Il maltempo si è spostato al sud e, dopo le alluvioni in Liguria e Toscana, anche in Sicilia e Calabria i torrenti si sono gonfiati e il fango ha travolto le case facendo nuove vittime. La provincia di Messina la più colpita, soprattutto Saponara, dove vi sono state tre vittime, e Barcellona Pozzo di Gotto (Mnews).
Un ponte crollato e oltre tremila persone sono rimaste senza elettricità.
Un disastro causato anche dall’uomo, perché la colpa principale è l’incuria (La Stampa).
Il letto dei torrenti non viene controllato e sugli argini si accumulano i detriti, così le acque non trovano lo sfogo naturale e si riversano nelle strade.
E, con il continuare delle piogge, molte sono le abitazioni ancora a rischio: a Saponara, Barcellona Pozzo di Gotto, Rometta e Villafranca Tirrena sono state fatte evacuare settecento persone (La Repubblica).
Sul sito de La Stampa è presente il video dei Carabinieri di Messina, girato dall’elicottero sulle zone colpite dall’alluvione.
Quasi il 70% dei comuni italiani presentano aree con evidente dissesto idrogeologico e in molti casi nel territorio a rischio sono presenti abitazioni e strutture industriali.
Già un anno e mezzo fa (9 maggio 2010) Legambiente aveva diffuso i dati della situazione che mettevano in evidenza la gravità del rischio.
Fare Geo
Visualizza con il metodo che preferisci (istogrammi, cartogrammi, ideogrammi, disegni…) i dati sui “I numeri del dissesto idrogeologico” nel nostro Paese riportati da Legambiente e correda le immagini con una didascalia di commento.