Il 29 maggio il Monviso è entrato a far parte delle Riserve della Biosfera, il programma “MaB” (Man and Biosphere) dell’Unesco che riconosce le aree in cui si opera con una gestione sostenibile del territorio unendo l’utilizzo umano a beneficio della comunità alla conservazione della biodiversità e alla protezione dell’ambiente (ANSA, La Stampa). Il riconoscimento è stato assegnato a Parigi nel corso della 25° Sessione di incontro del consiglio internazionale di coordinamento del MaB.
Si tratta di una riserva transfrontaliera che comprende territori sul versante italiano e su quello francese e il riconoscimento è condizionato alla sottoscrizione dell’accordo di cooperazione tra i due Stati, che dovrà essere presentato dai Ministeri di competenza, entro il novembre 2013.
L’area interessata dall’iniziativa è formata dal parco regionale del Po cuneese con le aree contigue, dal sito SIC/ZPS ”Gruppo del Monviso e bosco dell’Aleve”’ e da altri 88 Comuni coinvolti nel Piano Integrato Transfrontaliero ”PIT Monviso”. Sul versante francese comprende il Parc naturel regional du Queyras.
La candidatura del Monviso è stata sostenuta dalla Regione Piemonte ed è stata ufficialmente presentata lo scorso settembre 2012: da 9 anni l’Italia non otteneva il riconoscimento di nuove aree.
La Riserva del Monviso si propone di portare avanti uno sviluppo sostenibile relativo a tre aree che mirano alla protezione dell’ambiente:
● il turismo che aderisce alla “Carta europea del turismo sostenibile”,
● l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili,
● lo sviluppo di produzioni tipiche in campo agro-forestale e dell’artigianato.
La zona italiana si estende su 284.500 ettari: dai due versanti del Monviso con i passi che collegano alla zona francese (Colle dell’Agnello e Colle delle Traversette) raggiunge le colline del Roero attraversando i territori della Valle Maira, Valle Varaita, Valle Po, Bronda e Infernotto e l’area del Saluzzese, di Racconigi e di Savigliano e una porzione della Provincia di Torino. L’87% dei comuni compresi ha meno di 5.000 abitanti.
Per la programmazione e le gestione integrata del territorio uno strumento importante sarà costituito dal “Contratto di Fiume”, un processo di livello europeo in cui le zone attraversate dal fiume collaborano per la ricerca di soluzioni volte alla sostenibilità ambientale, al rendimento economico e a criteri di pubblica utilità. In Italia sono già attivi alcuni “contratti di fiume” (vedi carta a lato).
Le Riserve della Biosfera in Italia
Le Riserve della Biosfera nel mondo sono 621 (di cui 12 transfrontaliere) e, alle 8 già presenti in Italia, si aggiunge quest’anno l’area del Monviso, unica transfrontaliera del nostro Paese:
● la Selva di Collemeluccio-Montedimezzo (1977),
● il Circeo (1977),
● Miramare a Trieste (1979),
● il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano (1997),
● Somma Vesuvio e Miglio d’Oro (1997),
● la Valle del Ticino (2002),
● il Parco dell’arcipelago toscano (2003),
● la Selva Pisana (2004),
● il Monviso (transfrontaliera – 2013).
Inoltre sono in corso le candidature di altre quattro aree: la provincia di Siracusa, il Delta del Po, la Costiera amalfitana e la Sila.
Fare Geo
● Cerca la posizione delle nove “Riserve della biosfera” italiane, individua in quale regione si trovano e riportale sulla carta fisica dell’Italia.
● Scegline una e fai una ricerca precisando dove si trova, l’area su cui si estende, quali ambienti naturali comprende, quali animali e vegetali tipici vi vivono, quali attività economiche sono presenti, quali sono i prodotti tipici agricoli e artigianali.