Proseguiamo la serie di contributi dedicata al commento e alla lettura di dati geografici, pensati per accompagnare gli studenti e le studentesse alla scoperta di temi importanti per lo studio della Geografia. Nei numeri e nei dati più recenti cerchiamo risposte per esplorare i rapporti tra umanità e ambiente, la cultura, l’economia e la sostenibilità, sapendo che qualche volta troveremo delle sorprese piccole e grandi.
Il suolo è vita: la civiltà umana lo ha sempre sfruttato per sostentarsi, coltivandolo o utilizzando le aree naturali incolte per ricavare le materie prime. Svolge anche una fondamentale funzione di regolazione del clima, di custodia della biodiversità e di mitigazione dei fenomeni idrogeologici estremi. Infine rappresenta lo spazio della cultura, cioè dell’insediamento degli esseri umani e del loro sviluppo nella storia.
Questa risorsa così vitale e stratificata è però molto fragile. Le scorrette pratiche agricole e forestali, le dinamiche pervasive di insediamento umano e i modelli incontrollati di produzione e di consumo minacciano l’equilibrio biologico e l’esistenza stessa dei suoli naturali con il rischio di rendere insostenibile la vita sul Pianeta.
IL DATO
70 km2
È la quantità di suolo consumato in Italia nel 2022: 0,194 chilometri quadrati al giorno, il 10,2% in più rispetto al 2021. Secondo quanto riporta l’AsVis, “cementifichiamo 2,4 metri quadrati di suolo al secondo, solo in piccola parte compensati dal ripristino di aree naturali”. A livello globale, oltre un quinto della superficie terrestre, circa 20 milioni di chilometri quadrati, è degradata.
L’incidenza del fenomeno varia a seconda delle zone. Le aree più interessate sono la Pianura padana, la costa adriatica e le aree metropolitane di Roma e Napoli.
Le definizioni
Che cos’è il consumo di suolo?
Per consumo di suolo si intende la perdita di una risorsa ambientale fondamentale, limitata e non rinnovabile (i boschi e le foreste, le zone umide, le aree agricole…), in seguito all’occupazione con una copertura artificiale. Questo processo può avvenire in modo reversibile o irreversibile.
Che cos’è la copertura artificiale?
La copertura artificiale corrisponde a tutte le superfici dove il paesaggio è stato modificato dalla costruzione di strutture artificiali, come per esempio infrastrutture insediative permanenti (edifici e strade).
Che cos’è il degrado del suolo?
Il degrado del suolo è il fenomeno di alterazione delle condizioni naturali del suolo in seguito alla riduzione o alla perdita di attività biologica, a causa principalmente dell’attività dell’uomo.
Le conseguenze del consumo di suolo
Le coperture artificiali comportano l’impermeabilizzazione del suolo, ovvero la copertura permanente di parte del terreno e del relativo suolo con materiali artificiali (quali asfalto o calcestruzzo). L’impermeabilizzazione rappresenta la principale causa di degrado del suolo, perché lo priva della sua fondamentale funzione di attivatore dei processi biologici (ciclo degli elementi nutritivi) e gli impedisce di assorbire CO2, di regolare i flussi idrici, di garantire la biodiversità. Il degrado può condurre a fenomeni estremi come la siccità e la desertificazione che riducono costantemente le risorse per sostenere la vita.
L’impermeabilizzazione del suolo (soprattutto legata alla cementificazione) aumenta il rischio di disastri idrogeologici: nel 2021 moltissimi chilometri quadrati di territorio nazionale sono stati resi impermeabili e nelle aree a rischio questo significa esporre la popolazione a una situazione di pericolo reale.
I dati dicono che negli ultimi cinquant’anni (fra il 1972 e il 2021) frane e inondazioni hanno provocato 1.610 morti e oltre 300.000 mila persone allontanate dalle loro abitazioni in maniera permanente (Irpi-CNR, Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica, 2023). E abbiamo assistito in tempi recenti a devastanti fenomeni estremi da Nord a Sud.
La Giornata Mondiale del Suolo
Per sensibilizzare sull’importanza della gestione sostenibile del suolo, ogni anno il 5 dicembre si celebra la Giornata Mondiale del Suolo.
Il tema scelto per l’edizione 2024 è: Prendersi cura del suolo: misurare, monitorare, gestire. Viene evidenziata l’importanza di raccogliere dati e informazioni sul suolo per poterne comprenderne le caratteristiche e le potenzialità, e per sostenere un processo di gestione sostenibile per la sicurezza biologica e alimentare.
Per tutte le informazioni sul World Soil Day 2024, è possibile visitare il sito ufficiale.
Troppo pochi sanno che il nostro futuro dipende dallo strato sottile che si estende sotto i nostri piedi. Il suolo e la moltitudine di organismi che in esso vivono ci forniscono cibo, biomassa, fibre e materie prime, regolano i cicli dell’acqua, del carbonio e dei nutrienti e rendono possibile la vita sulla Terra.
(Commissione Europea, 2021)
Fare Geo
- Verificate lo stato di consumo di suolo nella vostra città. Per conoscere la situazione attuale e aggiornata, chiedete dati ufficiali all’amministrazione cittadina; per avere una prospettiva storica, intervistate parenti e conoscenti per sapere come è cambiata la situazione del verde cittadino; con una carta topografica della vostra città, individuate le aree cementificate e le zone ancora occupate dal verde urbano.