1.500 residenti a New Amsterdam.

Questa tolleranza fu la caratteristica forse più significativa di New Amsterdam. La mescolanza unica di culture e tradizioni gettò le basi per il cosmopolitismo e la vocazione all’accoglienza di New York, rendendola fin dai suoi inizi un vero melting pot. L’idea che chiunque potesse “farcela” a New York affonda le sue radici in questo spirito di tolleranza e accoglienza.

Questo atteggiamento di apertura e la posizione strategica alla punta meridionale di Manhattan furono centrali nell’evoluzione di New Amsterdam. Da piccolo insediamento commerciale (soprattutto dedito alla tratta delle pellicce lungo il Fiume del Nord, l’attuale Hudson) la città si sviluppò rapidamente diventando via via un punto di riferimento sulla costa atlantica.

Quale eredità?

New Amsterdam, pur avendo avuto una vita relativamente breve come colonia olandese (1624-1664, con un breve intermezzo nel 1673-74 in cui assunse la denominazione olandese di New Orange), ha lasciato un’impronta profonda e duratura su New York, influenzando la sua identità in diversi aspetti. Oltre alla cultura della tolleranza, quali altri elementi e valori ha lasciato in eredita?

La toponomastica e la struttura urbanistica

Molti dei nomi più riconoscibili di luoghi a New York City hanno origini olandesi: per esempio, Brooklyn deriva da Breukelen; Harlem da Haarlem; Coney Island da Konijneneiland (“isola dei conigli”). Così come Wall Street prende il nome dal muro (Waal Straat) costruito dagli olandesi per proteggere l’insediamento e il famigerato quartiere del Bronx deve la sua denominazione a Jonas Bronck, un colono svedese-danese.

Inoltre il piano stradale originale di New Amsterdam, in particolare nella punta meridionale di Manhattan, è rimasto in gran parte intatto e visibile ancora oggi. Le strade tortuose a sud di Fulton Street seguono l’impronta delle prime vie olandesi. Anche se Broadway è stata ampliata e modificata dagli inglesi, il suo tracciato meridionale si basa su una strada indiana e poi olandese, la Heerestraat.

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Tracce di architetture olandesi nell’Hamilton Heights Historic District, ad Harlem.

Lo spirito imprenditoriale e i valori democratici

C’è poi anche un’importante eredità imprenditoriale. Gli olandesi erano noti per il loro spirito commerciale e la loro attitudine agli affari. Non a caso, New Amsterdam nacque proprio come avamposto della Compagnia Olandese delle Indie Occidentali. Questo approccio basato sul commercio e sul libero scambio ha contribuito a definire l’identità economica di New York, diventata con il tempo un centro finanziario e commerciale di rilievo mondiale.

Alcuni studiosi sostengono che principi come la libertà di coscienza, l’imprenditoria privata e una forma embrionale di cultura politica repubblicana, presenti nella provincia della Nuova Olanda (e in particolare nella città di New Amsterdam), abbiano influenzato lo sviluppo della democrazia americana e il suo atteggiamento verso i diritti individuali.

Insomma, più che una semplice parentesi nella storia della città, New Amsterdam ha donato a New York un patrimonio di tolleranza e pragmatismo che continua a plasmare la sua identità e il suo successo globale.

Naviga nella carta interattiva e scopri che aspetto aveva New Amsterdam nel 1660.

Fonte: New Amsterdam History Center.


Fare Geo

  • Dare a una nuova città il nome della località d’origine dei fondatori, della capitale della madrepatria o di un luogo significativo, è stata una pratica molto diffusa nella storia. Divertiti a cercare nomi di luoghi e città che (come New Amsterdam o New York) fanno riferimento a luoghi già esistenti. Un suggerimento: cerca soprattutto fuori dal continente europeo.
  • Come si viveva a New Amsterdam nel XVII secolo? Dividetevi in gruppi e fate una ricerca in rete per rispondere a queste domande. Cercate informazioni sui seguenti aspetti: economia (il commercio, l’agricoltura); società (la vita quotidiana, le abitazioni, la religione); politica (i poteri del governatore, le leggi principali).
  • Navigate sul sito Founded By NYC che propone il calendario degli eventi dell’anniversario che commemorano tutti gli aspetti della storia della città. Potete scoprire molti altri contenuti che riguardano i 400 anni di storia di New York City (per esempio, la timeline con gli eventi più significativi dalla fondazione fino ai giorni nostri).

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