Metti in Agenda il turismo, quello responsabile!

Metti in Agenda il turismo, quello responsabile!

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e i suoi 17 obiettivi, cruciali per la sopravvivenza del pianeta, sono uno stimolo per tutti i Paesi – sviluppati e non – a costruire un mondo rispettoso dell’ambiente e dell’umanità. Il cambiamento deve coinvolgere anche il turismo contemporaneo, che non è in linea con la visione dell’Agenda 2030.

 

“Portare il mondo sulla strada della sostenibilità” entro il 2030 è la finalità del programma d’azione sottoscritto nel 2015 dai Paesi membri dell’ONU. Tre dei suoi obiettivi per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals o SDG) includono espressamente il turismo:

  • SDG 8.9 Concepire e implementare entro il 2030 politiche per favorire un turismo sostenibile che crei lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali;
  • SDG 12.8.b Sviluppare e implementare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali;
  • SDG 14.7 Entro il 2030, aumentare i benefici economici dei piccoli stati insulari in via di sviluppo e dei paesi meno sviluppati, facendo ricorso a un utilizzo più sostenibile delle risorse marine, compresa la gestione sostenibile della pesca, dell’acquacoltura e del turismo.

L’Agenda 2030, quindi, identifica il turismo, che attualmente nel mondo occupa un posto di lavoro su undici, come incentivo primario per la crescita economica inclusiva e rivolta alle comunità locali. Il turismo, inoltre, può accelerare il passaggio alla sostenibilità adottando modelli sostenibili di consumo e produzione. Il turismo costiero e marittimo, in particolare, deve contribuire alla salvaguardia dell’ecosistema marino e allo sviluppo protetto dei piccoli stati insulari.

 

Il turismo sostenibile

Il termine “turismo sostenibile” non va applicato soltanto all’ambito ambientale, ma ha un’accezione più ampia di responsabilità.
L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), composta da 180 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile, dal 2016 segue l’attuazione dell’Agenda 2030, pubblicando ogni anno un rapporto sull’andamento in Italia. L’AITR, in particolare, è attiva per le tematiche del turismo responsabile, di cui è stata data una definizione a Cervia nel 2005.

Attualmente l’Italia presenta forti disuguaglianze sociali, economiche, ambientali e di genere rispetto ad altri Paesi europei: bisogna agire su tutti questi aspetti per “trasformare il mondo”, ma non è possibile farlo senza trasformare anche il turismo.

 

Daniela Campora

 

FARE GEO

  • Leggi con attenzione la definizione di turismo responsabile. Quali sono le parole chiave? Perché?
  • Cosa distingue secondo te, in base alla definizione, il turismo responsabile da quello che vedi praticato nel luogo dove vivi o dove sei andato in vacanza?
  • Consulta il Sustainable City Index e costruisci una tabella relativa alle città europee e alla loro posizione nella graduatoria di sostenibilità. Quali conclusioni puoi trarre?

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