Quanto sei informato sul tema della migrazione nel nostro paese?

Quanto sei informato sul tema della migrazione nel nostro paese?

di Donata Columbro, CISV-Ong 2.0

La pagina facebook del blog Fortress Europe, dove il giornalista Gabriele Del Grande monitora le notizie dei naufragi nel mar Mediterraneo, ha fatto un elenco di alcuni luoghi comuni da sfatare sull’immigrazione, con dati alla mano. Li riportiamo qui, integrandoli con alcuni dati del Centro politiche migratorie dell’Università europea di Firenze e del libro Confessioni di un trafficante di uomini, di Giampaolo Musumeci e Andrea Di Nicola.

1) “Qualche morto in mare è il prezzo da pagare per difendere le nostre frontiere”.
Dal 1988 sono morte lungo le frontiere europee almeno 21mila persone. Eppure le persone continuano a partire. L’unico effetto dei pattugliamenti militari negli anni è stato di allungare le rotte per aggirare i controlli, con il risultato di un aumento dei morti, soprattutto nel mar Mediterraneo. Tra il 2007 e il 2013, l’Ue ha speso quasi 2 miliardi di euro per proteggere le frontiere, mentre i trafficanti, cioè le persone che aiutano i migranti ad attraversare illegalmente i confini degli Stati non solo via mare, muovono un business da 3-10 miliardi di dollari l’anno nel mondo, secondo l’Organizzazione internazionale delle migrazioni.

2) “Sono troppi! Bisogna respingere tutti in mare o saremo invasi!”
Per ogni persona che arriva a Lampedusa, il governo ne chiede altri 12 per sopperire al fabbisogno di manodopera. Secondo un rapporto del Centro politiche migratorie dell’Università europea di Firenze, se si fermasse l’immigrazione, tra il 2010 e il 2030 ci sarebbero 33 milioni di persone in età lavorativa in meno (-11%) fra i ventotto Stati membri dell’Ue, con conseguenze anche per i nostri sistemi di welfare.

3) “L’Europa non fa abbastanza, hanno lasciato da sola l’Italia.”
Nel 2013 ci sono state 135.700 richieste di asilo nei 28 stati dell’Ue, ma solo 14.500 persone hanno trovato accoglienza in Italia. Nello stesso anno la Svezia ha ricevuto 26.400 persone richiedenti asilo e la Germania 26.100. Inoltre, considerando i rifugiati del conflitto siriano, nel 2013 sono arrivati in Italia 11.307 siriani, lo 0,1% dei 12 milioni di sfollati e rifugiati causati dalla guerra in Siria. Di questi, soltanto 695 hanno chiesto asilo al nostro paese. Gli altri hanno lasciato l’Italia per altri Stati europei.

4) “Perché i migranti non prendono l’aereo come noi?”
La maggioranza delle persone che sbarcano a Lampedusa provengono dai paesi con il più alto il tasso di rifiuto dei visti Schengen. Lo dimostra uno studio della London School of Economics and Political Science: ottenere un visto per un qualsiasi paese europeo con un passaporto algerino, afghano, iraqeno, pakistano, siriano, marocchino o eritreo, è quasi impossibile. E queste sono le nazionalità di chi arriva senza passaporto via mare. A questo proposito, potete leggere il nostro articolo sul diverso “potere” dei passaporti.
Secondo il giornalista Gabriele Del Grande “gli sbarchi non sono la causa dell’immigrazione. Gli sbarchi sono la conseguenza delle politiche migratorie. In altre parole: le restrizioni sui visti sono la causa degli sbarchi, che infatti non esistevano prima di Schengen”.

Per approfondire, visita la sezione Pregiudizi e stereotipi del sito parlez-vous-global.com

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