Mari o laghi? Il loro nome non inganni: Mar Caspio e Mar Morto in realtà sono laghi salati. E hanno caratteristiche da record.
I laghi, infatti, non sempre sono d’acqua dolce, alcuni hanno acque salate: sono quelli che si trovano al centro di bacini endoreici, cioè privi di uno sbocco al mare o all’oceano. La loro salinità è dovuta, come per i mari, all’apporto continuo di sali minerali disciolti nell’acqua dei fiumi e nelle piogge. Siccome questi bacini hanno un volume d’acqua ridotto (in confronto alla immensa massa degli oceani in continuo rimescolamento), il loro grado di salinità può essere anche molto superiore a quello marino.
Questi laghi continuano a raccogliere acqua, ma non aumentano di livello e non estendono la propria superficie. Nelle aree interne dal clima arido, infatti, le piogge scarse e le temperature alte provocano un’elevata evaporazione: se l’acqua che viene immessa nel lago è minore di quella che evapora, il lago poco alla volta si riduce. È quello che succede ad alcuni laghi, che sono effettivamente a “rischio d’estinzione”, come il Lago d’Aral, un altro lago salato che ha visto ridurre in maniera impressionante la sua superficie nel corso degli ultimi decenni.
Tra i laghi salati, nell’area tra Medio Oriente e Asia Centrale, il Mar Caspio e il Mar Morto presentano caratteristiche da record: il primo è il più vasto lago del mondo, il secondo rappresenta la massima depressione delle terre emerse.
Mar Caspio
Il Mar Caspio, al confine tra Europa e Asia, è lo specchio d’acqua interno più grande della Terra: ha una superficie di 371.000 km², più della Germania e oltre quattro volte la superficie del Lago Superiore (USA-Canada), che si posiziona al secondo posto con 82.414 km².
In un lontano passato, questo lago salato faceva parte del mare Paratethis (o Paratetide), adiacente all’Oceano Tethis (o Tetide, che si è ridotto fino a diventare il Mediterraneo). 5 milioni di anni fa un sollevamento tettonico isolò il mare Paratetide: l’evaporazione ridusse la massa d’acqua lasciando soltanto alcuni bacini minori: il Caspio, l’Aral, il Mar Nero (che in seguito tornò a collegarsi al Mediterraneo), il Balaton e il Neusiedl.
Il Caspio si trova a 28 m sotto il livello del mare e raccoglie l’acqua di alcuni grandi fiumi: il Volga, l’Ural, il Kura e il Terek, ma, dato il clima caldo e arido, è ugualmente in regresso.
La sua salinità varia notevolmente: alla foce del Volga è molto bassa per l’afflusso di notevoli quantità d’acqua dolce portate dal fiume, mentre nella zona meridionale la salinità raggiunge il valore di quella media del mare.
Mar Morto
Il Mar Morto è un bacino lacustre di dimensioni molto più ridotte (605 km²), che si trova nella parte più settentrionale della Rift Valley, nella fossa di El Ghor, nella regione della Palestina. Occupa la depressione più profonda delle terre emerse e riceve le acque del fiume Giordano, che però sono sempre più ampiamente sfruttate e non riescono a compensare la forte evaporazione. Il lago continua quindi a ritrarsi e la sua superficie si abbassa sempre più (attualmente è a circa 430 m sotto il livello del mare).
Per contrastare questo preoccupante fenomeno, che rischia di far scomparire il Mar Morto entro la fine del secolo, sono state proposte soluzioni che prevedono di alimentarlo con acque esterne. Dato che l’affluente naturale, il Giordano, è soggetto a dighe e prelievi intensivi e che il fabbisogno di acqua di Israele è in costante aumento, si è proposto di alimentare il Mar Morto direttamente con le acque del Mar Rosso (progetto osteggiato dagli ambientalisti e molto costoso) oppure facendole confluire prima nel Lago di Tiberiade, che a sua volta soffre di un critico abbassamento del livello delle acque. In entrambi i progetti, un complesso sistema di dissalazione genererebbe, come scarto, acque molto salate che andrebbero ad alimentare il Mar Morto. Il lago salato riprenderebbe vita e consentirebbe di ridare fiato all’economia (la parte sud del lago è artificiale ed è occupata da saline) e al comparto turistico che negli anni si è sviluppato con stabilimenti e spiagge.
In ogni caso, proprio a causa della continua evaporazione e diminuzione delle acque, la salinità del Mar Nero è elevatissima, in media 275‰, è quasi 10 volte quella dei mari (mediamente pari a 35‰). Negli strati superficiali la concentrazione salina è inferiore, ma aumenta in profondità dove il sale si deposita sul fondale. L’elevata salinità impedisce che nelle sue acque vivano animali e vegetali, mentre la maggior densità che ne consegue facilita il galleggiamento: ci si può sedere nell’acqua e leggere il giornale rimanendo a galla senza bagnarlo.
Con Google Earth è possibile tracciare il profilo altimetrico di un territorio lungo un percorso prefissato. Dopo aver salvato (nei “miei luoghi”) il tracciato lungo cui eseguire la sezione, premere il tasto destro sul nome e selezionare “mostra profilo elevazione”: il grafico compare in basso.
Qui puoi vedere le sezioni del Mar Morto e del Mar Caspio.
E i laghi italiani?
Non si tratta di laghi salati, ma il fenomeno della riduzione delle acque lacustri interessa anche l’Italia. L’ultima indagine di Legambiente (Goletta dei laghi, novembre 2018) sullo stato dei bacini dei laghi italiani non dà buone notizie: nel Lago di Bracciano, alle porte di Roma, il livello delle acque è critico, con conseguenti danni all’ecosistema e la chiusura del molo; il Lago di Pilato, un piccolo lago all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è addirittura scomparso.
Fare Geo
• Se per la continua evaporazione sparisse tutta l’acqua dal Mar Morto e dal Mar Caspio, quale delle due depressioni sarebbe più profonda? Calcolalo sapendo che la profondità massima del Mar Morto è di 360 m, mentre quella del Caspio è di 1.025 m.
• E se togliessimo il “tappo” al Lago di Garda? Quale depressione si avrebbe nel punto più profondo della conca rimasta? (Lago di Garda: altezza della superficie 65 m, profondità 346 m)