I cinque continenti nella Torbiera

I cinque continenti nella Torbiera

di Fabio Perelli

Darwin non smetteva mai di ripetere che si impara molto di più sul campo e durante i viaggi che sui libri. Non tutti hanno la possibilità di imbarcarsi per una lunga missione in giro per il mondo, ma esistono luoghi, anche a pochi passi da casa, in cui è possibile entrare in contatto con angoli lontani da noi.

Uno di questi è il Parco faunistico La torbiera (http://www.latorbiera.it/), nei pressi di Agrate Conturbia, in provincia di Novara. Qui, all’interno di uno dei pochi lembi residui di foresta di pianura, è possibile fare un tuffo nel passato per scoprire l’aspetto che avevala pianura Padana prima dell’impatto dell’uomo.

Non solo. Il parco, di circa 40 ettari, offre anche l’opportunità di entrare in contatto con ambienti e animali protetti che provengono dai cinque continenti: oltre a lupi, gatti selvatici, martore e altri membri della fauna autoctona, si possono infatti incontrare animali esotici tra i più rari e minacciati, tipici soprattutto della regione paleoartica.

I felini eurasiatici e africani sono i più rappresentati: è possibile osservare tigri siberianeghepardi e persino  due giovani esemplari di leopardo dell’Amur(http://www.latorbiera.it/it/scheda_dettaglio.cfm?cod_animale=9), il felino più raro al mondo, presente in natura solo in una ventina di unità.

Anche la regione sudamericana è ben rappresentata, e in particolare la fauna delle praterie argentine, meta delle missioni del proprietario, Francesco Rocca, che da anni si impegna nello studio e nella conservazione dell’area. Provengono da queste zone i nandù (http://it.wikipedia.org/wiki/Nand%C3%B9), uccelli strettamente imparentati con gli struzzi africani; i crisocioni (http://it.wikipedia.org/wiki/Crisocione), o “lupi dalla criniera”, bizzarri canidi onnivori dotati di lunghe zampe; i roditori sono presenti in gran numero, e fra questi si segnalano i marà (http://it.wikipedia.org/wiki/Dolichotis), simili a conigli con corte orecchie, e i capibara, i più grandi del gruppo, simili a enormi castori senza coda.

I lupi, mammiferi un tempo diffusi nelle foreste della pianura Padana, sono ora protetti dalla Torbiera

Visita il parco:

PARCO FAUNISTICO LA TORBIERA S.A.S.

Via Roma 46 – 28010 AGRATE CONTURBIA (NO)

e-mail: info@latorbiera.it

Ass. P.A.N. (visite guidate): associazione-pan@libero.it

 

Fare Geo

Le originarie zone umide europee, e italiane in particolare, sono state in larga parte cancellate dalle bonifiche che hanno avuto luogo in passato. Tra le poche aree intatte, caratteristico e interessante è l’ambiente della torbiera (clicca qui per un approfondimento), che non a caso dà il nome al parco.

  • Conosci torbiere nelle tue zone?
  • Dove si trovano più frequentemente e dove invece non è possibile osservarle?
  • Quali sono le differenze tra le torbiere e le paludi?
  • Hai mai osservato una torbiera di un ambiente alpino o del Nord Europa? Quali sono le differenze rispetto a quelle del parco La torbiera?

Questi ambienti tipici di regioni fredde e umide sono caratterizzati da un’elevata biodiversità, soprattutto vegetale, ma sono ormai ridotti a pochi residui che si trovano spesso in luoghi lontani dalle città.

  • Dove si trova la regione paleoartica e quali sono le sue caratteristiche?
  • Individua la regione dell’Amur e cerca di ipotizzare quali sono le minacce che subiscono i leopardi in quelle regioni.
  • Perché a tuo avviso attualmente non esistono più grandi felini in Europa?
  • Quali sono le differenza tra le faune delle regioni tropicali e di quelle delle regioni temperate?
  • Dove si trovano le pampas argentine e quali sono le condizioni che permettono la formazione delle praterie?

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