La mattina del 20 marzo migliaia di persone in Italia sono state a guardare la Luna che ha intaccato il disco solare fino a coprirlo per oltre metà.
L’Italia si è trovata nella zona di penombra e l’eclisse solare è stato solo parziale. Per ammirare lo spettacolo del “Sole nero”, con la luna che nasconde completamente l’astro, bisognava recarsi nell’Artico, alle isole Fær Øer o alle Svalbard. Nell’Italia centromeridionale le condizioni meteo hanno permesso di osservare il fenomeno: a Roma l’eclissi ha avuto inizio alle 9,23 e
alle 10,31 la copertura ha raggiunto il massimo (circa il 60%).
In gran parte del Nordovest, dove la copertura sarebbe stata maggiore (quasi il 70%), l’eclissi non è stata visibile per la presenza di una fitta coltre di nubi (a fianco l’eclisse, quasi totale, vista a dalla Norvegia).
Le immagini più spettacolari con il disco nero della Luna che si staglia nel cielo circondato dall’alone luminoso della corona solare sono state scattate nelle isole Svalbard.
L’animazione a lato, disponibile sul sito “technology.org”, mette in evidenza la vasta zona ovale che ha coperto tutta l’Europa, su cui il 20 marzo la Luna ha proiettato la sua ombra parziale, e il piccolo arco tracciato dall’ombra totale che, iniziando in prossimità della punta meridionale della Groenlandia, passa appena a sud dell’Islanda per poi curvare verso nord oscurando Fær Øer e Svalbard.
L’eclissi è stata osservata anche dagli astronauti dell’ESA che hanno inviato foto dell’evento. Sul sito dell’ESA si può vedere un breve video ripreso dal satellite Proba-2 con le immagini del passaggio della Luna davanti al Sole.
Per osservare la prossima eclissi in Italia dobbiamo aspettare oltre una decina d’anni. Nel 2026 vi sarà un’altra eclissi parziale, che si verificherà il 12 agosto al tramonto, mentre il 2 agosto 2027 vi sarà un’eclissi totale su Lampedusa, solo parziale nel resto della penisola (La Stampa).
Un evento molto raro
Questa è stata un’eclissi particolare per la coincidenza di alcuni fenomeni astronomici.
Si è verificata:
• nel giorno dell’equinozio di marzo (che da alcuni anni cade il 20 marzo): tra il 1900 e il 2100 questa è l’unica volta che accade;
• in un momento di massima attività del Sole che presenta pennacchi creati da getti di plasma scagliati a grande altezza (fino a 30 volte il raggio solare);
• quando la Luna si trova alla distanza minima dalla superficie terrestre: è al perigeo, il punto della sua orbita più vicino alla Terra, e ci appare quindi più grande (“Superluna”).
La Luna, coprendo completamente il Sole, mette in risalto la sua corona fiammeggiante (a lato un’immagine del momento della copertura totale tratto dal sito dell’ESA). E’ quanto ha detto l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma (ANSA): “Oltre ad essere un fenomeno suggestivo l’eclissi è un’occasione preziosa per studiare la parte più esterna del Sole, la corona. Questa parte irrequieta del Sole è infatti difficile da osservare in condizioni normali – ha spiegato – perché ha una luminosità molto bassa. L’eclissi è stata perciò un’occasione preziosa per osservarla, con la Luna che ha fatto da schermo naturale’’
Maree giganti
Il particolare allineamento di Terra, Sole e Luna contribuisce ad ampliare il fenomeno delle maree che raggiungono i massimi registrabili.
La marea, infatti, è provocata dall’attrazione reciproca tra Terra e Luna e tra Terra e Sole. Quando Luna e Sole si trovano allineati con la Terra i due effetti si sommano e le maree sono più alte. Inoltre questa volta l’attrazione lunare è massima perché il satellite si trova nel punto più vicino alla Terra.
Si tratta di una situazione che si verifica ogni 18 anni.
A Mont Saint Michel, una delle località dove le maree sono più evidenti, questa volta la marea straordinaria ha coinciso con l’eclissi e migliaia di persone hanno raggiunto la rocca per assistere all’evento: prima la Luna ha coperto parzialmente il Sole, dopo l’acqua si è sollevata di 14,15 m circondando completamente il monastero.
Fare Geo
• L’ultima eclissi totale che attraversato l’Italia si è verificata nel 1961. Trova qualche persona che si ricorda di averla osservata e fatti descrivere il fenomeno.
• Osserva l’animazione e individua da quali zone dell’Africa e dell’Asia l’eclisse del 20 marzo è stata parzialmente visibile.