In questi giorni è stata divulgata la relazione annuale dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea ) e della Commissione europea sulle acque di balneazione.
“In Italia il 91,9% delle acque marine soddisfacevano nel 2011 gli standard obbligatori fissati dall’Europa con un aumento del 6,6% rispetto all’anno precedente” (ANSA). E secondo gli standard europei anche le acque interne risultano migliori.
Il miglioramento riguarda tutte le acque di balneazione europee. I Paesi risultati al top sono Cipro, Croazia, Malta e Grecia. Ma subito dopo si piazzano Spagna, Italia e Portogallo.
Meno buona la situazione di Olanda, Bulgaria, Lettonia, Lussemburgo e Belgio con una percentuale piuttosto bassa di siti in regola.
Sono state esaminate le acque di 22.000 siti di balneazione, per due terzi costieri e un terzo su fiumi e laghi, compreso il lago che ospiterà le competizioni olimpiche londinesi. Meno del 2% delle località sono risultate insufficienti, mentre il 77,1% hanno acque di eccellente qualità.
Il commissario europeo per l’Ambiente, Janez Potočnik, ha detto: «Sono lieto di constatare che la qualità delle acque di balneazione in Europa continui ad essere generalmente elevata e che sia migliorata rispetto allo scorso anno. La maggioranza dei cittadini europei ha a cuore i problemi della qualità dell’acqua e desidera maggiori informazioni a riguardo. Dobbiamo pertanto continuare a lavorare per garantire che le nostre acque siano di qualità adeguata per tutti gli usi legittimi, dalla balneazione alla potabilità, e che il sistema acquatico globale sia in buono stato» (greenreport).
Le bandiere blu del 2012
Quest’anno sono 131 le località e 246 le spiagge italiane che possono fregiarsi della “bandiera blu”. Sempre prima la Liguria con 18 spiagge, poi la Toscana e le Marche con 16 e l’Abruzzo con 14. Cinque località in più del 2011, ma vi sono sette new entry, poichè due, Fiumefreddo di Sicilia (CT) e Rimini (RN), non sono state riconfermate.
Si deve ancora migliorare
Secondo Legambiente le acque italiane sono buone ed è positivo che l’UE diffonda la notizia, ma il miglioramento dell’Italia non dipende da un effettivo salto di qualità delle nostre spiagge. Nel 2010 è stato introdotta una nuova normativa che prevede parametri meno restrittivi e un maggior numero di località balneari è entrato nella classifica.
I rilevamento compiuti da “Goletta Verde” nel 2011 ha individuato 146 punti critici dove l’inquinamento riusulta elevato, con ben 112 foci di fiumi fuori dai limiti. Il problema è a monte, per la mancata depurazione degli scarichi dei comuni nell’entroiterra (Legambiente).
Fare Geo
● Nella tabella trovi le bandiere blu del 2012. Utilizza i dati per preparare una carta tematica sulle regioni italiane.
● Anche tu puoi contribuire a difendere le acque italiane dall’inquinamento: SOS Goletta invita a segnalare sul suo sito eventuali tratti inquinati.La segnalazione servirà ai biologi di Goletta Verde e della Goletta dei Laghi a individuare nuovi punti da controllare, campionare, denunciare alle autorità competenti.