Le montagne fantasma dell'Antartide hanno svelato le loro origini

Le montagne fantasma dell'Antartide hanno svelato le loro origini

Una catena montuosa lunga quasi un migliaio di chilometri con vette oltre i tremila metri è nascosta sotto la coltre di ghiaccio della calotta polare antartica. Scoperti soltanto nel 1958, i Monti Gamburtsev si trovano nell’Antartide orientale e dal momento del loro rilevamento hanno costituito un enigma per i geologi. Situate in una regione geologicamente antica (lontano dalle linee che separano le zolle tettoniche), queste montagne non sono di origine vulcanica, ma mostrano una struttura “giovane”, che le fa assomigliare alle nostre Alpi. Finalmente la ricerca condotta da un gruppo internazionale ha risolto il mistero (Le Scienze).

L’Italia non ha partecipato direttamente alla ricerca, ma a capo del progetto internazionale, indicato con la sigla AGAP (Antarctica’s Gamburtsev Province) e terminato nel gennaio 2009 (La Stampa), è il genovese Fausto Ferraccioli (responsabile del reparto d’Aerogeofisica del «British Antarctic Survey»).
Per scoprire che cosa si nasconde sotto il ghiaccio è stata fatta una “risonanza magnetica” al continente antartico. Il tratto della calotta glaciale sotto cui si nascondono le montagne Gamburtsev è stato sorvolato più volte dai ricercatori a bordo di un bimotore dotato di radar, gravimentri e magnetometri che hanno permesso di sondare il terreno sottostante individuando la conformazione del suolo.
Oltre alla catena dei Gamburtsev è stato individuato un sistema di rift, simile alla Rift Valley africana, in cui si trovano anche laghi fantasma, nascosti come le montagne dalla coltre di ghiaccio. Le fratture proseguono e si spingono nell’Oceano Indiano per 3000 km verso l’India.

Una storia travagliata
Ecco come i geologi hanno potuto ricostruire la storia di queste montagne.
1 miliardo di anni fa: i Monti Gamburtsev si sollevano in seguito allo scontro delle zolle che si riuniscono a formare un supercontinente. In seguito l’erosione le livella, ma rimane una spessa massa rocciosa, una radice crostale, che si spinge a 32 km di profondità (simile a quella che si trova attulamente sotto l’Himalaia). La zolla antartica si trova in prossimità dell’Equatore, ma nei successivi spostamenti che portano le zolle separarsi arriva fino al Polo Sud.
250-100 milioni di anni fa: le zolle che si erano nuovamente riunite si dividono ancora una volta, ma nel processo la radice crostale si surriscalda e viene nuovamente spinta verso l’alto formando le attuali montagne Gamburtsev. In questo periodo il clima è caldo, la Terra non ha calotte glaciali e l’Antartide è coperta da lussurreggianti foreste abitate prevalentemente da dinosauri.
34 milioni di anni fa: improvvisamente diminuisce la CO2 nell’atmosfera, le temperature scendono e in breve tempo si forma la calotta glaciale (rimasta fino ad oggi) che intrappola e “surgela” le montagne impedendone l’erosione.

Fare Geo
Nelle carte dell’Antartide i Monti Gamburtsev non sono riportati. Prova a individuarne la posizione e disegnarli sul tuo atlante tenendo conto che nella mappa qui a lato sono indicate le posizioni delle stazioni AGAP situate alle due estremità della catena (AGAP N, nord, e AGAP S, sud) in cui hanno operato i ricercatori.

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