Hydronet, il robot che combatte l'inquinamento marino

Hydronet, il robot che combatte l'inquinamento marino

Il 28 gennaio è stata presentata la barca-robot realizzata nell’ambito del progetto Hdronet, coordinato dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (PisaNotizie). La dimostrazione è stata tenuta a Livorno presso il “Polo di Ricerca delle Tecnologie per il Mare e la Robotica Marina” situato allo Scoglio della Regina. Il robot è in grado di monitorare le acque raggiungendo una prondità di 50 m e spingendosi al largo fino a 20 km. Può anche navigare in fiumi, laghi e lagune.

Il progetto Hydronet comprende barche robotiche, lunghe meno di due metri, e boe ed è in grado di effettuare le analisi in loco, fornendo i risultati via radio in tempo reale. Determina le caratteristiche fisiche delle acque (salinità, Ph, temperatura) e chimiche (individua ad esempio i metalli pesanti e gli idrocarburi presenti) e consente di valutare il grado di inqiuinamento.
Si tratta di un progetto internazionale coordinato dalla scuola Sant’Anna, ma a cui partecipano istituzioni pubbliche di Italia, Svizzera, Slovenia e Israelee alcune aziende private italiane, russe, norvegesi e slovene.
La data del 28 gennaio è stata fissata molto prima del naufragio della nave Costa Concordia all’Isola del Giglio, ma Hydronet potrebbe fornire un valido aiuto per il controllo delle acque e la salvaguardia ambientale dei fondali attorno all’isola. Questo secondo Paolo Dario), coordinatore del progetto e direttore dell’Istituto di Biortobotica.

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