L’arrivo dell’anno nuovo viene celebrato nella notte del 31 dicembre. Ma tra i fuochi d’artificio che illuminano i cieli di tutta la Terra per festeggiare questo evento, lo scambio di auguri per il 2024 si celebra in momenti diversi, da est a ovest, ora dopo ora, passando da un fuso orario all’altro.
I primi e gli ultimi botti
I primi a salutare il nuovo anno 2024 sono gli abitanti delle Sporadi Equatoriali (o Line Island), un piccolo arcipelago del Pacifico appartenente alla repubblica di Kiribati che ha come fuso orario UTC+14: essendo avanti di 13 ore rispetto all’Italia (UTC+1), festeggiano il nuovo anno quando da noi sono le 11 del mattino del 31 dicembre.
Tra le grandi metropoli la prima a festeggiare il nuovo anno è Auckland (Nuova Zelanda), seguita due ore dopo da Sydney (Australia) e quindi da Tokyo (Giappone), mentre le ultime sono le grandi città della costa pacifica statunitense, come Los Angeles e San Francisco, dove la mezzanotte scocca quando da noi sono le nove del mattino del 1° gennaio.
L’ultimo capodanno, però, si festeggia nell’Oceano Pacifico, precisamente in due atolli statunitensi disabitati (isole Baker e Howland) che, con il fuso orario UTC-12, sono gli ultimi a passare nel nuovo anno: 26 ore dopo i primi festeggiamenti, quando nelle Sporadi Equatoriali sono già le 2 del mattino del 2 gennaio.
Il calendario gregoriano
Il calendario gregoriano, secondo il quale siamo entrati nel 2024, è un calendario solare che conta gli anni dalla nascita di Gesù. È il calendario più diffuso: “esportato” dagli europei negli altri continenti, è utilizzato a fini civili in tutto il mondo. Localmente, però, sono in uso anche altri calendari, che iniziano in un altro momento dell’anno solare e presentano una diversa scansione dei mesi.
Da quando contiamo gli anni dalla nascita di Cristo?
Il calendario gregoriano, introdotto dal papa Gregorio XIII nel 1582, è una modifica del calendario giuliano, introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C., che contava gli anni partendo dal 753 a.C., epoca della fondazione di Roma (Ab Urbe Condita). Questo criterio di numerazione degli anni è proseguito fin dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente.
Nel VI secolo il monaco Dionigi il Piccolo calcolò che la nascita di Gesù avvenne nel 753 dalla fondazione di Roma e indicò questo evento come origine delle datazioni per il calendario giuliano. Il nuovo sistema di numerazione degli anni si diffuse poco alla volta, prima in Italia e in seguito in tutta Europa, dove divenne comune a patire dal IX secolo.
2024 per tutti? Un calendario per ogni tradizione
Nel mondo non esiste un unico calendario. In passato infatti ogni popolo aveva un proprio calendario. Iniziava a contare gli anni da un evento importante, generalmente legato alla religione, e anche la durata dell’anno variava, a seconda che il calendario facesse riferimento al moto del Sole, a quello della Luna o a entrambi.
Calendario islamico
Secondo il calendario islamico siamo nel 1445. Per la precisione il 1° gennaio gregoriano 2024 corrisponde alla data islamica del giorno 19 del mese Jumâda Ath-Thânî (Jumada II) dell’anno 1445.
I musulmani iniziano a contare dal 622 (Egira, quando Maometto lasciò la Mecca per recarsi a Medina). Quello islamico è un calendario lunare, in cui l’anno dura 354 o 355 giorni (11 in meno dell’anno solare) e non è sincronizzato con l’alternarsi delle stagioni. Per questo motivo per il calendario islamico sono passati 1445 anni dall’Egira, mentre per noi soltanto 1402.
Trattandosi di due sistemi molto diversi, non è semplice trovare una corrispondenza fra i due calendari: l’Egira, e quindi l’inizio dell’anno islamico, può cadere in qualunque giorno di un anno gregoriano. Per il calcolo esatto, quindi, è necessario servirsi dei convertitori di date disponibili sul web.
