La sera del 9 novembre 1989, il Muro di Berlino, eretto 28 anni prima a dividere in due settori la città, venne assalito da una folla incredula e festante: il regime comunista che aveva governato con il pugno di ferro la zona Est era terminato e il passaggio a Ovest non era più un sogno irrealizzabile.
Quel momento rappresentò la fine della Guerra fredda: il simbolo della contrapposizione tra Est e Ovest si sgretolava sotto i colpi della democrazia. Dopo lunghi decenni di logoranti tensioni, minacce nucleari e crisi diplomatiche, in Europa e nel mondo si aprivano prospettive nuove, dense di speranza.
La costruzione del Muro di Berlino era iniziata, quasi furtivamente, il 13 agosto 1961: le autorità della DDR, la filosovietica Repubblica Democratica Tedesca, lo chiamarono “Muro di protezione antifascista” (Antifaschister Schutz-wall), ma più che una difesa contro la minaccia occidentale, era un argine all’emorragia di berlinesi “sovietizzati” che da Est fluivano verso le terre dell’Ovest, in cerca di libertà o di un parente lontano.
Nel 1949 la Germania aveva duramente pagato le conseguenze di una guerra iniziata trionfalmente e terminata in modo disastroso: la fine della Seconda guerra mondiale aveva portato la divisione del territorio tedesco in due Stati, la Repubblica Federale Tedesca (RDT) e la Repubblica Democratica Tedesca (DDR). Da quel momento la storia delle due Germanie seguirà vie parallele, riprodotte in scala minore dall’assurda divisione interna di Berlino. E, mentre la Germania Federale aveva ritrovato il benessere economico nell’ambito dell’alleanza atlantica, la Germania Est e in particolare Berlino era sottoposta alla tutela delle autorità sovietiche che ne avevano frenato lo sviluppo e che avevano lasciato quasi intatte le macerie del conflitto mondiale nel centro cittadino, come perenne monito alla popolazione. La ferita rappresentata dal muro si ricomporrà ufficialmente solo il 3 ottobre 1990 con la riunificazione.
In occasione di questa importante ricorrenza, Berlino nel novembre 2019 si aprirà alla celebrazione intensa di quella storica sera e alla dolorosa memoria di un’epoca di divisione e violenza. Le vie della città si animeranno di concerti, conferenze, installazioni, trasformandosi in una vivace esposizione a cielo aperto.
Fai click sull’immagine per visualizzare la storymap “Storie ai tempi del muro”, una ricostruzione di quello storico momento attraverso le voci immaginarie, ma verosimili, di due cugini, cresciuti divisi dal Muro.
Fare Geo
- Esplora la città di Berlino con l’aiuto della mappa interattiva del Morgenpost, un quotidiano di Berlino, e scopri come è cambiata la città dal 1989 a oggi. Osserva in particolare il tracciato del Muro che attraversava la città e l’aspetto dei due “mondi” separati da quella barriera.
- Con la caduta del Muro di Berlino si è concluso un lungo processo della storia europea che dallo scoppio della Prima guerra mondiale (1914) è durato appunto fino alla notte del 9 novembre 1989: un periodo ininterrotto di guerre e tensioni. Quale eredità ha lasciato all’odierna comunità dei cittadini d’Europa questo difficile e tragico cammino?
- Il bisogno di difendersi e la paura di essere conquistati hanno da sempre accompagnato la storia delle città: segna su una carta dell’Europa le più grandi città fortificate della storia del continente, specificando il periodo storico in cui ebbero maggiore splendore.
- Quando il Muro di Berlino venne abbattuto, 30 anni fa, le barriere tra Stati erano 16 in tutto il mondo; oggi sono oltre 60. Grazie a questa mappa interattiva e a questo elenco fai un giro del mondo per scoprire in quali aree sono stati innalzati muri difensivi per impedire il passaggio e l’entrata degli stranieri nel proprio territorio. Che riflessioni puoi fare in merito alla distribuzione geografica e all’aspetto dei muri nel mondo?