La città perfetta in una formula

La città perfetta in una formula

La formula per la “città perfetta” ha conquistato la copertina di Science. La città non è più da paragonare a un organismo vivente o a una rete fluviale (analogie che non riescono a comprendere la complessità della struttura di una città), ma la si può considerare una via di mezzo tra una stella e un social network (ANSA).
L’individuazione del modello teorico che descrive le caratteristiche dinamiche sociali, economiche e urbanistiche di una città si deve a Luis Bettencourt, docente del Santa Fe Institute nel Nuovo Messico (USA). Il professore, specializzato in attività di ricerca sulla struttura e la dinamica dei sistemi complessi (con particolare attenzione per i problemi dinamici nel campo della biologia e della società), ha individuato una serie di formule matematiche che descrivono le variazioni delle caratteristiche di una città in relazione alle sue dimensioni, al numero di abitanti, al territorio e alle attività socio-economiche.

Pechino e Tientsin (Cina) viste di notte dallo spazio.

Pechino e Tientsin (Cina) viste di notte dallo spazio.

Questo modello teorico è il risultato di oltre un decennio di ricerche condotte con tecniche statistiche. La città è l’insieme di gigantesche reti sociali fatte non tanto da persone, quanto dalle interazioni tra le persone. Reti che si inseriscono e si incastrano all’interno di altre reti (territoriale, infrastrutturale, economica…) formando un sistema complesso che presenta in parte analogie con la struttura stellare (la città costituisce un polo di attrazione per le persone e per le attività, un polo che più diventa grande più esercita la sua attrazione) e in parte analogie con le reti dei social network (più si ingrandisce più si moltiplicano le interazioni tra persone, cose e informazioni).

Bangkok vista su Google Earth.

Bangkok vista su Google Earth.

Il modello permette di individuare gli elementi che provocano tensioni e impediscono lo sviluppo ottimale della citta e costituisce quindi uno strumento di grade utilità per la pianificazione urbana.
La mobilità con lo sviluppo dei trasporti, la criminalità e la segregazione in quartieri degradati, sono tutti elementi che fanno parte del quadro generale. Le città crescendo formano reti sempre più complesse, ma nello stesso tempo invogliano le persone a ad apprendere e specializzarsi, interagendo sempre più strettamente e aumentando la qualità delle infrastrutture. Individuare gli elementi che impediscono una crescita positiva permette di operare individuare le opportunità che la città offre e far vivere meglio i suoi abitanti.
Bettencourt nel suo lavoro di ricerca ha individuato alcune città statunitensi che non sembrano ottimali e necessiterebbero di una nuova pianificazione per migliorare l’efficienza: ad esempio la “Gold Coast” del Connecticut, una delle zone più ricche del Paese, secondo il professore potrebbe essere vittima del suo stesso successo economico che ha causato problemi di mobilità innalzando i costi del trasporto urbano.
Per ora questo modello è soltanto un primo passo teorico, dice Bettencourt, e nei prossimi anni sarà migliorato testandolo su altre realtà: la rapida urbanizzazione di quest’ultimo secolo che ha portato di recente al sorpasso della popolazione urbana su quella rurale a livello mondiale, è il fenomeno sociale più veloce che si sia mai verificato nel corso della storia: si deve cercare di capire che cosa significa e quali effetti produce e produrrà sull’umanità e sul pianeta.

Fare Geo
Utilizza Google Earth per osservare alcune grandi città dallo spazio. Togli le etichette per analizzare meglio la struttura: individua la conformazione e lo sviluppo sul territorio. Scegli una città europea, una asiatica, una americana e una africana e descrivile.

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