I mesi estivi si avvicinano a grandi passi ed è già tempo di pensare alle prossime vacanze, che saranno per tutti un tempo di riposo e svago e forse anche un’occasione speciale per conoscere ed esplorare luoghi lontani da casa, dove entreremo in contatto con ambienti e culture differenti dalla nostra. L’incredibile varietà dei paesaggi e delle creazioni umane è un incentivo straordinario per arricchirci. Il web offre diversi strumenti per preparare viaggi e soggiorni, e per riempirsi gli occhi di bellissime mete capaci di emozionarci. Proviamo a vedere alcune di queste possibilità e a riflettere in generale sul fenomeno del turismo, un’attività che ha notevoli ricadute, non sempre positive, sull’economia e sull’ambiente.
Ogni giorno una meta diversa, anche senza andare in vacanza
Conoscere tutti gli angoli della Terra, anche quelli più remoti, è un sogno che oggi si avvera grazie alle immagini da satellite diffuse da piattaforme come Google Earth, Google Maps, Bing e altre.
Con un piccolo software si può affidare al caso la scelta di un luogo notevole sulla superficie terrestre, per visualizzarlo in alta risoluzione sullo schermo insieme a un localizzatore.
Se si utilizza per navigare il browser Chrome, basta scaricare e installare l’estensione Earth view from Google Earth, che si scarica gratuitamente dal Chrome web store; ogni volta che si aprirà una nuova finestra, si visualizzerà una località diversa.
In alternativa, si può consultare il sito Earth view with Google per esplorare l’intera collezione dei siti notevoli, alcuni dei quali si potrebbero raggiungere dall’Italia solo con viaggi lunghi e molto costosi. Qui un breve video che illustra le funzionalità del software.
Località sotto pressione
I giornali hanno più volte dato voce al disagio che si crea nelle località a vocazione turistica con lo squilibrio tra residenti e ospiti. Venezia rappresenta un caso estremo: i posti letto a disposizione dei visitatori sono più numerosi dei residenti. Secondo le stime e i contatori on line pubblicati da associazioni locali, il capoluogo veneto ha meno di 50.000 abitanti, mentre la capacità di accoglienza ha quasi superato tale soglia.
È il fenomeno dell’overtourism, che modifica il tessuto sociale di una località fino a sfigurarlo e a trasformare il centro storico in una sorta di “parco divertimenti” dove è quasi impossibile vivere normalmente, perché il costo della vita e delle abitazioni diventa insostenibile. A Venezia molti studenti e molti lavoratori sono obbligati a risiedere nell’entroterra e vivono da pendolari. La città intanto subisce fenomeni di degrado e si riducono i servizi per i residenti.
Il fenomeno comunque è diffuso in tutto il mondo, e si può seguire con rappresentazioni cartografiche on line in cui si visualizzano le ondate di visitatori che “colonizzano” i luoghi di maggiore attrazione. Erica Fisher ha proposto diverse carte per oltre 100 città sparse nel mondo, riportando in rosso tutti i punti in cui i visitatori hanno scattato e caricato on line le loro fotografie e in blu i luoghi in cui i residenti hanno caricato le loro.
Naturalmente i turisti si concentrano soprattutto nei centri storici, mentre i locali tendono a valorizzare ogni angolo del luogo in cui vivono. Vengono considerati “turisti” coloro che postano foto in un luogo per un periodo inferiore o uguale a un mese. Tutti gli altri sono considerati “locali”.
Voli aerei, che passione
Come si fa a sapere quanto impiegherà un aereo a volare dal nostro Paese a un’altra parte del mondo? Oltre ai siti di ricerca sui voli commerciali si può utilizzare questa carta interattiva e navigare in questo modo:
- fare doppio clic sulla carta per scegliere la località di partenza;
- trascinare il mouse sulla carta per consultare l’area che interessa (“zoom in” e “zoom out”);
- fare clic e trascinare il mouse per visualizzare le altre parti della mappa e far comparire il punto agli antipodi, quello cioè più lontano, per il quale serve il volo più lungo in termini di tempo;
- cliccare sulla legenda per visualizzare le linee a uguale distanza (in rosso) e i percorsi idealmente più brevi (in blu).
