Dal 23 marzo Climate-Adapt è in rete, a disposizione di chi vuole operare per fronteggiare gli effetti dei cambiamenti del clima. E’ una piattaforma preparata dall’agenzia europea dell’ambiente che costituirà un valido strumento per aiutare i Paesi europei a individuare le misure per prevenire o minimizzare i danni creati dai cambiamenti climatici in atto (Ansa e La Stampa).
La commissaria Hedegaard ha dichiarato: “La piattaforma può costituire uno strumento formidabile per aiutare i responsabili politici a individuare le migliori soluzioni a beneficio dei cittadini. Dobbiamo realizzare progressi sostanziali nella condivisione delle migliori pratiche e delle informazioni sulle pratiche da evitare. Il nuovo strumento interattivo renderà più efficaci tali sforzi.”
I rischi sono soprattutto ambientali ed economici. La torrida estate del 2003 ha causato all’Unione Europea danni per circa 10 miliardi di euro: la siccità ha compromesso le produzioni agricole e danneggiato l’allevamento, mentre gli incendi hanno distrutto migliaia di ettari di boschi.
Ma il caldo non è l’unico pericolo. I cambiamenti del clima influiscono sulla distribuzione e sull’intesità delle precipitazioni con rischio di forti piogge e inondazioni, come abbiamo visto sempre più spesso in questi ultimi anni, mentre l’aumento delle temperature fa sciogliere i ghiacciai e innalzare il livello dei mari.
Dallo studio PESETA del Centro comune di ricerca dell’UE è emerso che, in assenza di adattamento ai cambiamenti climatici e ipotizzando che condizioni climatiche previste nel 2080 si verifichino ora, i danni per l’economia dell’UE sarebbero compresi tra 20 e 65 miliardi di euro.
Fare Geo
● Sul sito dell’UE sono disponibili informazioni sulla piattaforma anche in italiano. Leggi il documento e prepara un tabellone che visualizzi i settori in cui opera Climate-Adapt.
● A gennaio del 2011 gli Stati hanno presentato all’ONU la propria situazione rispetto allo sviluppo di un piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Sul sito di Climate-Adapt trovi (in inglese) la situazione dei vari Paesi europei. Osserva la carta (che vedi anche qui a lato): quali Stati nel 2010 non avevano ancora attuato strategie di adattamento? Scegli un Paese e riassumi brevemente la sua situazione.
● Alla pagina “ricerca dei casi di studio in Europa” si possono individuare le regioni biogeografiche europee ed esaminare i progetti di studio in atto. L’Italia è divisa in regione alpina, continentale (padana e adriatica) e mediterranea. Vai sul sito e individua quali territori europei presentano caratteristiche biogeografiche simili a ciascuna di queste aree italiane. Individua inoltre alcune regioni biogeografiche europee che non hanno riscontro in Italia.