I numeri della Geografia #6 - Quante merci passano per i grandi canali e stretti?

I numeri della Geografia  #6 - Quante merci passano per i grandi canali e stretti?

Proseguiamo la serie di contributi dedicata al commento e alla lettura di dati geografici, pensati per accompagnare gli studenti e le studentesse alla scoperta di temi importanti per lo studio della Geografia. Nei numeri e nei dati più recenti cerchiamo risposte per esplorare i rapporti tra umanità e ambiente, cultura, economia e sostenibilità, pronti a trovare delle sorprese piccole e grandi.

Le acque degli oceani e dei mari costituiscono un’immensa infrastruttura di connessione internazionale, sfruttata soprattutto per i trasporti navali di merci. I punti fondamentali sono quelli dove lo spazio si restringe: infatti, le rotte commerciali più importanti convergono in pochi stretti e canali marittimi, che per questo assumono grande valore geopolitico.


IL DATO

80%

Sul mare viaggia la quasi totalità delle merci scambiate nel mondo. I principali canali e stretti costituiscono dei “nodi critici” nella rete commerciale globale e gestiscono una porzione molto ampia del commercio marittimo mondiale. Si stima che circa l’80% delle merci scambiate a livello globale via mare passi attraverso questi passaggi strategici.

Canali-e-Stretti-nel-mondo
Il traffico delle merci a livello globale è condizionato dai passaggi attraverso i principali canali e stretti.

Il ruolo del mare nel commercio internazionale

Il mare è lo spazio dove è più conveniente il trasporto a medio-lunga distanza. Non solo a livello economico: la libertà di navigazione è un principio universalmente accettato, mentre la libertà di circolazione delle merci su terra dipende da accordi particolari tra gli Stati.

Gli stretti e i canali marittimi sono passaggi obbligati del commercio internazionale, “costretto” in spazi che variano da centinaia di metri a qualche decina di chilometri.

Stretto /CanaleMari e oceani collegatiLarghezza (km)
Stretto di GibilterraMar Mediterraneo / Oceano Atlantico13
Canale di SuezMar Mediterraneo / Mar Rosso0,2
Stretto di Bab-el-Mandeb Mar Rosso / Golfo di Aden / Mar Arabico16
Stretto di HormuzGolfo Persico / Golfo di Oman / Mar Arabico38
Stretto dei DardanelliMar Mediterraneo / Mar Nero1,2
Stretto di MalaccaMar delle Andamane / Mar Cinese Meridionale2,8
Canale di PanamaOceano Atlantico / Pacifico0,2

Gli stretti e i canali marittimi principali.

L’importanza strategica degli stretti: Bab-el-Mandeb

Lo stretto di Bab-el-Mandeb permette il passaggio dall’Oceano Indiano al Mar Rosso: il transito in sicurezza delle navi mercantili è fondamentale perché collega le industrie esportatrici asiatiche con i mercati importatori europei, evitando i costi più elevati e i tempi di percorrenza più lunghi propri delle rotte che navigano attorno all’Africa.

Da alcuni anni, però, i territori dello Yemen che affacciano sullo stretto sono controllati, senza riconoscimento internazionale, dall’organizzazione politico-militare islamica degli Houthi. Questi, nel 2023 in risposta alle azioni militari israeliane condotte a Gaza, hanno bersagliato con missili e droni i mercantili dei Paesi che appoggiano Israele. Gli attacchi degli Houthi motivano ancora oggi l’antico nome arabo di questo passaggio strategico: “Porta delle Lacrime”. 

Stretto-Bab-el-Mandeb-Houthi
Lo stretto di Bab-el-Mandeb, recentemente minacciato dalle azioni degli Houthi, rappresenta un passaggio cruciale per il commercio tra l’Oceano Indiano e il Mediterraneo.

