Le professioni del turismo #1 - Uno scenario tra crisi e rivoluzione

Le professioni del turismo #1 - Uno scenario tra crisi e rivoluzione

Con questo contributo iniziamo una serie di riflessioni sul settore del turismo e le sue professioni, indagandone le criticità, le opportunità e gli orizzonti nel post-pandemia.

La pandemia ha cambiato il mondo, tutta l’economia è stata sconvolta: la volatilità, l’incertezza, la complessità e l’ambiguità sono la nuova normalità. Il turismo in caduta libera ha travolto un’industria dove erano già palesi segnali di crisi e necessità di cambiamento dettati dall’avanzare delle nuove tecnologie, dall’ingresso nel settore di colossi globali (come Google), dall’overtourism nelle destinazioni turistiche con l’impoverimento dell’esperienza  e la conseguente necessità di ripensare i servizi offerti in termini di sostenibilità.

La scossa epocale data al sistema costringe le imprese a inserire nuove figure in azienda in grado di aiutarle a restare nel mercato e le cui competenze siano aggiornate di continuo. Per dare conto delle opportunità di impiego per i giovani, presenteremo alcuni dei profili professionali emergenti nel turismo, dando indicazioni generali su come (probabilmente) sarà orientata in futuro la ricerca dei talenti nel settore e offendo possibili spunti formativi al riguardo.

La rivoluzione del turismo

Il turismo storicamente ha sempre recuperato con prontezza le situazioni di instabilità. I numeri del crollo causato dal COVID-19 sono impressionanti: tra il 2020 e il 2021 si sono registrati un -86% degli arrivi internazionali e 1 miliardo di arrivi di turisti internazionali in meno mentre, sul versante occupazionale, sono stati a rischio da 100 a 120 milioni di posti di lavoro diretti nel turismo. Nel settore ha preso corpo la consapevolezza di non poter tornare semplicemente alla situazione precedente, ma di dover avviare un cambiamento radicale.  

La rivoluzione del turismo passa attraverso l’abbandono del concetto spersonalizzato di turismo di massa, anche per chi lavora con i grandi numeri. L’innovazione è nelle tecnologie digitali come elemento di precisa conoscenza dei clienti, con l’obiettivo di costruire un’esperienza turistica soddisfacente dal valore e prezzo corrispondenti.

L’obiettivo di migliorare l’efficienza sta aprendo la strada a strumenti digitali come gli e-ticket e le tecniche di gestione della folla per evitare di superare la capacità di carico delle destinazioni e delle attrazioni turistiche. 

L’innovazione non passa però solo attraverso i bit: la sfida si gioca fortemente anche nell’ambito della sostenibilità, dove anche tutte le piccole e medie aziende di viaggi e turismo dovranno mettere in gioco la propria flessibilità per sopravvivere. 

Un altro elemento che resta sullo sfondo nelle analisi economiche è la caratteristica imprescindibile dell’esperienza turistica come esperienza culturale di contatto. La relazione con il territorio visitato e la comunità residente è uno dei capisaldi del turismo responsabile e la governance deve offrire strumenti, finanziamenti e supporto per la progettazione bottom-up che coinvolga tutte le aree e gli stakeholder interessati.

Questa rivoluzione potrebbe rivelarsi come risvolto positivo di questa crisi, se la politica italiana riconoscerà la centralità del turismo per il benessere, non solo economico, del Paese.

Sostenibilità e impatto sociale

Gli scenari di recupero del turismo proiettati dall’Organizzazione mondiale del turismo (OMT), legati alla diminuzione delle restrizioni e a un graduale recupero della fiducia dei consumatori, sono prudenti. 

Una fiducia che il mercato, più consapevole ed esigente per sicurezza e standard, già richiede alle imprese in termini di sostenibilità e impatto sociale, rispetto ai territori, alle comunità, all’uso corretto e non invasivo della tecnologia e in diretta connessione agli obiettivi dell’Agenda 2030

Perché il turismo deve diventare sempre più green? Perché il turista vuole sperimentare qualcosa di nuovo, ma esige anche di essere informato sull’impegno degli operatori in tema ambientale e sociale. Questo lo porta a prendere coscienza dell’impatto delle proprie scelte e a orientarsi eticamente, limitando la propria impronta sul territorio, privilegiando esperienze autentiche, piccole attività gestite da locali, strutture impegnate per l’ambiente che evitino gli sprechi. 

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In Italia tutto il settore si deve impegnare in forme di turismo che vadano oltre il mero valore di “Bel Paese” per integrare nell’offerta altri elementi di sicurezza, sostenibilità, socialità, accoglienza, da sempre aspetti chiave del turismo responsabile

Questo taglio con il passato si realizzerà grazie a nuove visioni e metodi e soprattutto grazie a nuove professionalità. Rispetto alla crisi del lavoro, la società di consulenza Boston Consulting Group afferma che il 40% dei lavoratori che hanno lasciato l’industria dell’ospitalità sono ora impiegati in lavori flessibili connessi al settore, che, se da un lato ancora affronta l’emergenza, dall’altro si sta preparando ad attirare giovani talenti a livello globale.

Nuovi ruoli di lavoro, nuove opportunità 

Gli Stati Uniti di recente hanno conosciuto una vertiginosa crescita dell’abbandono volontario dei posti di lavoro: 10 milioni di dimissioni, pari a circa l’8 per cento della forza lavoro, in pochi mesi (secondo l’U.S. Bureau of Labor Statistics, novembre 2021). Le motivazioni sono disparate, tra esse la paura dei contagi e l’opzione per i sussidi pubblici elargiti dalle autorità in tempo di pandemia. Ma questo fenomeno ha messo in evidenza anche il profondo disagio psichico vissuto da tanti lavoratori, travolti dalla solitudine e anche dalla frustrazione per il mancato raggiungimento degli obiettivi economici e sociali delle loro attività. 

Tutto ciò ora ha investito anche i giovani e giovanissimi che sono arrivati a dare le dimissioni con video su TikTok, spinti dal bisogno di migliori condizioni di lavoro, dalla mancanza di motivazione e insieme da una riflessione esistenziale sulla propria vita e sul proprio futuro.

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L’andamento delle dimissioni volontarie nel mercato del lavoro degli USA (novembre 2021)

Se il mondo del viaggio ha da sempre esercitato un grande fascino sulle giovani generazioni, spesso nel mercato non venivano proposti ruoli lavorativi altrettanto attraenti. Ora, per perseguire la strada dell’innovazione che porta a un crescente bisogno di competenze, le imprese dovranno tenere conto delle nuove esigenze che si vanno creando: le competenze trasversali indispensabili per promuovere nuove esperienze turistiche saranno legate alla sostenibilità e alle tecnologie digitali e si dovranno intersecare con l’offerta di maggior flessibilità, il management della diversità, la crescita dei talenti, per evitare la dispersione delle risorse.

Quali saranno i ruoli innovativi del settore che ruoteranno intorno a queste variabili? E come scegliere l’orientamento giusto e la formazione coerente per ricoprire queste posizioni orientandosi al turismo responsabile?  

Il turismo si sceglie per affinità: con questa serie vogliamo provare a comprendere quali sono le potenzialità offerte dal mercato del lavoro e, al tempo stesso, motivare i ragazzi a concentrarsi sui propri interessi.

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