
Un nuovo appuntamento per il ciclo di letture di alcuni paesaggi europei significativi, curate dal prof. Francesco Cassone. Questi contributi mettono in evidenza elementi ambientali e umani anche attraverso delle visualizzazioni interattive che possono essere proiettate in classe con la lavagna interattiva o sul computer. Ogni lettura è accompagnata, come sempre in questo blog, da attività operative.
Un polo di attrazione
Le Isole Lofoten sono un arcipelago con una superficie totale di poco più di 1.200 km2, composto da sette isole principali che si estendono nel Nord-ovest della Norvegia a 200 km a nord del Circolo Polare Artico.
Nonostante la latitudine godono di un clima piuttosto mite grazie alla Corrente del Golfo. Le acque delle Lofoten non gelano mai, neppure durante l’inverno, quando le mareggiate creano le onde migliori per i surfisti: qui si svolgono i Lofoten Masters, i campionati di surf più settentrionali del mondo.
Le numerose città e i villaggi pittoreschi offrono ai visitatori una serie di attività e attrazioni: dalle escursioni alla pesca, al kayak, alle motoslitte e allo sci, le Isole Lofoten sono una meta ideale per i turisti.
Le isole più belle del mondo artico
Le Isole Lofoten, con le loro insenature e gli stretti canali tra le isole che creano paesaggi di incredibile bellezza caratterizzati da acque azzurre sovrastate da maestose montagne ai piedi delle quali sorgono piccoli villaggi colorati, sono oggi considerate un ecosistema unico al mondo. Le loro acque infatti ospitano e attraggono una delle concentrazioni di cetacei più alte al mondo, mentre le sue cime sono una delle aree di nidificazione più grandi d’Europa per gli uccelli marini.
Le Lofoten sono caratterizzate da montagne e da picchi, da baie protette e da coste frastagliate. Mentre il Nord dell’arcipelago fornisce alcune distese erbose, il rilievo è sempre più scosceso man mano che si scende verso sud, lasciando il posto a una forma caratteristica di “Alpi nel mare”, in cui solo una stretta striscia costiera è abbastanza abitabile.
Temperature anomale
Le montagne scoscese che si gettano a strapiombo sul mare, coperte a tratti da verdi e fresche foreste, e le strade e le abitazioni situate su una stretta striscia costiera sono illuminate dalla bellezza particolarmente intensa della luce artica.
Le Lofoten sono il luogo della più grande anomalia positiva di temperatura invernale in rapporto alla latitudine. L’arcipelago è lambito dalla Corrente del Golfo, per cui le estati e gli inverni sono particolarmente miti. Tra giugno e agosto le temperature massime possono superare i 15 °C e le Lofoten sono il punto più a nord del globo in cui le temperature medie superano gli 0 °C.
I villaggi dei pescatori nelle Lofoten
I villaggi di pescatori delle Lofoten sono considerati i più affascinanti e pittoreschi del mondo. Con le loro case in legno dai colori vivaci, le aspre montagne e le acque cristalline, offrono uno sguardo su uno stile di vita che è rimasto sostanzialmente immutato per secoli.
Hamnøy, per esempio, un villaggio di pescatori affacciato sul Kjerkefjorden e dominato dal monte Ostlind, è un suggestivo villaggio di pescatori.
Il “villaggio più bello della Norvegia” per molti è Reine, un borgo di pescatori a nord del Circolo Polare Artico incastonato tra le acque di un fiordo e la cima del monte Reinebringen. È uno dei punti panoramici più famosi di tutta la Norvegia, dal quale si può ammirare Reine da un’altezza di 448 metri: per raggiungerlo si deve percorrere per circa 1 km una ripida scalinata di 1400 gradini in pietra.
La magia delle aurore boreali
Trovandosi al di sopra del Circolo Polare Artico, nelle Isole Lofoten dal 25 di maggio al 17 di luglio si può godere dello spettacolo del Sole di mezzanotte, il fenomeno naturale che illumina le terre del Grande Nord, dato che il Sole non tramonta mai nei mesi estivi; nelle ore serali il cielo e la terra si tingono di una luce giallo rossastra.
Ma lo spettacolo più suggestivo per i turisti è quello dell’aurora boreale, una misteriosa e bellissima luce che appare nel cielo notturno delle regioni artiche. Questo fenomeno è causato dalla collisione di particelle solari con l’atmosfera terrestre. Queste particelle sono attratte dai poli magnetici della Terra, motivo per cui si vedono soprattutto nelle regioni artiche.
L’aurora boreale appare in una grande varietà di colori, tra cui verde, rosa, viola, blu e persino giallo. Le colorazioni sono determinate dal tipo di particelle che si scontrano con l’atmosfera. L’intensità di queste luci può variare da deboli bagliori a brillanti strisce di luce.
Il momento migliore per assistere all’aurora boreale è quando il cielo è limpido e buio. Di solito questo accade durante i mesi più freddi, da ottobre a marzo. Tuttavia, l’aurora boreale può essere osservata anche nei mesi estivi, sebbene con minore frequenza.
Il luogo ideale per assistere all’aurora boreale è Å, la città con il nome più corto del mondo. Questo villaggio, raggiungibile seguendo la Strada Europa E10, si trova infatti in un’area buia e isolata.
Il merluzzo, l’oro delle Lofoten
Da secoli la pesca nelle Lofoten è la vera risorsa per la vita degli abitanti e ha un grande impatto sia sull’economia locale che su quella nazionale. La pesca del merluzzo artico nelle Lofoten in inverno è la più grande pesca di merluzzi del mondo.
Da gennaio a metà aprile, le Lofoten sono lo scenario di un incredibile spettacolo naturale. Il merluzzo ritorna dal Mare di Barents alla sua patria, la costa delle Lofoten. Il pesce trascorre la maggior parte della sua vita nel Mare di Barents, ma quando raggiunge la maturità sessuale (circa 5 anni) nuota verso la costa norvegese nei mesi invernali per riprodursi. Una volta approdato a riva, il merluzzo è chiamato merluzzo artico (in norvegese, Skrei).
La Norvegia è l‘unica produttrice al mondo di stockfish, letteralmente “pesce bastone”, il merluzzo essiccato.
Per difendere la pesca e il delicato ecosistema in cui si svolge, il governo norvegese – spinto dalle ferme proteste degli abitanti locali – ha deciso il divieto permanente delle attività petrolifere nonostante il loro grande peso nell’economia del Paese.

