Paesaggi italiani: Pantelleria, un sogno di acque e rocce

Paesaggi italiani: Pantelleria, un sogno di acque e rocce

Proseguiamo la nostra escursione nell’isola di Pantelleria. La natura vulcanica del paesaggio regala suggestivi scorci naturalistici in cui si alternano l’aspra bellezza delle rocce e l’incanto delle acque, ora placidamente raccolte in conche naturali, ora ribollenti in potenti getti di vapore dal ventre della terra. In questo paesaggio estremo, sfruttando gli elementi della natura, l’uomo ha ricavato i suoi luoghi di vita, come i dammusi, tipiche abitazioni dal sapore arabeggiante, che ancora oggi riecheggiano carattere multiculturale dell’isola.

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Pantelleria

  • Regione: Sicilia
  • Provincia: Trapani
  • Aree geografiche: Canale di Sicilia, tra l’Europa e l’Africa

La parola Pantelleria deriva dall’arabo Bent-el-Rhia, che significa “figlia del vento”.

Dal vulcano uno scrigno di meraviglie naturali

Il vulcanesimo si manifesta nella parte emersa dell’isola con attività di tipo secondario come le sorgenti geotermiche marine, le saune naturali in grotta, le fumarole, le sorgenti geotermiche terrestri presenti un po’ in tutta l’isola, che costituiscono altrettante attrazioni naturalistiche. Per questa ragione, Pantelleria può essere considerata un centro termale a cielo aperto.

L’incanto delle acque

Il Lago di Venere

Il Lago di Venere, detto anche Specchio di Venere, è un lago vulcanico situato nella parte settentrionale dell’isola di Pantelleria. Sulla sponda meridionale sono concentrate le sorgenti termali.

Alimentato da tre sorgenti termali da cui sgorga acqua calda a 35-58 °C e da precipitazioni meteorologiche, il bacino ellittico di circa 450 per 350 metri è profondo fino a 12 metri.

In primavera e in autunno lo Specchio di Venere diventa un punto di osservazione naturale dell’avifauna migratrice, la quale trova nel lago di Pantelleria una stazione di riposo.

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Laghetto delle Ondine

Il Laghetto delle Ondine sorge sul versante nord-orientale dell’isola tra Punta Spadillo e Cala Cinque Denti. È un’incantevole piccola conca scavata dall’azione erosiva delle onde del mare, che l’hanno trasformata in una piscina naturale con temperatura dell’acqua tra gli 85 e i 100 °C, circondata da insenature che le conferiscono un aspetto affascinante e selvaggio.

Si tratta di un laghetto di acqua salata, poco profondo e alimentato dal mare, raggiungibile sia via mare, sia via terra, attraverso un percorso ben segnalato.

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Le Favare

Le Favare sono potenti getti di vapore acqueo misto a minerali, che emergono a intermittenza dal sottosuolo in più punti, attraverso spaccature della roccia.

Nel lato sud della Montagna Grande, è possibile ammirare uno spettacolo tra i più maestosi del versante, ovvero “La Favara Grande“. Si tratta del più importante esempio dei fenomeni di vulcanesimo secondario che caratterizzano Pantelleria. Pur essendo la più importante per bellezza e grandezza, questa è solo una delle molte favare che, giorno dopo giorno, continuano a ricordare agli abitanti del luogo e ai turisti la natura vulcanica di Pantelleria.

Si tratta infatti di emissioni di vapore acqueo con cui l’attività magmatica del sottosuolo si esprime, sfogando in questo modo il ribollire di una vita nascosta. Le rocce, alterate dai gas acidi e dal vapore acqueo caldo, hanno assunto nelle vicinanze delle bocche di vapore un colore rossastro-mattone.

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Lo spettacolo delle rocce

L’arco dell’elefante

L’arco dell’elefante è la principale attrazione naturalistica dell’isola di Pantelleria, uno dei luoghi che più la rappresenta.

