Il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021: partecipa, proponi, agisci

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021: partecipa, proponi, agisci

In tutta Italia, tra il 28 settembre e il 14 ottobre, è in corso il Festival dello Sviluppo Sostenibile. La manifestazione è organizzata dall’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), la rete di organizzazioni della società civile italiana impegnate sul fronte della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Riconosciuto ufficialmente dalle Nazioni unite, il Festival è la più grande iniziativa italiana per diffondere la cultura della sostenibilità e mobilitare i cittadini per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. 

Perché un Festival sullo sviluppo sostenibile?

Per mantenere gli impegni presi con la firma dell’Agenda 2030, è necessario che governi di tutto il mondo prendano decisioni e provvedimenti incisivi in campo politico, economico, finanziario e sociale. Tuttavia, al di là del coinvolgimento istituzionale, quello che deve realmente cambiare è la consapevolezza dei cittadini e il loro modo di agire.

Le iniziative promosse dal Festival hanno lo scopo di coinvolgere attivamente tutte le persone. Come? Aumentando le conoscenze, sviluppando la consapevolezza sui temi dello sviluppo sostenibile, diffondendo informazioni, condividendo buone pratiche e generando idee e progetti nuovi.

Uno stile partecipativo

Le centinaia di eventi e iniziative promossi dal Festival in tutta Italia hanno format diversi e affrontano i numerosi temi connessi allo sviluppo sostenibile, quest’anno in particolare quelli più legati alla pandemia. In presenza o nella modalità a distanza, sono in programma convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri, documentari.

Questa varietà testimonia la ricchezza delle iniziative e rappresenta anche una scelta precisa degli organizzatori: dare a tutti l’occasione di partecipare agli appuntamenti più adatti ai loro interessi e alle loro esigenze.

Il Festival, infatti, è pensato per tutti, è rivolto a tutti, è aperto a tutti: cittadini, imprese, associazioni e istituzioni. Non solo: i singoli eventi possono essere proposti e organizzati da chiunque voglia dare il proprio contributo per lo sviluppo sostenibile nel nostro Paese.

Gli eventi del Festival

Per stimolare la riflessione e la condivisione di nuove idee, in calendario sono previste tantissime iniziative, che si tengono su tutto il territorio italiano e in rete.

Tre appuntamenti organizzati dal Segretariato dell’ASviS rappresentano il riferimento centrale della manifestazione. Per conoscere tutti gli altri eventi, il sito ufficiale del Festival offre la possibilità di una ricerca on line per data, regione e tema (uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, SDGs).

Far conoscere e valorizzare le iniziative del Festival attivate a livello nazionale e territoriale è fondamentale. Per questo gli organizzatori hanno lanciato una campagna social con la call to action

Mettilo in agenda#StiamoAgendo

L’obiettivo della campagna è anche quello di coinvolgere tutti i cittadini perché condividano con gli alti utenti esperienze e proposte collegate allo spirito del Festival: dalle buone pratiche aziendali alle iniziative di solidarietà, fino ai buoni propositi per migliorare l’impatto ambientale. Ognuno può dare il suo contributo al cambiamento e gli può dare risonanza nel contesto del Festival dello Sviluppo Sostenibile.

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Il Festival e gli altri appuntamenti internazionali

Quest’anno il calendario del Festival coincide con altri appuntamenti di rilievo internazionale. Infatti, proprio in Italia (a Milano) un’intera settimana (dal 28 settembre al 2 ottobre) è dedicata a riflessioni e proposte sul cambiamento climatico: i due eventi più significativi sono Youth4Climate: Driving Ambition, dedicato ai giovani, e la conferenza ufficiale pre-Cop in vista dell’incontro ufficiale della Cop26 che si terrà a novembre a Glasgow.

Youth4Climate, a cui ha partecipato anche l’attivista svedese Greta Thunberg, ha riunito quasi 400 giovani provenienti dai 197 Paesi che hanno elaborato proposte concrete in relazione all’agenda climatica nazionale e mondiale. Tra le richieste più forti, la chiusura delle industrie basate sulle fonti fossili entro il 2030.

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