I satelliti fotografano la Terra con una definizione sempre maggiore e, grazie ai raggi infrarossi, sono in grado di osservare anche il sottosuolo perché evidenziano la diversa densità dei materiali.
Le costruzioni egizie si evidenziano perché in materiale più denso rispetto alla sabbia e la NASA ha attivato un progetto per osservare il sottosuolo del deserto egiziano. Le immagini, analizzate in un laboratorio dell’Alabama, hanno permesso di individuare ben 17 piramidi coperte dalla sabbia e dai detriti portati dal Nilo nel corso dei secoli, ma anche villaggi e migliaia di tombe. Per saperne di più potete consultare il sito de La Stampa e quello di TMnews.