Caserta: la reggia che compete con Versailles e Schönbrunn

Caserta: la reggia che compete con Versailles e Schönbrunn

Carlo di Borbone, re delle Due Sicilia, per dare alla sua corte una sede degna delle maggiori case reali del tempo, nel 1751 decise di far costruire una reggia in grado di rivaleggiare con i fastosi palazzi di Francia, Austria e Spagna. Scelse una località più riparata di Napoli, a rischio di attacchi dal mare, e optò per la zona di Caserta, nell’interno, ma non distante dalla capitale. L’architetto Luigi Vanvitelli progettò il complesso monumentale, oggi Patrimonio dell’Unesco, con la grandiosa reggia che si apre sulla vista scenografica del parco che si integra nell’ambiente naturale circostante.

Carlo di Borbone voleva essere a livello degli altri “grandi” sovrani europei.
Nella reggia di Caserta tutto è pensato in grande. Il palazzo occupa 45.000 m²: è lungo 250 m, largo 180 m, alto 36 m ed ha 1.200 stanze. Dall’ingresso principale si accede ad un vasto vestibolo ottagonale che immette nei cortili interni e all’imponente portico che arriva al centro del palazzo in cui si apre un altro vestibolo ottagonale. Di qui il maestoso scalone reale porta al piano superiore dove si trova la sala del Trono, lunga 36 m.
Reggia_Caserta_mistoProseguendo oltre il vestibolo si arriva invece al parco posteriore dove si ammira la prospettiva scenografica dei giardini con le Diana_Casertafontane e gli specchi d’acqua che si prolungano fino alla grande fontana di Diana con le cascate che scendono per 150 m d’altezza dalla collina retrostante.
Nel 1759 Carlo di Borbone divenne re di Spagna e lasciò il regno di Napoli al figlio Ferdinando. I lavori della reggia subirono un notevole rallentamento e vennero completati solo nel secolo successivo, seguendo i disegni del Vanvitelli.
Per portare acqua alla città di Caserta, alimentare le fontane  e i giochi d’acqua della reggia e soprattutto potenziare l’approvvigionamento d’acqua della città di Napoli, Vanvitelli costruì l’Acquedotto Carolino. E’ una delle più importanti opere ingegneristiche del XVIII secolo: lungo 38 km, corre in parte interrato e parte su ponti che ricordano gli acquedotti romani.
Nel 1785 a lato della fontana di Diana venne realizzato un giardino “all’inglese”, con boschetti, aranciere, serre, tempietti, grotte e l’aperia, a forma di emiciclo, destinata successivamente a teatro all’aperto.

Le corti in Europa
Tra il XVII e il XVIII secolo regni ed imperi si spartivano il territorio europeo in un equilibrio precario e i sovrani facevano a gara nel richiamare i migliori architetti del tempo per i loro palazzi. Residenze fiabesche in cui la corte si riuniva e teneva fastosi ricevimenti, note per la grandiosità delle sale, le gallerie ricche di specchi e finestre, le immense sale da ballo, i giardini abbelliti da fontane, le “orangerie” (giardini d’inverno in cui si ritiravano gli agrumi durante la stagione fredda, detti anche citroniere o aranciere), le scuderie e la cappella.
Molte di queste residenza sono giunte fino a noi e oggi e, anche se non più utilizzate come residenza reale, rimangono come simbolo e documento della vita dei potenti di quei tempi.
A Vienna gli Asburgo vivevano nel Palazzo di Schönbrunn (sito Unesco), a Parigi i re di Francia avevano scelto Versailles (sito Unesco), mentre gli zar avevano fissato la propria residenza nel Palazzo d’Inverno (oggi sede dell’Hermitage) a San Pietroburgo (sito Unesco). Più ridotte, ma ugualmente scenografiche, le residenze dei Savoia vicino a Torino (sito Unesco), come Venaria Reale e Stupinigi. In Spagna il Palazzo Reale di Madrid è ancora oggi la residenza ufficiale del re, mentre Buckingham Palace, residenza attuale dei reali britannici, è più recente (XIX secolo).

Fare Geo
Caserta_Google_Earth
• Puoi scoprire meglio la reggia di Caserta sul sito dei Beni Culturali. Su Street View e su Google Earth è possibile visitare virtualmente il palazzo e i giardini (qui a lato un’immagine tratta da Google Earth). Fai un giro e cattura qualche immagine che ti piace. Prepara una breve relazione con le tue impressioni.
• Fai una ricerca su una delle altre residenze reali e individua gli eventuali elementi in comune con la reggia di Caserta.

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