Le donne giocano un ruolo sempre più importante nel turismo. In particolare, il turismo responsabile offre loro l’opportunità di creare impresa e contribuire al cambiamento. La Giornata internazionale della donna è un’occasione per fare il punto in un settore con una presenza femminile significativa: quante imprese sono guidate da donne? Quali sono le maggiori sfide, in Italia e non solo?
Le donne, da sempre, sono una presenza rilevante nel mondo del turismo. In Italia, quelle impiegate nel settore sono oltre 500 000, di cui un numero sempre più consistente occupa posizioni imprenditoriali: secondo l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (ISNART), nel comparto turistico guidano un’impresa su tre, mentre negli altri settori economici una su cinque. Le imprese turistiche a gestione femminile – concentrate perlopiù al Sud, dove sono oltre 40 000 – costituiscono per l’81,3% attività di ristorazione, per il 13,8% servizi di alloggio e per il 5% servizi di intermediazione svolti da agenzie di viaggio e tour operator.
In particolare, è nel turismo responsabile che le donne sembrano trovare la propria vocazione: come sostiene il presidente dell’Associazione Italiana Turismo responsabile (AITR) Maurizio Davolio, “le donne sono le maggiori protagoniste del turismo responsabile, come viaggiatrici, come imprenditrici, come studentesse”.
Lo confermano gli organizzatori di viaggi responsabili dell’AITR, secondo i quali a livello europeo il 60% dei partecipanti è di sesso femminile. Proprio dal Tavolo di Genere di AITR è scaturita l’iniziativa Gender Responsible Tourism (GRT), volta a rafforzare, tramite la comunicazione, il ruolo delle donne nel turismo e a combattere le discriminazioni nei loro confronti. Il sito dell’Associazione GRT è un magazine on line che presenta le iniziative di turismo responsabile a guida femminile nel mondo e che vuole essere un mezzo per creare connessioni, scambiare conoscenze e raccontare storie.
A livello transnazionale, esistono progetti supportati dalla Commissione Europea, come EnTOURée – progetto Tamat – che facendo leva su innovazione, formazione e scambio di esperienze, vuole favorire lo sviluppo dell’imprenditoria femminile nel turismo responsabile in Italia, Martinica e Madagascar. A livello globale, un altro segno positivo è la premiazione, da parte dell’International Institute for Peace through Tourism, di cinque donne imprenditrici nel turismo responsabile e sostenibile.
Le donne hanno grandi capacità e competenze per creare, commercializzare, promuovere e gestire lo sviluppo del turismo: valorizzare le loro potenzialità può contribuire allo sviluppo della società e dell’economia locale e globale.
FARE GEO
- Quali sono le caratteristiche di un’impresa al femminile del turismo responsabile? Individuale sul sito di GRT e discutine con i compagni.
- Confronta i dati di Federalberghi e di ISNART: quale immagine della donna nel turismo viene evidenziata?