Il Maelström, la corrente temuta dai marinai
È nota con questo nome la forte corrente dello stretto di mare fra l’isolotto di Mosken e la punta sud dell’isola Moskenesöy, nelle Lofoten meridionali. È una corrente di marea, resa assai forte dall’angustia dei passaggi fra le due isole. Un tempo era temutissima e i pericoli cui essa esponeva i naviganti erano diventati leggendari. Si favoleggiava di navi inghiottite nei suoi vortici, mentre in realtà il pericolo può sussistere solo per piccole imbarcazioni.
Jules Verne nel romanzo Ventimila leghe sotto i mari, pubblicato nel 1870, parla di una storia che si svolge attorno al 1867-1868 e racconta di un lungo viaggio attraverso il mondo sottomarino, che parte dell’Oceano Pacifico e arriva alle coste norvegesi.
L’autore ambienta proprio nelle Lofoten la conclusione del viaggio del sottomarino Nautilus, comandato dal misterioso Capitano Nemo, che viene improvvisamente risucchiato dal terribile gorgo del Maelström vicino alle coste della Norvegia: “I tre fuggitivi, a causa della furia del mare, perdono conoscenza e si risvegliano, sani e salvi, nella capanna di un pescatore in una delle Isole Lofoten, in attesa di poter fare ritorno in Francia”.

Naviga nell’immagine interattiva delle Isole Lofoten per scoprire i punti significativi del paesaggio.

Fare Geo
- Crea uno slogan per promuovere il turismo nelle Isole Lofoten mettendone in evidenza le caratteristiche più interessanti.
- Il clima delle Lofoten è mitigato dalla Corrente del Golfo. Cerca su una carta che visualizza la Corrente quali aree dell’Europa ricevono il suo benefico influsso.
- Davanti alle Isole Lofoten è stata vietata l’estrazione del petrolio. A tuo parere il divieto dipende da una scelta economica o da una scelta ecologica?
- Prendendo ispirazione del romanzo di Jules Verne Ventimila leghe sotto i mari, cerca in rete a quanti chilometri corrisponde una lega e scrivi quanti chilometri ha percorso il Nautilus prima d’infrangersi presso le coste delle Isole Lofoten.