Questa rappresentazione è un’approssimazione, basata sulle velocità medie dei voli commerciali (840 km/h), perciò le linee rosse distano tra loro circa 1660 chilometri. I percorsi idealmente più brevi congiungono sempre il luogo di partenza con il punto agli antipodi: tali linee si comportano come i meridiani sul globo terrestre e hanno identica lunghezza. Quindi, per viaggiare dal Norditalia al punto degli antipodi, percorreremo la medesima distanza sia passando da una rotta nordica, attraverso l’Islanda, la Groenlandia, il Canada, sia con una rotta meridionale attraverso il Sudamerica. Nella realtà, come sappiamo, la durata e l’efficienza dei voli dipendono da fattori diversi come il tipo di velivolo impiegato e i venti favorevoli o contrari che spirano in alcune fasce dell’atmosfera.
Quanto costa volare?
I viaggi low cost hanno rivoluzionato il trasporto aereo e hanno aperto a un pubblico vastissimo la possibilità di viaggiare su tutte le distanze. Ma il costo dei viaggi non è limitato al prezzo del biglietto.
I viaggi hanno un impatto significativo sull’ambiente, sia direttamente con le emissioni di CO2 dei mezzi di trasporto, sia indirettamente per le modifiche all’ambiente causate dalle infrastrutture turistiche e dalla frequentazione dei luoghi da parte di milioni di visitatori.
I consumatori consapevoli sanno limitare i propri spostamenti in modo che le loro emissioni di gas serra non possano superare i limiti della sostenibilità. Ma come calcolare questi limiti? E con quali parametri? Ci soccorrono alcuni calcolatori che troviamo in rete. Uno tra quelli più recenti è Flight Carbon Footprint Calculator del sito Omnicalculator.
È sufficiente inserire nella maschera di calcolo la durata del volo (Duration of a flight) e specificare nella seconda riga (Flight) se vogliamo calcolare anche il ritorno, per ottenere:
- la quantità di CO2 emessa;
- la percentuale di gas serra sulla quota annuale a nostra disposizione.
Un viaggio aereo di 2 ore andata e ritorno comporta il consumo del 36% della quota procapite a disposizione, perché secondo l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) per limitare il riscaldamento dell’atmosfera entro i 2 gradi centigradi nel 2050, ogni essere umano non deve emettere più di 2500 kg di CO2 all’anno. Una dettagliata spiegazione dei criteri di calcolo dello strumento online si può trovare qui (in lingua inglese).
Fare Geo
- Aiutandovi con il programma Earth view with Google, allestite una mostra dal titolo “Turismo e fotografia: un giro del mondo con le immagini”:
– selezionate le immagini che vi colpiscono di più (come nell’immagine di apertura di questo articolo), facendo attenzione a scegliere aree geografiche di tutti i continenti;
– per ciascuna immagine create una scheda con titolo (evocativo), nome del luogo, breve descrizione geografica, breve descrizione della fotografia.
Potete preparare una presentazione multimediale da proiettare in classe o stampare dei pannelli per creare un percorso fotografico nell’edificio della scuola.
- Immagina di trascorrere una vacanza estiva di una settimana a Venezia:
– crea un percorso per visitare i luoghi meno frequentati e conosciuti della città;
– elenca i comportamenti che adotteresti come turista responsabile;
– pensa a una campagna di comunicazione per sensibilizzare i turisti a rendere sostenibile la loro permanenza.
- Programma una vacanza in un Paese extraeuropeo che comporti l’utilizzo del volo aereo. Con il Flight Carbon Footprint Calculator calcola la quota di gas serra che consumeresti e pensa ad alcune proposte per compensare questa emissione (riforestazione di un’area del Paese che visiti, installazione di infrastrutture per l’efficientamento energetico…).