Questa sera tutti al "Moonwatch Party" per guardare la Luna, ma anche le stelle cadenti

Questa sera tutti al "Moonwatch Party" per guardare la Luna, ma anche le stelle cadenti

Nella “Notte della Luna” tutto il mondo è invitato ad osservare il nostro satellite. In Italia non sarà sempre possibile poiché le previsioni del tempo non sono molto favorevoli, ma se le nuvole lo consentono, osservate anche voi la Luna che è “quasi piena” (la Luna piena si verificherà il 12).
Molte le attività indette in tutta Italia per il “Moonwatch Party” (qui il sito degli astrofili toscani).
La giornata internazionale (sostenuta da numersi parters tra cui la NASA) è promossa dall’InOMN, “International Observe the Moon Night”, formato da scienziati e appassionati che sperano di instillare nel pubblico la curiosità di conoscere meglio il nostro satellite.

Dal sito di InOMN è possibile (fino al 5 novembre) accedere e scaricare il filmato (in inglese) che descrive l’evoluzione della Luna e la formazione dei suoi crateri.

Una stella cadente (ingrandire l’immagine per osservare la caduta)

Le Draconidi
Ma questa è una notte da non perdere anche per un altro avvenimento atronomico: la Terra attraverserà la scia cometaria delle DraconIdi (ANSA) e, dicono gli esperti, sarà una vera pioggia di stelle cadenti. ”Secondo le previsioni potrebbero arrivare a 300 l’ora”, ha spiegato Elena Lazzaretto dell’osservatorio di Padova dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Il momento di maggior intensità sarà alle 22.
Le “stelle cadenti” non sono stelle, ma piccoli frammenti rocciosi che attratti dalla Terra precipitano, ma non raggiungono il suolo perché si incendiano per l’attrito con l’atmosfera tracciando nel cielo rapide scie luminose. Le Draconidi sono i detriti lasciati nel suo tragitto dalla coda della cometa Giacobini-Zinner, che ogni 6,6 anni taglia l’orbita terrestre. E quest’anno la Terra, a differenza degli anni scorsi, attraverserà in pieno lo sciame.
Le comete, piccoli corpi celesti del Sistema Solare fatti di ghiaccio e frammenti di roccia, non hanno sempre la coda. Questa si forma quando la cometa si avvicina al Sole (l’orbita delle comete è fortemente ellittica e il Sole si trova ad uno dei due fuochi dell’ellisse).
Il calore del Sole fa sciogliere il ghiaccio e il vento solare spinge via i gas, le polveri e i detriti formando la coda. Ma parte dei detriti rimangono lungo l’orbita creando una scia.

Fare Geo
Questa sera scatta quache foto alla Luna e, se ci riesci, anche alle stelle cadenti. E domani confrontale con quelle scattate dai tuoi amici.
Osserva nell’immagine qui sopra il percorso della cometa e la posizione della coda: si trova sempre alle spalle della cometa? Sai spiegare il motivo?

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