Geografia e digitale per uno sguardo critico sul Covid-19

Geografia e digitale per uno sguardo critico sul Covid-19

In questo periodo siamo letteralmente bombardati da notizie sulla pandemia di Covid-19: tutti ne parlano, spesso però senza fornire strumenti adeguati per una lettura critica e consapevole da parte degli studenti, che rischiano così di dare lo stesso credito a informazioni attendibili e fake news. La geografia, con la sua capacità di inquadrare e circoscrivere i fenomeni nello spazio e nel tempo, può venirci in aiuto, in particolare se supportata da adeguati strumenti digitali che raccolgono e rappresentano dati di istituzioni ed enti di ricerca. Il web offre portali affidabili ricchi di carte, grafici, linee del tempo e altri utili strumenti interattivi, che possono rivelarsi un prezioso alleato anche nella prospettiva della Didattica Digitale Integrata.

1. Timeline digitale della pandemia

Per partire, il mio consiglio è di affidarvi a una carta interattiva che permetta di geolocalizzare la diffusione dell’epidemia (nel mondo, in Europa, in Italia o anche in ambito locale) e valutare come la situazione è cambiata nel corso del 2020. In questo modo, riuscirete a trasmettere ai vostri studenti le coordinate spaziali e temporali imprescindibili per inquadrare il fenomeno e poterlo poi successivamente analizzare più nel dettaglio. Affidiamoci allora ai GIS (Sistemi Informativi Geografici), che integrano dati e statistiche con la rappresentazione geografica fornita dalla cartografia.

Una delle pagine web che utilizza questo sistema è stata realizzata da Repubblica in collaborazione con Esri Italia, su dati della Johns Hopkins University, l’ente di ricerca americano che registra ufficialmente i dati riguardanti la diffusione e le conseguenze del contagio. Permette di seguire con facilità proprio l’evoluzione della pandemia su una carta interattiva, guardando cosa è accaduto mese dopo mese nel mondo o in aree più ristrette, grazie a un’apposita linea del tempo digitale (per avviarla spingete Play oppure portate l’indicatore sul mese che intendete visualizzare).

timeline-web-Esri-Repubblica-pandemia-Covid-19

2. Focus sull’Italia: portale interattivo della Protezione Civile

Il secondo step potrebbe consistere in un focus sull’Italia, dato che è la realtà che ci tocca più da vicino e che ha probabilmente un ruolo preponderante nelle discussioni in classe o a distanza. La Protezione Civile, sempre in collaborazione con Esri Italia, ha sviluppato un apposito portale per permettere ai cittadini di monitorare il Covid-19 in tempo reale e soprattutto tramite dati ufficiali. Collegandovi al sito (qui), vi trovate davanti una carta interattiva con i dati aggiornati per regioni e province, un’infografica in alto con i numeri più rilevanti della pandemia (cliccando su “Andamento” si ottiene il grafico corrispondente), a sinistra altri utili grafici e a destra approfondimenti. Tutto questo, come potete vedere nell’istantanea sotto, raccolto in un’interfaccia davvero alla portata di tutti.

Protezione-Civile-dati-web-pandemia-Italia

Un rappresentazione impressionante dell’andamento della pandemia in Europa, dalla prima diffusione primaverile del virus con epicentro in Lombardia fino alla seconda ondata autunnale, si può ottenere consultando questa linea del tempo applicata al profilo delle circoscrizioni regionali.

linea-del-tempo-pandemia-Europa

3. Dati, grafici e confronti aggiornati

Avete bisogno di ulteriori approfondimenti per impostare la vostra attività didattica? Provate allora a dare un’occhiata al portale Lab24 del Sole 24 Ore, nella sezione dedicata al Covid-19. Qui troverete risorse digitali per analizzare trend giornaliero e settimanale, regioni con più contagi, rapporto tamponi-contagiati, andamento dei ricoveri e delle terapie intensive, valore Rt e anche confronti con altri Paesi.

dati-pandemia-Italia-Lab24-Sole24Ore

4. Uno sguardo alla storia e alla scienza con il digital storytelling

La geografia, come sappiamo, è una disciplina ricchissima di spunti per collegamenti con altri ambiti di studio, in particolare con la storia. Dato che la storia umana ha visto un continuo susseguirsi di pandemie, richiamarle può risultare una valida strategia per rafforzare una lettura critica che sappia inserire in una cornice storico-temporale, i dati e le statistiche ricavabili grazie alle piattaforme fin qui presentate. Il web, anche se questo punto, ci fornisce valide risorse didattiche, con narrazioni digitali (digital storytelling) in grado di coinvolgere gli studenti. Tra queste, vi segnalo il contenuto sviluppato dalla rivista digitale Storica del National Geographic, dal titolo Le grandi pandemie della storia.

National-Geographic-storia-pandemie

Se invece avete intenzione di proporre un collegamento con materie scientifiche come la biologia, potete fare affidamento all’approfondimento sviluppato dal WWF, in cui viene proposta un digital storytelling centrato sul rapporto tra la distruzione umana degli ecosistemi naturali e la diffusione di pandemie come il Covid-19.

WWF-digital-storytelling-Covid-19

5. COVID-19 e fact checking

Parlando con i vostri studenti del Covid-19, è molto probabile vi siate dovuti confrontare con alcune teorie e spiegazioni prive di qualsiasi fondamento scientifico, quindi classificabili come fake news. Si tratta di una tematica molto delicata e in cui gli studenti hanno bisogno di guide e riferimenti autorevoli, per sapere individuare e smascherare le false informazioni che purtroppo provengono da ogni dove. Per accompagnare i vostri studenti in un’esperienza didattica di fact checking, potete fare riferimento all’apposita sezione del sito web del Ministero della Salute: qui trovate svariate decine di bufale smentite.

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Se quello che cercate sono invece articoli di taglio giornalistico, allora vi consiglio di fare una ricerca nel sito web del giornale online Open, che ha una sezione dedicata proprio al Fact checking.

fact-checking-web-rivista-digitale-Open

Fare Geo

Gli strumenti che abbiamo proposto permettono di impostare attività didattiche su più livelli e con target differenziati, sulla base del grado scolastico di riferimento, le caratteristiche della classe e il tipo di fruizione (in presenza o a distanza). Visto il periodo, proviamo a immaginare attività a distanza.

  1. In diretta, in collegamento con i vostri studenti, fate chiarezza sulla situazione attuale, avvalendovi in particolare delle piattaforme indicate al paragrafo 1 e 2 dell’articolo.
  2. Come attività didattica successiva, individuale o a gruppi (sempre a distanza, collegati per esempio tramite chat), proponete un approfondimento mirato, che può riguardare un’analisi più accurata della situazione (paragrafo 3) o un collegamento con altre discipline (paragrafo 4). L’attività dovrà concludersi con la registrazione di un audio o un video, in cui ogni studente spiega che cosa ha appreso con la sua ricerca, immaginando di essere un giornalista in collegamento diretto con una radio, una televisione o un canale di streaming video nel web.
  3. In una lezione successiva, anche dopo alcune settimane o un mese, provate a fare un passo ulteriore, impostando un’attività di fact-checking, per esempio sottoforma di quiz televisivo: a ogni studente, a rotazione, verrà sottoposta un’informazione relativa al Covid-19, chiedendogli se ritiene si tratti di una notizia attendibile e di motivare la sua posizione in un tempo prestabilito (che gli consenta di fare una ricerca nel web, per esempio seguendo i suggerimenti del paragrafo 5, così da mettere alla prova anche le sue competenze digitali).

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