L’11 luglio è la Giornata internazionale della popolazione (ONU), un evento che vuole porre all’attenzione di tutti il problema demografico in un mondo che vede il continuo aumento dei suoi abitanti.
Arrestare la crescita esponenziale del secolo scorso è un obiettivo primario per uno sviluppo sostenibile del nostro pianeta e per rallentarla è sempre più importante il contributo delle donne. L’anno scorso il tema era “investire sulle adolescenti” (post 11/07/2016), mentre quest’anno è:
“Pianificazione familiare:
sostenere e coinvolgere le persone e i Paesi in via di sviluppo.”
L’emancipazione femminile è alla base di una pianificazione familiare volontaria e consapevole: l’11 luglio di quest’anno si tiene a Londra il vertice sulla pianificazione familiare (UNFPA), il secondo incontro del gruppo “FP2020–Family Planning 2020–initiative”, che sostiene il diritto delle donne di decidere liberamente su quando e quanti figli vogliono avere.
Ancora oggi nei Paesi in via di sviluppo ben 214 milioni di donne non hanno possibilità di evitare una gravidanza non voluta, sia per carenza di informazioni corrette sia perché non in grado di utilizzare metodi contraccettivi moderni o per la mancanza di sostegno del partner.
Si stima che in questi Paesi siano circa 300 milioni le gravidanze non volute e 89 milioni riguardano donne che non hanno accesso a metodi contraccettivi adeguati. Le condizioni peggiori si riscontrano nell’Africa sub-sahariana e nell’Asia meridionale.
Una lunga storia
Secondo le stime fatte dagli scienziati, per migliaia di anni il numero degli uomini è rimasto contenuto e solo la maggior disponibilità di cibo creata dall’agricoltura circa dodicimila anni fa ha permesso di arrivare al milione di abitanti. Poi 5.000 anni fa 25 milioni, 2.500 anni fa cento milioni… e così fino al XVIII secolo. Una crescita lenta, ma continua, interrotta solo da alcuni eventi catastrofici, come la peste che nel 1340 uccise un terzo della popolazione europea.
Ma nel XIX secolo tutto cambia. Con la rivoluzione industriale e il miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie ha inizio l’esplosione demografica che ha portato ai circa sette miliardi e mezzo della popolazione attuale. Qui sotto il grafico che illustra la crescita della popolazione umana negli ultimi quattromila anni.
Sul sito dell’ONU, dipartimento “Economic and Social Affairs” (ESA), sono disponibili dati e grafici sulla popolazione di tutti gli Stati dal 1950 a oggi e sulle previsioni fino al 2100, materiali interattivi, mappe e il rapporto del 2017 “World Population Prospects“.
Fare Geo
- Discuti in classe con i tuoi insegnanti sull’importanza della pianificazione familiare volontaria.
- I grafici qui in basso relativi all’Italia sono stati presi dal sito ESA. Analizzali e prepara una didascalia esplicativa. Scegli un Paese in via di sviluppo, osserva sul sito i grafici che lo riguardano, confrontali con quelli dell’Italia e scrivi una breve relazione con i tuoi commenti.