Sono ormai alcuni anni che l’Unione Europea sta cercando di diffondere il concetto di “Green Infrastructure”, un nuovo modo di progettare le infrastrutture che si basa sulla necessità di proteggere gli ecosistemi e tutte le risorse della natura e nello stesso tempo mantenere il livello dei servizi che servono al nostro modo di vivere (Commissione Europea: Green Infrastructure).
Noi dipendiamo dalla natura per la nostra sopravvivenza, ma non possiamo considerare cibo, acqua, aria e clima come beni inesauribili e si rende necessario riuscire a proteggerli e valorizzarli per poterli utilizzare anche in futuro.
Una sfida difficile che si può vincere modificando il nostro approccio ai problemi. Creare nuove “infrastrutture verdi” può essere la strada giusta: una rete continua di spazi naturali che si integri con le reti delle infrastrutture umane permettendo la convivenza dell’uomo e della natura in tutto il territorio.
Le nuove strutture possono essere realizzate in qualsiasi luogo, anche nelle aree urbane fittamente abitate, in modo utile per le persone e l’economia, ma che lasci spazio alla natura. Nel disegno qui a lato i componenti principali di una GI (Green Infrastructure).
La Commissione dell’Unione Europea ha pubblicato una serie di proposte di infrastrutture verdi per utilizzare gli spazi verdi come risorsa che aiuta a risolvere i problemi: “Prendiamo ad esempio una pianura alluvionale intatta e incontaminata: a differenza della diga, che serve solo a prevenire le inondazioni, la pianura alluvionale contribuisce al filtraggio dell’acqua e alla conservazione della falda freatica, si presta alle attività ricreative, serve allo stoccaggio del carbonio, fornisce legname e ospita habitat naturali interconnessi.”
Ecco alcune delle illustrazioni della Commissione Europea che spiegano il concetto di infrastruttura verde.
Ponti verdi ed ecodotti collegano aree naturali e paesi artificialmente separati dalle grandi vie di comunicazioni, come autostrade e ferrovie, che costituiscono un confine invalicabile per la fauna, ma anche per le persone. Gli animali hanno bisogno di spazio trovare cibo e riparo, ma anche per spostarsi e interagire con altri della loro specie e riprodursi. Gli ecodotti aiutano a diffondersi sia gli animali sia le piante.
Le infrastrutture verdi costituiscono un vantaggio anche per le persone che possono beneficiare degli effetti positivi offerti da aria e acqua pulite (diminuisce lo smog nelle città e diminuisce l’inquinamento delle acque dei fiumi) e le nuove strutture verdi offrono una migliore protezione da inondazioni e altri disastri naturali e nello stesso tempo forniscono acqua e altre risorse, come il legno e l’ossigeno e anche spazio ricreativo.
I nuovi paesaggi urbani/naturali hanno bisogno di elementi di connessione tra i diversi habitat naturali per facilitare lo spostamento degli animali, come gruppi di alberi per gli uccelli e siepi che colleghino i boschi, mentre nei corsi d’acqua diventa importante, in caso di sbarramenti, creare a alto un percorso a gradinate che consenta ai pesci di risalire la corrente.
Le green infrastructure permettono di risanare le aree naturali degradate creando nuovi spazi per piante e animali, ma anche per il tempo libero.
Nello stesso tempo la natura svolge il suo ruolo: la vegetazione immagazzina il carbonio riducendo l’effetto serra, purifica aria ed acqua e ci protegge dall’afa.
L’aumento delle aree forestali costituisce un valido mezzo di prevenzione per i disastri naturali che colpiscono periodicamente anche il nostro Paese, come inondazioni e frane. I boschi formati da piante di varie specie e di varia età, infatti, sono in grado di trattenere le acque piovane impedendo il dilavamento dei versanti e lo smottamento del terreno.
La Commissione Europea ha pubblicato un opuscolo esplicativo per far conoscere che cosa sono e le infrastrutture verdi quali vantaggi possono portare all’ambiente e ai cittadini della UE.
Ma non basta una piccola area verde per creare una “green infrastructure”, per essere efficace deve raggiungere dimensioni sufficientemente ampie ed essere in grado di collegarsi ad altre. L’importante è arrivare a formare una rete interconnessa sempre più vasta: più è grande, maggiori sono i benefici per l’ambiente e per l’uomo.
Fare Geo
Osserva la città in cui vivi o il capoluogo della tua provincia.
• Vi sono parchi pubblici o altre aree verdi dedicate al tempo libero e allo svago?
• Gli eventuali corsi d’acqua che la attraversano sono circondate da zone libere in cui, in caso di forti piogge, l’acqua possa tracimare senza inondare la città?
• Lungo le ferrovie e le autostrade che escono dalla città vi sono passaggi (sottopassi o ecodotti) che permettano alla fauna selvatica di passare da un lato all’altro?