Si parla sempre meno dei dati di crescita della popolazione mondiale nel mondo, ma è un problema ancora attuale. Lo dimostrano i dati demografici del rapporto delle Nazioni Unite “World Population Prospects. The 2017 Revision”: nei prossimi decenni l’aumento della popolazione sarà concentrato in India e Africa. Ne deriveranno problematiche sociali e politiche, come le migrazioni internazionali.
L’andamento demografico mondiale viene monitorato dalla Population Division, un organismo del Dipartimento per gli Affari economici e sociali delle Nazioni Unite. La Population Division pubblica periodicamente i “World Population Prospects”, rapporti che includono informazioni e statistiche relative alla popolazione di tutti gli Stati del mondo, esaminati singolarmente, per continenti e sub-regioni di appartenenza o per grado di sviluppo. Quello più recente è la “World Population Prospects. The 2017 Revision”, accompagnato da una grande tavola, la “WPP2017 Wallchart”, che contiene i dati principali del rapporto.
I dati della “World Population Prospects. The 2017 Revision”
La pubblicazione riporta sia l’andamento della popolazione mondiale fino a oggi sia quello previsto per i prossimi decenni. Oggi nel mondo si contano 7550 milioni di persone, di cui 1260 vivono nei Paesi sviluppati e 6290 in quelli meno sviluppati. La popolazione complessiva dovrebbe raggiungere 9,8 miliardi nel 2050 e 11,2 miliardi nel 2100, in una prospettiva di crescita media pari a 83 milioni di persone all’anno.
Vediamo come varierà la popolazione dei singoli Stati dal 2015 al 2050 secondo le proiezioni.
La Cina perderà circa 50 milioni di abitanti, scendendo a 1365 milioni. L’India, invece, guadagnerà circa 300 milioni di abitanti, raggiungendo 1659 milioni e sorpassando la Cina già nel 2024. Per la Nigeria si prevede un incremento rilevante, di circa 200 milioni di abitanti, fino a raggiungere 410 milioni. Gli Stati Uniti andranno incontro a un aumento di circa 70 milioni di abitanti, toccando 390 milioni. L’incremento demografico previsto si concentrerà, oltre che in India, Nigeria e Stati Uniti, anche nella Repubblica Democratica del Congo, in Pakistan, Etiopia, Tanzania, Uganda e Indonesia.
I 47 Paesi a sviluppo minimo, caratterizzati da un tasso medio di fecondità pari a 4,3, pur registrando un calo nel numero di figli per donna, cresceranno almeno del 2,4% annuo, fino a raggiungere 1,9 miliardi di abitanti nel 2050. Si prevede che nello stesso anno i Paesi sviluppati raggiungano 1298 milioni di persone, appena 38 più di oggi, a fronte di ben 8474 milioni di abitanti nei Paesi meno sviluppati , un terzo in più rispetto alla popolazione attuale.
Le conseguenze della crescita demografica nel mondo
Alla luce di questi dati è inevitabile chiedersi quali problematiche comporterà la crescita demografica nei prossimi decenni. La più evidente riguarda la disponibilità di risorse alimentari: già oggi ben 815 milioni di persone soffrono la fame, a causa degli sprechi e della difficoltà di distribuirle adeguatamente (The State of Food Security and Nutrition in the World 2017). Un altro problema è la mancanza d’acqua in molte zone della Terra, dove risulta sempre più difficile coprire il fabbisogno minimo.
Ne derivano conseguenze di carattere sociale e politico, come le migrazioni internazionali, che di certo assumeranno dimensioni planetarie. Insieme alla popolazione della Terra crescerà anche il reddito medio degli abitanti, che farà aumentare di molto i consumi pro capite e quindi l’emissione di gas serra, alimentando il cambiamento climatico.
Negli ultimi anni l’attenzione verso il problema della crescita demografica nel mondo è scemata. Nei Paesi sviluppati, addirittura, si incoraggia spesso la natalità per contrastare il calo della popolazione. I dati della “World Population Prospects. The 2017 Revision”, però, fanno riflettere sulla necessità di riaprire un dibattito sul tema, prima che subentrino nuove carestie, epidemie e guerre.
FARE GEO
- Osserva il grafico sull’andamento della popolazione per continente e compila una tabella inserendo per ciascuno i valori della popolazione totale negli anni 1950, 2015, 2050 e 2100. Poi commentali con i tuoi compagni.
- Utilizza l’app Global Migration Flows per fare un confronto tra i migranti di alcuni Paesi europei a tua scelta. Ragiona anche sulla provenienza e sulla destinazione dei migranti di ogni Paese.
- Documentati, utilizzando Internet, sul dibattito relativo al controllo demografico e discutine in classe con i tuoi compagni.