Biotecnologie in crescita, Europa in controtendenza

Biotecnologie in crescita, Europa in controtendenza

La superficie mondiale coltivata con OGM nel 2012 ha superato i 170 milioni di ettari, il 21% dei terreni destinati ai seminativi, questo il dato del rapporto dell’ISAAA (International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications) sullo stato delle coltivazioni OGM nel mondo. L’incremento è stato notevole: 10,3 milioni di ettari in più rispetto al 2011, ma la crescita ha riguardato soprattutto i Paesi in via di sviluppo, mentre l’Europa, in controtendenza, ha limitato le sue colture a 129mila ettari, meno dell’1% delle colture OGM globali (ANSA). 
Le colture OGM sono state introdotte nel 1996. In questi 17 anni la diffusione è stata notevole e oggi sono 28 i Paesi che li coltivano. La crescita è stata elevata soprattutto nei Paesi in via di sviluppo che nel 2012 hanno superato quelli industrializzati arrivando al 52% della superficie coltivata con biotecnologie.
Nei Paesi industrializzati le coltivazioni non sono aumentate di molto, anche se nella top ten primeggiano sempre gli USA, con il 41% della superficie mondiale (69,5 milioni di ettari: mais, soia, cotone, colza, barbabietola da zucchero, erba medica, zucche e zucchine). Seguono poi il Brasile, che ha raggiunto il 21% (soia, mais e cotone), l’Argentina, con il 14% (soia, mais e cotone), il Canada, con il 7% (colza, mais, soia e barbabietola da zucchero), l’India (cotone), la Cina (cotone, papaya, pomodori, pioppo e pepe), il Paraguay (soia, mais e cotone), il Sudafrica (mais, soia e cotone), il Pakistan (cotone) e l’Uruguay (soia e mais).
In Europa le maggiori coltivazioni si trovano in Spagna, dove si coltiva mais, poi Portogallo, Rep. Ceca, Romania e Slovacchia, mentre Germania e Svezia hanno interrotto l’utilizzo degli OGM.
Negli altri continenti gli OGM sono utilizzati in America, Australia e in Asia, mentre in Africa le colture sono poco diffuse e si concentrano essenzialmente in Sudafrica.

Rischi
L’utilizzo degli OGM in agricoltura è controverso perché non è ancora certo quale impatto potrà avere sull’ambiente l’introduzione di nuove specie vegetali. Le nuove specie potrebbero risultare invasive e infestanti, favorire il proliferare di insetti nocivi cui queste sono resistenti o ancora incidere sulla biodiversità interagendo con altri organismi animali e vegetali. Si ipotizza anche che gli alimenti possano avere effetti negativi sulla salute umana.

Vantaggi
Queste colture però permettono di ottenere rese elevate, sono più resistenti a parassiti e alla siccità e potrebbero quindi aiutare a sfamare un’umanità che continua a crescere.

Fare Geo
Prepara una carta tematica (planisfero) relativa ai Paesi in cui la superficie coltivata è uguale o superiore a un milione di ettari. Su ogni Stato inserisci un aerogramma (cerchio) che visualizzi la quantità di terreni utilizzati. Attenzione, affinché la superficie del cerchio sia proporzionale al dato, per determinare il raggio devi trovare al radice quadrata della superficie: ad esempio per l’India si calcola la radice di 10,8 (=3,28), quindi il raggio sarà di circa 3,3 cm. Correda la carta tematica di una didascalia di commento.


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