Ormai è certo: la riduzione estremamente rapida del ghiacciaio antartico Totten, tra i più grandi del mondo (vasto come la Francia), è causato dal riscaldamento dal basso dovuto all’acqua calda dell’oceano (ANSA, The Washington Post).
La nave australiana Aurora Australis è riuscita a penetrare in una fessura che nel gennaio del 2015 si aperta nel ghiaccio marino fino alla base del Totten e i ricercatori, guidati dal glaciologo Stephen Rintoul dell’University of Tasmania, direttore del Climate Science Centre dell’ente nazionale di ricerca Csiro, hanno raccolto i dati necessari a comprendere quanto accade.
I risultati delle analisi, pubblicati il mese scorso, hanno confermato i timori degli scienziati, la presenza di acqua oceanica calda alla base del ghiacciaio sufficiente a sostenere l’alto tasso di fusione rilevato dalle osservazioni glaciologiche. Sul sito del Washington Post si possono vedere alcuni filmati ripresi durante la spedizione.
Il passaggio dell’acqua oceanica avviene attraverso avvallamenti del fondale marino, soprattutto nel canyon profondo circa mille metri e largo una decina di chilometri che si incunea nel fiordo occupato dal ghiacciaio.
L’acqua calda dell’oceano, più pesante perché salata, scorre sul fondo del canalone e penetra sotto il Totten al ritmo di 220mila m³ al secondo (pari alla portata del Rio delle Amazzoni) sciogliendo il ghiaccio alla base. Il ghiacciaio si sta assottigliando di circa 10 metri all’anno.
I canaloni erano stati individuati dai ricercatori dell’Università del Texas di Austin, dalla NASA e da altre organizzazioni di ricerca che avevano ipotizzato fossero la causa del comportamento anomalo del Totten, ma per la conferma era necessaria una verifica diretta dei dati.
Ormai il processo di fusione in atto sembra inarrestabile, ma ci vorranno alcuni secoli perché il Totten scompaia. La quantità d’acqua del ghiacciaio è sufficiente ad innalzare il livello dei mari di circa 3.5 metri.
Il ghiacciaio Totten si trova nella parte orientale dell’Antartide. Attualmente occupa un bacino di circa 570.000 km² ed è costituito da una massa di ghiaccio che arriva a oltre duemila metri di spessore. La maggior parte del ghiacciaio non si trova sulla terraferma, ma sul mare perché l’Antartide, se non ci fosse la calotta glaciale che la copre, sarebbe una terra molto più piccola, estremamente frastagliata con penisole e migliaia di isole. Nella carta qui a lato è riportata in colore marrone e verde la parte di terra sopra il livello del mare.
- Osserva la posizione del ghiacciaio nella carta in alto e collocalo sulla carta dell’Antartide qui a lato in cui sono indicati i principali meridiani e alcuni paralleli. Individua approssimativamente le coordinate del suo sbocco sull’oceano.
- Quale ritieni sia il Paese più vicino al ghiacciaio?
- La nave Aurora Australis ha potuto raccogliere i dati a gennaio del 2015. Sai spiegare come mai la spedizione è stata attuata in quel periodo dell’anno? In quale stagione è avvenuto i viaggio? Perché?
- Osserva le carte con le temperature dell’Antartide in estate e in inverno: quale temperatura caratterizza la costa in dicembre-gennaio? E in giugno-luglio?