Al centro dell’Asia, il continente più grande e compatto, le catene montuose delimitano vasti bacini interni impedendo il deflusso delle acque e bloccando le nubi. La carenza di piogge ne fa una delle zone più aride del globo. Qui, nella Cina occidentale vicino al confine con il Kazakistan, si trova il polo continentale dell’inaccessibilità, il punto della terraferma più lontano dal mare: per arrivare alla costa è necessario percorrere oltre 2.500 km.
Queste terre erano attraversate dalle vie terrestri della seta. Quella più settentrionale passava dalla Porta di Zungaria, il passo sulle montagne che separano Kazakistan e Cina, e proseguiva per Almalik, l’attuale Yining, la città più vicina al polo dell’inaccessibilità.
Tanti laghi endoreici al centro del continente
Nelle immense distese dell’Asia centrale al confine con l’Europa e acque dei fiumi si raccolgono in numerosi laghi salati privi di emissario. Bacini che hanno permesso lo sviluppo dell’agricoltura, ma che oggi, troppo sfruttati, stanno in gran parte scomparendo.
A ovest la regione endoreica asiatica converge nella depressione del Mar Caspio (-28 m), il più vasto lago del mondo, unendosi a quella europea nel bacino dell’Ural che segna il confine tra i due continenti.
Poco più a est nella pianura, a 30 m di quota, si trova il Lago d’Aral, ormai diviso in due bacini con una superficie totale pari a un decimo di quanto occupava nel 1960 (da 68.000 km² a 6.800 km², qui a lato il lago nel 1989 e nel 2008).
Il lago settentrionale, in cui sfocia il Syrdarja, attualmente è in leggera ripresa, mentre quello meridionale è destinato a scomparire. Qui, infatti, si getta l’Amudarja le cui acque sono deviate in canali e utilizzate per l’irrigazione e ormai il fiume si esaurisce quasi completamente prima di raggiungere il lago.
Nella regione semidesertica delle alture del nord del Kazakistan, a 341 m d’altezza, il Lago di Balhaš, terzo in Asia per superficie, raccoglie le acque di del Tian Shan. Stretto e lungo, occupa una depressione ai piedi delle montagne: la parte occidentale ha acque dolci, mentre a oriente le acque sono salate.
Anche tra le montagne si aprono conche endoreiche, come quella, a oltre 1600 m di quota, dell’Issyk-Kul, un lago salato che, grazie a sorgenti calde, non gela mai.
Oltre le montagne, nel Bacino del Tarim, una vasta area desertica un tempo cosparsa di oasi lungo la via della seta, i laghi sono ormai scomparsi per l’intensa evaporazione e lo sfruttamento delle acque a monte. Anche il Lop Nur in cui il Tarim sfociava, oggi è un’arida distesa incrostata di sale ed erosa dal vento.
Ancora più a est, nelle steppe mongole, si susseguono altri laghi salati endoreici, come l’Uvs Nuur, il più settentrionale al confine con la Russia, patrimonio naturale dell’Unesco (qui a lato).
Un lago che non compare sulle carte
Le immagini satellitari delle distese a est dell’Aral mostrano un vasto bacino lacustre che non compare sulle carte geografiche (a lato immagine della NASA).
E’ il lago Aydar, nato circa sessant’anni fa in seguito alla costruzione della diga Chardarya sul fiume Syrdarja. La diga ha creato un lago artificiale, ma il bacino previsto non era sufficiente a contenere le acque del fiume in caso di forti piogge a monte. L’eccesso è stato scaricato nella pianura a sudovest della diga dove si sono formati alcuni laghi, uno dei quali, l’Aydar, nel corso degli anni è arrivato a coprire una superficie di 3.000 km² (EarthSnapshot), oltre otto volte il Lago di Garda.
Nella carta fisica qui sopra a sinistra è indicata la zona in cui si trova il lago che appare sulla mappa satellitare a destra.
Fare Geo
- Oltre all’immenso bacino endoreico al centro del continente, nel Medio Oriente vi sono altre regioni prive di sbocco al mare. Individuale nella carta in alto e fai una ricerca su queste zone.
Sono attraversate da fiumi? Se sì, di quali fiumi si tratta? Quali zone sono completamente desertiche?