Il 25 settembre il monarca dell’Arabia Saudita, dove le donne sono fortemente discriminate, ha fatto una prima concessione: il diritto di voto alle donne. Ma a partire dal prossimo anno: ieri hanno potuto partecipare alle elezioni comunali soltanto gli uomini (Corriere della Sera).
Le prossime elezioni si terranno solo nel 2015. Le donne potranno votare, presentarsi come candidate nei Consigli Comunali ed entrare a far parte della Shura, il Consiglio consultivo che fornisce suggerimenti al sovrano. Ma la parità dei sessi è ancora molto lontana.
L’Arabia Saudita è una delle ultime monarchie assolute. Il re, Abdullah bin Abdul Aziz, concentra nelle sue mani i tre poteri dello Stato (esecutivo, legislativo e giudiziario), non vi è costituzione, sostituita dal Corano, e le leggi della Sharīʿa vengono applicate dai tribunali coranici. Inoltre non esistono nè partiti politici nè elezioni a livello statale.
Dal 2005 sono state organizzate le prime elezioni municipali per eleggere i rappresentanti locali per i comuni (che hanno pochissimi poteri), ma le donne erano escluse.
La condizione delle donne in Arabia Saudita
Anche se in futuro potranno votare, le donne continueranno ad essere discriminate. Alle donne non vengono riconosciuti i diritti civili e ogni donna è sotto la tutela di una figura maschile da cui dipende completamente. Senza il consenso del suo tutore, una donna non può viaggiare, nè andare a scuola o farsi operare. Nemmeno lavorare o guidare un’auto.
Molte donne saudite si sono attivate sul web per protestare e chiedere più uguaglianza di diritti (La Stampa).
Fare geo
Nei Paesi Arabi il voto alle donne è stato dato in tempi diversi: la Turchia lo concesse già nel 1930 ben prima dell’Italia (1946), poi poco alla volta gli altri, fino all’Arabia Saudita.
Nella tabella qui a lato trovi l’anno in cui le donne hanno avuto pieni diritti elettorali in questi Stati. Utilizzali per preparare un grafico o una carta tematica che visualizzi i dati: puoi servirti della mappa dei Paesi Arabi del Medio Oriente che trovi qui a lato.
Il suffragio universale è una conquista recente non soltanto per i Paesi arabi, ma in tutto il mondo.
Durante la Rivoluzione francese, nelk 1792, venne introdotto il suffragio universale senza restrizioni a uomini e donne, ma durò per breve tempo. Nel 1893 la Nuova Zelanda fu il primo Paese a concedere definitivamente il suffragio universale.
I dati relativi ai Paesi arabi possono essere messi a confronto con quelli relativi ai Paesi europei. Nella seconda tabella qui a lato è indicato l’anno in cui è stato concesso il suffragio universale nei maggiori Paesi europei. Prepara anche in questo caso un grafico o una carta tematica (sotto è riportata la carta dell’Europa). L’anno in cui è stato concesso il suffragio universale nei maggiori Paesi europei è riportato nella seconda tabella. Prepara anche in questo caso un grafico o una carta tematica (qui è riportata la carta dell’Europa), con una didascalia di commento.