Il terremoto del Pakistan ha partorito un’isolotto

Il terremoto del Pakistan ha partorito un’isolotto

Il terremoto che il 24 settembre ha causato centinaia di vittime nel Belucistan (Pakistan), ha fatto nascere una nuova isola nel Mare Arabico. Gli abitanti di Gwadar, cittadina sulla costa a oltre 400 km dall’epicentro del sisma, hanno visto una nuova terra sollevarsi dal mare e sporgere di una ventina di metri dalle acque (National Geographic). La nuova isoletta, lunga circa 100 m, si trova in una zona dove il fondale è profondo soltanto una decina di metri, a mezzo chilometro dalla riva.

map_UGS_isolaLe scosse hanno aperto una frattura nel suolo e la compressione tra le zolle ha spinto in superficie il fango (argilla e sabbia) innalzando il fondale.
Queste fuoriuscite di fango, che avvengono anche sulla terraferma, sono dette “vulcani di fango” (Focus).
Su Youtube è disponibile il video dell’evento.
In questa zona dell’Asia meridionale il fenomeno non è nuovo, il più recente risale al 2011 quando sul litorale pakistano sollevò un’altra isola dalla vita breve: nei giro di alcuni mesi le onde hanno livellato il fondale facendola scomparire. I geologi ritengono che anche questo isolotto farà la stessa fine.
placche
Il Pakistan e il rischio sismico

Il terremoto del 24 settembre è stato molto violento (magnitudo 7,7) ed è stato seguito da una decina di scosse di magnitudo tra 4 e 6. Quasi 350 le vittime e migliaia le abitazioni distrutte, soprattutto ad Awaran, cittadina di oltre centomila abitanti, epicentro del sisma (ANSA, USGS)
I terremoti qui sono frequenti perché il Belucistan è una terra ad elevato rischio sismico. Si trova proprio nel punto di incontro tra tre placche crostali: la zolla Arabica, che qui si incunea sotto la zolla Euroasiatica, e a fianco la zolla Indiana che a sua volta preme contro l’Asia.

I vulcani di fango

I vulcani di fango sono fenditure del suolo da cui fuoriesce una mistura di argilla, sabbia, idrocarburi e acqua. Il Salse_di_Nirano1materiale emesso non è lava infuocata (roccia fusa), ma si presenta in forma semiliquida per la presenza di acqua e idrocarburi.
Si tratta di un fenomeno di “vulcanesimo sedimentario”, generalmente non legato a veri fenomeni vulcanici. Ai riscontra in zone dove il sottosuolo presenta discontinuità e fratture: il verificarsi di un terremoto può aprire nuove fenditure e innescare quindi il fenomeno.
Il vulcano di fango più grande si trova nell’Isola di Giava in Indonesia (Focus): ha iniziato a emettere materiale nel 2006 arrivando a lanciare anche 125mila metri cubi di fango al giorno. Oltre 60mila persone hanno visto la loro casa scomparire sommersa dal fango.
In Italia, nelle zone a rischio elevato, sono frequenti piccoli vulcani di fango, sovente con emissione di materiale molto ricco d’acqua.

Fare Geo
Fai una ricerca sui vulcani di lava presenti in Italia: puoi trovare notizie su Wikipedia. Ve ne sono nella tua regione?
Se puoi, recati a osservarne uno e descrivilo.

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