Calendario ebraico
Il calendario ebraico inizia dalla presunta data della creazione del mondo, che in base alle indicazioni contenute nella Bibbia è stata individuata nel 3760 a.C. Il primo giorno del primo anno del calendario ebraico corrisponde al 6 ottobre del 3761 a.C. e quindi il 2024 corrisponde all’anno 5784-5785. Più precisamente, l’anno ebraico 5784 in corso corrisponde al periodo che va dal 15 settembre 2023 al 2 ottobre 2024 del calendario gregoriano. Il 2 ottobre 2024 inizierà l’anno ebraico 5785.
Quello ebraico è un calendario lunisolare, con anni composti da 12 mesi che sono più brevi dell’anno solare di 10 giorni e 21 ore, e anni di 13 mesi che compensano la differenza in un ciclo che si ripete ogni 19 anni.
Calendario cinese
Il calendario cinese parte dall’invenzione del calendario, un evento che è stato convenzionalmente fissato nell’anno 2637 a.C. Si tratta di un calendario lunisolare simile a quello ebraico, con un ciclo che si ripete ogni 60 anni: per i cinesi questo è quindi l’anno 4721.
Ogni 12 anni cambia l’animale cui l’anno viene associato. L’alternanza dei 12 animali è: il topo, bue, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallina, cane, maiale. L’ultimo ciclo di animali è iniziato nel 2020, quindi l’anno 4720 è associato al drago, che è l’unico animale immaginario del calendario cinese e che incarna la potenza, la forza, l’ambizione.
L’anno del drago durerà dal 10 febbraio 2024, giorno in cui cade quest’anno il capodanno cinese, fino al 28 gennaio 2025.
Altri calendari
Oltre ai calendari che abbiamo presentato prima, ne esistono altri che dimostrano la ricchezza e le varietà delle culture e delle tradizioni che popolano il nostro Pianeta.
Per fare qualche esempio, possiamo citare questi calendari:
- armeno, che inizia nell’anno 552 del calendario gregoriano e che quindi nel 2024 è nel 1472-1473, con capodanno a marzo/aprile;
- buddista, che inizia a contare gli anni dal 543 a.C., anno della morte del Buddha storico, e quindi nel 2024 è nel 2568 (mancando in questo calendario l’anno zero, bisogna aggiungere 1 anno al computo);
- etiopico, che festeggia il capodanno l’11 settembre ed essendo di 7 anni e 113 giorni in ritardo sul calendario gregoriano, nel 2024 è nel 2016-2017;
- berbero, che parte convenzionalmente dal 950 a.C., l’anno in cui si fissa l’ascesa al potere in Egitto del primo faraone e libico, e che quindi nel 2024 è nel 2974.
L’anno che non esiste
Nel VI secolo, quando fu elaborato il calendario giuliano, lo zero non era conosciuto e Dionigi chiamò “anno 1” quello della nascita di Cristo e “anno -1” quello precedente. Per questo nel calendario giuliano non esiste l’anno zero. E non esiste nemmeno nel calendario gregoriano, che non ha cambiato il metodo di numerazione.
La mancanza dell’anno zero comporta un errore nel calcolo degli intervalli di tempo a cavallo della nascita di Cristo: tra il 10 a.C. e il 10 d.C. non vi sono 20 anni, ma soltanto 19. Inoltre la mancanza dell’anno zero implica che il primo secolo finisce nell’anno 100 e il secondo secolo inizia nel 101. Due decenni fa, i grandi festeggiamenti che hanno accompagnato il capodanno 2000 per l’ingresso nel nuovo millennio erano in anticipo di un anno: in realtà il terzo millennio è iniziato il primo gennaio 2001!
Fare Geo
- Utilizza la carta dei fusi orari (riportata sotto) per determinare che ora era in Italia nel momento in cui è stato festeggiato il 2024 nelle seguenti città: Londra, Mosca, New York, Rio de Janeiro, Città del Messico, Città del Capo, Honolulu, Tokyo, Sydney.
- Rispondi alle seguenti domande motivando la tua scelta:
– Le località situate più a est dell’Italia hanno festeggiato prima o dopo di noi? O non si può sapere?
– Le località situate più a sud dell’Italia hanno festeggiato prima o dopo di noi? O non si può sapere?