11 luglio: giornata mondiale della popolazione

11 luglio: giornata mondiale della popolazione

Nel 1989 l’ONU ha voluto istituire la “Giornata Mondiale della Popolazione” fissando come data 11 luglio per ricordare il traguardo di 5 miliardi di persone raggiunto l’11 luglio 1989. Un momento per sensibilizzare l’opinione pubblica sui più importanti problemi che riguardano gli abitanti del nostro pianeta.
RIAN_archive_398877_Festivities_in_Vladivostok_to_celebrate_International_Children's_DayTema di quest’anno: “Investire sulle adolescenti” (ONU).
Secondo il Segretario Generale Ban Ki-moon: “Tutti meritano i benefici della crescita economica e del progresso sociale. Cerchiamo di lavorare insieme per assicurare una vita di sicurezza, dignità e opportunità per tutti“.
La scelta di privilegiare le ragazze è dovuta alle difficoltà che le donne  incontrano in molti Paesi di avere pari diritti.
Prima di tutto il diritto allo studio che permette di acquisire le conoscenze necessarie per vivere e lavorare da adulte nel mondo di oggi: attualmente 62 milioni di bambine e ragazze non vanno a scuola.
Poi il problema dei matrimoni precoci (UNFPA) cui sono costrette dalla famiglia e alle gravidanze che cambiano la loro vita rendendole vulnerabili a povertà e malattie (UNFPA). E sono ancora molte le adolescenti costrette a subire mutilazioni genitali (UNFPA), mentre l’educazione sessuale (UNFPA) è ancora carente anche in Paesi avanzati.
Let_Girls_LearnPer aiutare le adolescenti a migliorare le proprie condizioni di vita nel 2015 Michelle Obama ha lanciato l’iniziativa Let Girls Learn volta a favorire l’istruzione di bambine e ragazze. Il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione ha dato un notevole contributo: nel 2015 oltre undici milioni di ragazze tra i 10 e i 19 anni grazie all’UNFPA hanno potuto avere un’istruzione e l’accesso ai servizi sanitari.
A livello di popolazione mondiale i problemi rimasti irrisolti sono ancora molti: discriminazioni razziali o religiose, povertà, sanità, migrazioni, conflitti… Ma, per raggiungere gli obiettivi di sviluppo videosostenibile indicati dall’ONU per il 2030, iniziare eliminando le discriminazioni nei confronti di donne e ragazze di tutto il mondo sarebbe un buon punto di partenza (sul sito ONU “The Global Goals” il video per una parità dei sessi).

 

La popolazione in cifre
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Quest’anno la popolazione della Terra comprende circa 7,4 miliardi di persone, 400 milioni in più del 2011 quando si è raggiunta la soglia dei 7 miliardi. Il livello di natalità a livello mondiale è ancora alto, ma la situazione varia notevolmente da zona a zona. Nell’Unione Europea la popolazione residente nel 2015 è calata poiché le morti (5,2milioni) sono state superiori alle nascite (5,1 milioni), ma nel complesso è ugualmente aumentata passando da 508,3 milioni a 510,1 milioni grazie agli immigrati. L’Italia è stata maglia nera per la natalità nella EU, con un tasso di natalità dell’8‰, dietro al Portogallo (8,3‰), mentre il tasso maggiore (14,2‰) è stato registrato in Irlanda (ANSA).
Le previsioni indicano che la popolazione mondiale continuerà ad aumentare per tutto il secolo arrivando a quasi dieci miliardi nel 2050 e a 11,2 miliardi nel 2100. Ma il tasso di natalità continuerà a calare.


 

Fare Geo

• Segui per alcuni giorni la cronaca italiana e internazionale su giornali e TG e prendi nota di eventuali notizie riguardanti discriminazioni che colpiscono le donne. Individua il Paese cui si riferisce la notizia e quale diritto è stato violato: istruzione, sanità, libertà… Discuti del problema in classe e prepara una breve relazione.

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