Ben 243 i laghi cinesi scomparsi negli ultimi 50 anni e i bacini continuano a ridursi. Molte le cause, dalla siccità alla desertificazione, ai cambiamenti climatici e all’utilizzo intensivo del suolo.
Questo il risultato di un analisi compiuta dall’Istituto di geografia e limnologia di Nanchino (Greenreport).
La scomparsa dei bacini lacustri incide notevolmente sulla biodiversità perchè i laghi cinesi ospitano una ricca fauna ittica e innumerevoli uccelli, alcuni molto
rari e a rischio di estinzione.
Il Poyang, il più vasto lago d’acqua dolce della Cina, si ridotto di oltre il 90% (La Repubblica). Il lago varia sempre di dimensioni tra estate e inverno, quando le piogge diminuiscono e il livello delle acque si abbassa, ma la situazione attuale è ormai critica. La superficie è passata da oltre 3000 km² a meno di 200 mettendo a rischio l’approvvigionamento idrico delle città costiere e la sopravvivenza degli oltre 500.000 uccelli migratori che vengono qui a svernare. Per salvarli è stato deciso di lanciare loro cibo con elicotteri (Greenreport: riduzione del lago e uccelli in pericolo).
Nelle vaste aree desertiche dell’Asia centrale i delta d’acqua salata che raccoglievano le acque dei fiumi si sono in gran parte prosciugati lasciando distese di sale e alcuni acquitrini.
Il Lop Nur, un tempo il più vasto bacino interno della Cina con una superficie di 55.000 km² oggi è diventato una landa desertica. Sulla maggior parte delle carte appare ancora, ma non esiste più e la zona, utilizzata come poligono per test nucleari, è vietata per la radioattività.
Il Qarhan, nella stessa zona, è ridotto a nove piccoli laghi salati.
L’unico rimasto è il Qinghai, il più vasto lago cinese attuale.
Curiosità
La regione autonoma del Tibet è una delle zone più ricche di laghi, alcuni dei quali sono considerati sacri.
Il Namtso, un lago salato, è il più vasto. Si trova a una settantina di chilometri da Lhasa, a 4718 m di quota. E’ il lago più alto del mondo, con una superficie di oltre 500 km².
Anche se non molto vasti, sono da ricordare i laghi gemelli Manasarovar e Rakshastal separati da una stretta striscia di terra. Il primo, d’acqua dolce, ha forma rotonda ed è considerato sacro da induisti e buddisti. Il secondo, a forma di mezzaluna, è salato e non contiene pesci. Per i buddisti il Manasarovar rappresenta la luce, mentre il Rakshastal il buio.
Fare Geo
Individua sulla carta la posizione dei laghi cinesi che trovi indicati nella tabella.
● Nella carta sono riportati anche i due principali corsi d’acquia, lo Huang He (Fiume Giallo) e il Chang Jiang (Fiume Azzurro). Quali laghi appartengono al loro bacino?
● Quale vasto altopiano è ricco di laghi?
● Quale lago si trova per la maggior parte in territorio russo?
● La maggior parte dei laghi cinesi si trova a bassa quota o a quota elevata?