Il Cervino, una montagna a rischio di estinzione

Il Cervino, una montagna a rischio di estinzione

L’icona delle montagne rischia di perdere il suo inconfondibile profilo piramidale: il Cervino si sta sgretolando. La notizia su Il Corriere della Sera e La Stampa.
L’imponente massa rocciosa è instabile, lo ha messo in evidenza lo studio portato avanti per anni dai ricercatori dell’Università di Zurigo.

Dalla montagna, simbolo della catena alpina, nel 2003 si era staccato un pezzo di roccia a 3800 m di quota, distruggendo la via italiana per la scalata alla vetta. Per questo gli svizzeri hanno deciso di monitorare il Cervino. I ricercatori di Zurigo hanno installato 17 punti di controllo wi-fi sulla parete Nord-Est e dal 2007 tengono sotto controllo lo stato delle rocce.
La ricerca ha messo in evidenza la criticità della situazione: la roccia sta diventando instabile in tempi molto rapidi per la concomitanza di molti fattori.
Il riscaldamento globale, che porta al graduale scioglimento del permafrost (lo strato di terreno gelato presente ne sottosuolo nelle regioni vicine ai poli e in alta montagna), è una delle cause principali.
Poi il normale alternarsi di caldo e freddo: in estate il caldo fa dilatare la roccia e le fessure si chiudono, mentre in inverno si riformano, l’acqua si infiltra, gela e la roccia si frattura ancor più causando crolli.
Ma i crolli sul Cervino si sono verificati anche in estate e le indagini condotte dai ricercatori hanno portato a scoprire un comportamento anomalo del permafrost dovuto a un cambiamento delle proprietà meccaniche del ghiaccio che lo compone. Ed è questo fenomeno che può portare a destabilizzare le rocce in tempi brevi.
E’ disponibile anche un video di TGcom24 che descrive gli interventi in atto.

La vita delle montagne
Non c’è dubbio che con il passare del tempo il Cervino venga distrutto dall’erosione, è il ciclo normale della vita delle montagne che diventano basse colline e infine pianure. Ma impiegano milioni e milioni di anni, mentre lo sgretolamento attuale è molto più rapido.
Le montagne nascono quando le zolle della crosta terrestre, scontrandosi, si ripiegano e i fondali marini si sollevano formando catene montuose. Così sono nate le Alpi: Africa ed Europa si sono avvicinate innalzando il fondale del Mediterraneo, un tempo un enorme bacino marino aperto.

Resti fossili in una dolomia, la roccia che forma le Dolomiti.

Le rocce delle nostre montagne sovente contengono resti fossili degli organismi marini che vi vivevano. Le Dolomiti, ad esempio, sono interamente formate da carbonato di calcio e magnesio, dovuto alle conchiglie e agli scheletri di antichi coralli.
In seguito vento, pioggia, gelo… agiscono in senso opposto ed erodono le cime livellando le montagne. I bassi rilievi collinari (di soli 300 m di altezza) della pianura russa da cui nasce il Volga, in un lontano passato erano alte vette…

Il Cervino in 3D su Google Earth.

Fare Geo
● Utilizza Google Earth per osservare da vicino il Cervino (è indicato con il nome tedesco “Matterhorn”) in 3D.

Il Cervino in 3D su Google Earth: si può osservare l’ombra della cima sulla vallata retrostante.

● Osservalo dal versante italiano e da quello svizzero e individua dove corre la linea di confine.

 

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