Leggere il paesaggio - 9. Le Sabbie di Chara: il deserto più sbagliato del mondo

Leggere il paesaggio - 9. Le Sabbie di Chara: il deserto più sbagliato del mondo

Un nuovo appuntamento per il ciclo di letture di alcuni paesaggi europei significativi, curate dal prof. Francesco Cassone. Questi contributi mettono in evidenza elementi ambientali e umani anche attraverso delle visualizzazioni interattive che possono essere proiettate in classe con la lavagna interattiva o sul computer. Ogni lettura è accompagnata, come sempre in questo blog, da attività operative.

Un’idea di deserto

Ognuno di noi ha nel suo immaginario una propria idea di deserto: il termine è spesso identificato con una carovana di dromedari che taglia l’orizzonte sullo sfondo di dune sabbiose senza fine in un caldo torrido, e l’immagine più frequentemente associata è quella del Sahara, considerato il deserto per antonomasia.

Si tratta, però, di un’immagine riduttiva, in quanto i deserti presentano una grande varietà e molteplicità di paesaggi molto diversi fra loro. Fra essi, il deserto di Chara, in Siberia, si distingue per la sua unicità.

Anche l’Europa ha i suoi deserti

Non serve andare lontano dal nostro continente per ammirare la magia dei deserti, perché anche l’Europa (Italia inclusa) ha i suoi. Sono luoghi di solito non troppo estesi, dove pare di essere lontani migliaia di chilometri dagli scenari a cui siamo abituati.

Alcune aree desertiche corrispondono a distese di dune sabbiose, la più ampia delle quali è quella delle Sabbie di Oleshky, in Ucraina, che copre una superficie di 161,2 km². La Duna di Pilat, invece, sulla costa atlantica nel sud-ovest della Francia, non è propriamente un deserto ma un’unica duna, la più grande d’Europa, alta tra i 100 e i 120 metri.

Il più straordinario è il Deserto di Tabernas, geograficamente considerato l’unico deserto in Europa: il sito, localizzato in Andalusia, in Spagna, è protetto come riserva naturale e copre una superficie di 280 km2.

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Il Deserto di Tabernas, in Spagna, la più importante delle rare aree desertiche in Europa.

Dagli anni ’60 il Deserto di Tabernas è stato teatro di numerose riprese cinematografiche e pubblicitarie, che lo hanno portato a essere conosciuto come la “Hollywood europea”. Alcuni dei più prestigiosi attori e registi del mondo del cinema sono passati attraverso i suoi aridi paesaggi: Sergio Leone ambientò qui i suoi film più famosi, come Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e C’era una volta il West. Nel 2020 è stato dichiarato dalla European Film Academy “Tesoro della cultura cinematografica europea”.

L’anomalia delle Sabbie di Chara

Le Sabbie di Chara sono un vero e proprio deserto di sabbia e dune, situato nel Territorio siberiano della Transbajkalia, in Russia, in una zona in cui si le temperature raggiungono i -40/50 °C. È situato nel bel mezzo della taiga, l’immensa foresta di conifere della Siberia, di montagne innevate e paludi.

Con una superficie di 54 km2 e dune alte fino a 60 metri – con le caratteristiche increspature create dal vento e dalle tempeste di sabbia – questa distesa si trova in una depressione compresa tra due sistemi montuosi: a nord i Monti Kodar, a sud le catene di Udokan e Kalar, più antiche.

Le Sabbie di Chara vengono considerate un “miracolo della natura”, che ha ricevuto lo status di monumento geologico naturale: la posizione considerata “sbagliata” di questo deserto crea ancora confusione nei tanti turisti provenienti da tutte le parti del mondo, che rimangono stupiti di fronte a questo spettacolo inaspettato e si chiedono come sia possibile questa anomalia.

Il Deserto di Chara si contraddistingue anche per la sorprendente biodiversità: qui sopravvivono svariate specie di flora e fauna introvabili altrove, che sono riuscite ad adattarsi alle estreme condizioni di un habitat di sola roccia e sabbia.

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In primo piano, sorprendenti rami rossi di sorbo nel Deserto di Chara.

Un’origine lontana

I geologi hanno spiegato l’origine di questo deserto, il più settentrionale del mondo. Nell’ultima era glaciale un enorme ghiacciaio si sciolse originando nella cavità di Chara un enorme lago con un diametro di circa 60 km e una profondità di 250 m. I ghiacciai, scivolando dalle montagne di Udokan e Kodar direttamente all’interno del lago, trascinarono milioni di tonnellate di argilla e sabbia. Per circa 2-3000 anni sul fondo del bacino si andò accumulando uno strato impressionante di sedimenti, che per migliaia di anni si spostarono con l’aiuto dei venti, finché non acquisirono l’odierno aspetto di un deserto sabbioso.

Si è formato in questo modo un paesaggio che sembra smentire la nostra percezione del deserto considerato come ambiente estremo, dove è necessario lottare per la sopravvivenza. In realtà, Chara appare come l’unico deserto accogliente sulla Terra, il più strano e il più bello, un miracolo della natura capace di suscitare emozioni positive in un luogo dove nessuno si aspetterebbe di incontrare dune e tempeste di sabbia. Un irresistibile richiamo ogni anno per migliaia di turisti.

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Il Deserto di Chara con i Monti Kodar sullo sfondo.

Naviga nell’immagine interattiva delle Sabbie di Chara per scoprire i punti significativi del paesaggio.


Fare Geo

  • Utilizzando Google Maps, localizza: le Sabbie di Chara, le Sabbie di Oleshky, la Duna di Pilat e il Deserto di Tabernas.
  • Qual è l’anomalia che caratterizza le Sabbie di Chara? Ricordi di aver visto un “paesaggio anomalo”, situato in un luogo che non ti saresti mai aspettato?
  • Quale delle seguenti espressioni associ all’idea di “deserto”?
    • Distesa di sabbia
    • Carovane di cammelli
    • Oasi
    • Paesaggio lunare
    • Bellezza esotica
    • Avventure straordinarie
    • Infinita monotonia
    • Siccità
  • Conosci altri deserti nel mondo? Quali sono, rispettivamente, il più esteso deserto caldo e il più esteso deserto freddo?

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