Fragili crocevia del commercio mondiale

La capacità di mantenere navigabili in sicurezza gli stretti e i canali marittimi determina un grande potere economico
e politico
, come dimostrato dal caso degli Houthi. Pur avendo un ruolo solo locale, gli Houthi sono riusciti a minare seriamente il commercio globale, concentrando le proprie azioni sullo stretto di Bab-el-Mandeb, uno spazio piccolo ma dall’alto valore geopolitico.

Con effetti simili, nel 2021 una sola nave incagliata nel Canale di Suez per sei giorni causò un forte aumento di tempi e costi del commercio internazionale.

nave-affondata-Houthi-Bab-el-Mandeb
Dal novembre 2023 al gennaio 2025 gli Houthi hanno effettuato oltre 100 attacchi missilistici e con droni contro navi mercantili.

Gabriele Olivieri

Dati recenti sul volume di merci nei principali canali e stretti mondiali

Il volume di merci che passa attraverso i “passaggi obbligati” dei grandi canali e stretti mondiali rappresenta un’enorme ricchezza commerciale. Questo flusso gigantesco di beni è soggetto a fattori indipendenti dalle dinamiche del mercato. In particolare le tensioni politiche, che possono sfociare in azioni armate, e i fenomeni climatici e ambientali rappresentano dei significativi elementi di condizionamento. In questo senso, è indicativo riportare qualche dato relativo a due dei maggiori passaggi globali.

Canale di Suez

Il Canale di Suez riveste un ruolo cruciale nel commercio globale. Fino al 2023 rappresentava circa il 12% del commercio mondiale (con 25.887 transiti navali nel 2024). Un traffico di cui beneficiavano anche i porti italiani e l’intero bacino mediterraneo.

Questo traffico nel corso del 2024 ha subito una forte contrazione a causa dell’instabilità politica dell’area. Il Mar Rosso, via di accesso al Canale di Suez, è interessato tuttora da eventi bellici con attacchi alle navi mercantili. Questa situazione ha costretto parte dei carichi a cambiare rotta, allungando i tempi di consegna e aumentando i costi di trasporto e assicurazione.

I dati a disposizione per il Canale di Suez indicano un crollo del 50% nei transiti navali nell’intero 2024 rispetto all’anno precedente.

Canale di Panama

Il Canale di Panama è un altro snodo fondamentale per il commercio globale, che fino al 2023 ha rappresentato il 6-7% del commercio mondiale (con 11.684 transiti navali nel 2024).

Oggi il Canale sta affrontando problemi a causa della siccità, che abbassa i livelli idrici e limita l’operatività logistica per le rotte da e verso gli Stati Uniti. L’anno 2024 ha registrato un calo del 29% nei transiti. Le stime prevedono una lenta risalita nell’anno in corso.


Fare Geo

  • Su un planisfero individuate la posizione dei canali e degli stretti riportati nella tabella dell’articolo. Poi sceglietene due e indicate per ciascuno:
    – le rotte commerciali principali (che vantaggi geografici portano?);
    – le rotte commerciali alternative (in caso di inagibilità delle vie principali);
    – la tipologia di merci che vi transitano (per esempio, petrolio, gas naturale liquefatto, container, prodotti agricoli).
  • Dopo il trasporto marittimo (navi), i principali mezzi utilizzati per il commercio globale di merci sono aereo (aerei cargo), rete ferroviaria (treni merci) e rete stradale (camion). Create una tabella a doppia entrata e metteteli a confronto, soffermandovi sugli aspetti geografici e commerciali.
    Aspetti geografici: il tipo di percorsi possibili (mare, aria, terra); le infrastrutture necessarie (porti, canali, aeroporti, ferrovie, strade); la presenza di barriere naturali (oceani, montagne, deserti); le distanze percorribili (lunghe, medie, brevi).
    Aspetti commerciali: i costi, la velocità, la capacità di carico, i tipi di merci trasportate, l’impatto ambientale, la sicurezza.
    Al termine di questa analisi, provate a stabilire una classifica delle tipologie di trasporto mondiale e rispondete a questa domanda: vi sembra sensato che la quasi totalità delle merci viaggi sulle acque?

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