Genova sommersa dal nubifragio, 6 le vittime

Genova sommersa dal nubifragio, 6 le vittime

Nella mattinata di ieri a Genova sono caduti 356 mm di pioggia, un terzo di quella che cade solitamento nel corso di tutto l’anno, e i torrenti sono straripati sommergendo e trascinando con sé ogni cosa. Una vera tragedia con sei morti, tra cui due bimbe (ANSA).
Oggi nella città deserta (è stato vietato l’utilizzo di auto private e le scuole sono state chiuse) l’acqua poco alla volta defluisce lasciando fango e centinaia di auto accatastate e distrutte dalla violenza della piena.

Viene subito in mente il ricordo della tragica alluvione del 1970 quando in 24 ore caddero 900 mm e nella città sommersa vi furono 35 vittime (La Repubblica).

Via Fereggiano a Genova dopo l’alluvione.

Oggi i danni maggiori li ha fatti il Fereggiano, un affluente del torrente Bisagno il cui corso nel tratto terminale è stato coperto e passa sotto la via omonima. Il torrente si è riappropriato del suo alveo ed ha scaricato nella via le acque in eccesso invadendo gli androni e gli edifici. Sul Corriere della Sera la cronaca dei momenti terribili di quando l’onda ha spazzato la strada.

Genova: clima, territorio e incuria rendono costante il rischio alluvione
Nella città ligure il pericolo di esondazione dei torrenti e di allagamenti è dovuto alla concomitanza di fattori climatici e territoriali che favoriscono il formarsi di violenti nubifragi e della mancanza di adeguate misure di sicurezza.
● La città si trova al centro di un arco montuoso con le vallate che giungono direttamente al mare, percorse da numerosi piccoli corsi d’acqua a carattere torrentizio.
● Genova è una città ventosa e i venti provenienti da sud sono carichi di umidità perché passano sul Mediterraneo.

Temperature e precipitazioni nella città di Genova.

● Le vallate esposte a sud sono percorse facilmente dai venti meridionali e la conformazione del territorio favorisce la condensazione e la formazione delle nubi. A Genova le precipitazioni sono di oltre 1100 mm l’anno.
● I corsi d’acqua per gran parte dell’anno sono in secca, ma con le piogge si riempiono rapidamente e il livello dell’acqua in poche ore può alzarsi di parecchi metri uscendo dagli argini.
● Nonostante il grave rischio di esondazioni, non sono ancora stati eseguiti i lavori di sistemazione necessari alla messa in sicurezza dei torrenti.

I torrenti più pericolosi
Sono 5 i torrenti più a rischio di esondazioni.
Il Bisagno, che passa al centro dividendo in due la città, è il corso d’acqua genovese dalla maggior portata e anche il più pericoloso: ha fatto i danni maggiori nell’alluvione del 1970.
Il Fereggiano, affluente del Bisagno, è soggetto a forti piene ed era stato dichiarato risultare in una situazione di grave pericolo.
Lo Sturla, che scorre più a est, nel 1992 ha causato la morte di due persone.
Il Nervi, piccolo toprrente che sfocia nel porticciolo del quartiere omonimo di Genova, ha più volte distrutto l’antico ponte che lo attraversa sulla via Aurelia.
Il Polcevera, secondo per portata dopo il Bisagno, scende nella zona occidentale della città, ha argini più ampi e sicuri ed è meno pericoloso degli altri quattro.

Fare Geo
● Osserva la carta del territorio di Genova (ricavata da Google Maps) e individua il tracciato dei cinque torrenti più pericolosi.
Quali attraversano il centro cittadino?
Sai spiegare perché il torrente Fereggiano giunto al quartiere Quezzi non risulta più visibile?
Nella carta risultano visibili altri torrenti (li puoi individuare dalla colorazione azzurra). Ritieni siano sempre pieni d’acqua o che per lo più risultino in secca?
● Visualizza i dati relativi alle precipitazioni che trovi nella tabella qui sopra con un grafico a tua scelta.
Quali sono i mesi in cui le piogge sono più abbondanti?
I 356 mm delle piogge di ieri mattina come risultano rispetto alla qantità di precipitazioni che si verificano in media a novembre?

Leggi anche

Ponti di pace - Europa centro-orientale
Giornata della Terra: un futuro senza plastica
Paesaggi italiani: le Murge e lo spettacolare scenario delle gravine
Genova sommersa dal fango: una tragedia che si ripete
Ecco come sarà il futuro skyline "green" di Genova
Una tragedia evitabile