Un team internazionale coordinato dalla York University di Toronto (Canada) sembra essere ormai certo: Annibale ha attraversato le Alpi sul Colle delle Traversette, un valico a 2950 m di quota che collega la Valle del Guil in Francia alla Valle Po in Italia (Focus, ANSA).
Il passaggio, un sentiero aspro e stretto, soprattutto nel tratto più alto del versante italiano, si trova a lato del massiccio del Monviso (post del 31/5/2013).
Altri passi più facilmente accessibili erano già conosciuti all’epoca, ma la scelta di una via più difficile potrebbe essere stata fatta per evitare il rischio di attacchi da parte delle popolazioni locali (la zona era abitata da popoli gallici).
La ricerca non è ancora conclusa, ma la scoperta in prossimità del passo di un grosso accumulo di letame, che la datazione al radiocarbonio fa risalire a circa 200 anni avanti Cristo, fa ritenere che sia proprio questa la via utilizzata dal condottiero cartaginese.
A quel tempo qui si trovava l’unica palude della zona in grado di fornire acqua per abbeverare i cavalli: gli abbondanti resti trovati possono essere stati lasciati dall’esercito di Annibale. Un’armata formata da 30mila soldati, 15mila cavalli e 37 elefanti non poteva non lasciare traccia del suo passaggio. Ipotesi avvalorata dalla presenza di batteri caratteristici delle feci equine nel letame scoperto sul colle a 40 cm di profondità. E si spera che ulteriori analisi forniscano anche la prova della presenza di elefanti.
Sappiamo che il superamento della catena alpina fu terribile. L’esercito cartaginese fu decimato soprattutto dalle valanghe e del gelo, cui i soldati, che non avevano mai visto la neve, non erano abituati. Dei 37 elefanti partiti nel 218 a.C. dalla costa africana, solo 21 arrivarono in Italia.
Per arrivare al valico Annibale, attraversato il Rodano, deve aver seguito il corso della Durance, suo affluente, e poi ancora la valle del torrente Guil, fin quasi al Monviso. Qui tra i massicci del Monviso e del Monte Granero si apre il passo che porta alla penisola italiana.
Superato il Colle delle Traversette, la strada scende ripida per circa mille metri, fino al Pian del Re (2020 m), dove nasce il Po, e seguendo il fiume raggiunge la Valle Padana, in questo tratto abitata a quel tempo dai Taurini, alleati di Roma, con cui Annibale si scontrò.
Il più antico traforo delle Alpi
Poco sotto al Colle delle Traversette si trova il “Buco di Viso”, la prima galleria scavata sotto le Alpi nel 1480.
La via tra il Monviso il monte Granero nel medioevo era utilizzata dai mercati che trasportavano il sale dalle saline di Aigues Mortes, vicino a Marsiglia al Marchesato di Saluzzo. Era l’unico percorso che univa direttamente il Marchesato alla Francia senza passare per il Ducato di Savoia.
Per facilitare i collegamenti, nel 1475 viene avviato il progetto di un tunnel che, sebbene situato poco più in basso del colle (2.882 m) e lungo soltanto un centinaio di metri, avrebbe permesso di accorciare il tempo di viaggio di due giorni. Il traforo viene iniziato nel 1478 e terminato in due anni (Regione Piemonte).
In seguito, quando il Marchesato venne inglobato dai Savoia, il passaggio non fu più utilizzato.
La galleria, in seguito a crolli delle punte soprastanti, oggi è lunga circa 75 m e i detriti causati dal movimento della faglia che attraversa il tunnel continuano ad ostruire lo sbocco sul lato francese.
Nel 1907 il tunnel venne riaperto una prima volta, ma, nonostante i numerosi interventi che si sono succeduti, oggi non è ancora praticabile. Dal 2013 vari enti italiani e francesi si sono uniti per ripristinare lo storico traforo (Regione Piemonte, il Parco del Po, il “Parc Régional du Queyras”, la “Réserve Nationale Ristolas-Monviso e i comuni sui due versanti opposti di Crissolo e Ristolas).
Fare Geo
Oggi la strada arriva soltanto al Pian del Re, poi si deve proseguire a piedi su un sentiero per raggiungere il Colle delle Traversette. I collegamenti stradali tra Italia e Francia passano per altri valichi: Colle della Lombarda, Colle di Tenda, Colle della Maddalena, Colle dell’Agnello, Colle del Monginevro, Colle della Scala, Colle del Moncenisio, Colle del Piccolo San Bernardo.
- Cercali su internet e individua a quale quota si trovano e se sono in Italia, in Francia o sul confine.
- Prepara una carta delle Alpi occidentali e segna approssimativamente la posizione di ciascun valico (puoi utilizzare la carta qui a lato).