Nella notte di Natale il fuoco è divampato nelle vallate attorno a Vado Ligure e le fiamme non sono ancora state fermate. Sette i mezzi aerei (5 canadair e 2 elicotteri) utilizzati e cento i volontari dell’anticendio boschivo che hanno aiutatato i vigili del fuoco e la forestale lavorando incessantemente per contenere l’incendio.
Il fuoco è arrivato a lambire le case, 250 persone sono state fatte evacuare e il giorno di Santo Stefano il fumo che impediva la visibilità ha costretto a chiudere l’autostrada dei fiori tra Savona e Spotorno (Il Messaggero e La Stampa).
L’incendio, dopo aver divorato oltre 300 ettari di bosco e macchia mediterranea, sembravano essersi ormai ridotto a pochi focolai, ma questa mattina il vento ha riattizzato le fiamme che si sono propagate verso levante (ANSA).
Le cause
La maggior parte degli incendi che distruggono i nostri boschi sono di origine dolosa, ma questa volta, secondo le indagini condotte dal NIPAF (Nuclei Investigativi Provinciali di Polizia Ambientale e Forestale), sembra ormai accertato che questo sia di origine colposa. Sono stati alcuni petardi fatti esplodere nei boschi nella notte tra il 24 e il 25 dicembre ad appiccare il fuoco (Il Seocolo XIX) che si è propagato velocemente spinto dal vento che soffiava a 50 nodi.
Fare Geo
Negli ultimi anni gli incendi, grazie al lavoro di prevenzione, si sono ridotti come numero in parecchie regioni italiane, ma rimangono ancora numerosi soprattutto nel meridione.
Nella tabella trovi i dati relativi alla superficie distrutta dal fuoco nelle regioni Italiane nel 2010. Visualizzali con una carta tematica e prepara una didacalia esplicativa.