Situato dopo Cala Levante, si tratta di un singolare faraglione la cui forma assomiglia a quella di un elefante, con la proboscide immersa nell’acqua a formare il caratteristico arco.

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La Balata dei Turchi

La Balata dei Turchi, un’enorme scogliera che sovrasta una piccola spiaggia rocciosa, sorge nell’area meridionale dell’isola. Balat deriva dall’arabo e vuol dire “lastrone di pietra”: infatti la Balata dei Turchi è esattamente una suggestiva insenatura, una meravigliosa e ampia piattaforma in pietra, con una suggestiva colata lavica che degrada dolcemente sul mare, incorniciata tra imponenti scogliere alte fino a 300 metri.

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Bagno Asciutto di Benikulà

Il Bagno Asciutto di Benikulá è una grotta di origine naturale, considerata una vera e propria sauna naturale per l’emissione intermittente da una faglia di vapore acqueo con gas vulcanici, che possono raggiungere temperature anche di 100 °C e con cui si manifesta l’attività magmatica del sottosuolo.

Il vapore che fuoriesce all’interno della grotta, a contatto con l’aria si condensa in goccioline d’acqua.

Cala Cinque Denti

La Cala Cinque Denti è un piccolo golfo riparato dal vento di scirocco che prende il nome dall’alta costa “dentellata” da spuntoni di grandi massi, posta all’ombra della sua altura e sottovento da scirocco. Si trova nell’area nord-orientale dell’isola, tra Punta Pozzolana e il Laghetto delle Ondine.

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Il dammuso, la casa tradizionale di Pantelleria

La roccia è protagonista anche nel dammuso (dal siciliano dammusu: “volta”), la tradizionale struttura abitativa in pietra dell’isola, di derivazione arabeggiante: a Pantelleria ne sono stati censiti 8000, di cui 4000 ristrutturati.

Gli esemplari più semplici sono costruzioni in pietra lavica locale, murata a secco con duplice paramento di pietre sbozzate a spacco e mura di notevole spessore. La pianta è generalmente quadrangolare ed è sormontata da una copertura a cupola o più raramente a botte, imbiancata a calce e usata per la raccolta delle acque piovane che alimentano le cisterne.

L’avvento dell’era del dammuso fu determinato dagli Arabi, i quali dopo la conquista dell’isola nell’835 modificarono la pianta delle strutture abitative, che da circolare diventò quadrangolare. Sempre agli Arabi si deve la rivalutazione dei materiali locali: la pietra lavica e il tufo vulcanico. Altra importante modifica riguardò le volte che furono perfezionate e innovate divenendo l’elemento fondamentale dei dammusi.

Pantelleria-casa-dammuso

Il dammuso di abitazione è una costruzione rurale tipica dell’isola caratterizzata da bianchi tetti a cupola, larghe mura rivestite in pietra e ampi spazi esterni. Tiene conto delle peculiarità di Pantelleria – il vento, il caldo, la scarsità di piogge e la ricchezza di materiale lavico – e rappresenta la volontà di condivisione e di dialogo con i vicini propri della cultura pantesca. Proprio per questo motivo, presenta degli spazi dedicati alla socialità, come la ducchena (un terrazzo che permette alle persone di sedersi e rilassarsi) e il passiature, un sistema di archi che funzionano da schermo per il sole.

Il tetto e la parte superiore sono un vero capolavoro di architettura e ingegneria idraulica, progettati per catturare ogni preziosa goccia di acqua piovana regalata dalla natura.

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Fare Geo

  • Pantelleria è il luogo ideale per compiere spettacolari trekking: cerca in rete informazioni e crea una Story Map per raccontare l’escursione tappa per tappa alla scoperta del territorio.
  • Pantelleria dista dall’Africa 70 km e sono sbarcati 4500 migranti in un anno; a Lampedusa, pur distando 150 km dal continente africano, ne sono sbarcati 78.000. Ricerca in rete informazioni sul motivo che spiega questa disparità.

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