Nel 1939 le forze armate tedesche entrarono nella città di Praga e venne costituito il Protettorato di Boemia e Moravia. Vennero applicate misure di controllo della stampa, aboliti i partiti politici e i sindacati. Vennero inoltre applicate le leggi di Norimberga sulla discriminazione razziale. È in questo clima che si verificano i fatti del 17 novembre, data ricordata ancora oggi grazie all’istituzione, sin dal 1941, della Giornata Internazionale dello Studente.
Il 28 ottobre del 1939, durante una manifestazione di protesta contro l’occupazione tedesca alla quale parteciparono diverse migliaia di studenti, uno studente venne ferito, e morì il 15 novembre. Da questo episodio scaturì, il 17 novembre, una grande protesta studentesca alla quale il regime nazista reagì con l’uccisione di nove rappresentanti delle organizzazioni studentesche, la deportazione di oltre 1200 studenti in campi di concentramento e la chiusura delle Università.
Una data dunque tragica ma molto significativa, quella del 17 novembre, scelta dagli studenti di tutto il mondo per mobilitarsi in maniera unitaria a difesa del diritto all’istruzione e all’accesso al sapere per tutti, come strumento per una concreta uguaglianza.
Infatti, anche se il numero di bambini che hanno accesso all’istruzione nel mondo è in costante aumento, sono ancora oltre 120 milioni i bambini ai quali questo è negato (più della metà sono bambine), secondo il sito dell’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia.
Fare Geo:
– osserva sul sito di Deawing i dati relativi agli studenti nel mondo.
– in quali aree è più alto il numero di laureati?
– in quali aree è più basso?
– quali spiegazioni si possono dare di questo fenomeno?
– prendere in considerazione il dato sull’Italia e di altri due paesi (uno con un numero più elevato di studenti e uno con un numero inferiore). Calcolare la percentuale del numero di studenti sulla popolazione. Quali osservazioni possiamo fare?