Ison, la cometa sparita come neve al Sole

Ison, la cometa sparita come neve al Sole

Lo spettacolo che il cielo doveva offrirci per Natale non ci sarà: Ison, a detta degli astronomi “cometa del secolo” (ANSA), doveva diventare così luminosa da illuminare il cielo notturno come la Luna piena, ma si è avvicinata troppo al Sole e si è letteralmente sciolta tra le “fiamme” della corona, proprio come neve al sole (sull’ANSA il resoconto giorno per giorno 28-1129-111-12).
La sua orbita estremamente allungata l’ha portata infatti a sfiorare la nostra stella nel perielio e la forza gravitazionale dell’astro unita alle altissime temperature l’hanno frantumata.

Un piccolo frammento del nucleo, una scia di detriti, polveri e gas è tutto ciò che è emerso dall’incontro ravvicinato.
Ison_orbitaGli scienziati sono stati con il fiato sospeso ad attendere la fuoriuscita della cometa dopo la sua scomparsa dietro al Sole, inizialmente sembrava essere sparita, poi, il 29 novembre, un debole bagliore seguito da un ravvivarsi dell’intensità che faceva sperare che il nucleo si fosse salvato. Ma il primo dicembre la cometa è stata definitivamente dichiarata morta. Un’animazione soho_c3_timelapserealizzata dalla NASA visualizza l’evento, mentre sul sito Solarsystemscope è visibile il percorso della cometa Ison nella zona interna del Sistema Solare.

Ison e la Terra
A metà gennaio la Terra attraverserà l’orbita percorsa dalla cometa nel suo ultimo viaggio. Qui troverà una rada scia di polveri che cadranno sul pianeta come una leggera nevicata. Ma non si vedranno “stelle cadenti”: si tratterà soltanto di minuscoli granelli di qualche millesimo di millimetro di diametro che si mescoleranno alla nostra atmosfera.

comet_tailChe cosa è una cometa?
Le comete hanno origine da corpi che si trovano nelle regioni estreme del Sistema Solare (nella zona detta Nube di Oort) simili agli asteroidi, ma simili a palle di neve sporca: sono formati prevalentemente da ghiaccio, misto a polvere e detriti rocciosi.
A volte, a causa di qualche disturbo gravitazionale, il cammino di uno di questi asteroidi viene deviato e questo precipita verso il Sole con un’orbita ellittica trasformandosi così in una cometa. Le comete passano la maggior parte della loro vita lontano dal Sole per poi avvicinarsi all’astro acquistando velocità, giragli rapidamente attorno e tornare nelle regioni più esterne del Sistema Solare.
Nel gelo dello spazio il ghiaccio rimane solido, ma quando la cometa si avvicina al Sole il calore aumenta e il ghiaccio si scioglie formando una grande chioma gassosa. Il vento solare spinge lontano i gas che formano così la caratteristica lunga coda. Quando la cometa si avvicina al Sole, il vento solare spinge la coda dietro al suo nucleo, mentre durante l’allontanamento le arriva alle spalle e la coda si protende in avanti precedendola.

Fare Geo
Le comete hanno generalmente un diametro di qualche chilometro, ma la loro coda può arrivare a oltre cento milioni di chilometri.
Cerca su internet la distanza dal Sole della Terra, di Venere e di Mercurio: una cometa che nel suo avvicinarsi al Sole raggiunga l’orbita di Venere avrebbe una coda che arriverebbe all’orbita terrestre? E quando raggiunge l’orbita di Mercurio la sua coda toccherebbe l’orbita di Venere? E quella della Terra?

Leggi anche

Che fine ha fatto il buco dell'ozono e perché ci interessa ancora
Viaggi estremi sopra e sotto i mari
Dove finisce la tua bottiglietta di plastica?